7 minuti è un film del 2016, diretto da Michele Placido, ispirato ad una storia vera verificatasi a Yssingeaux, in Francia, nel 2012, ed è tratto dall'omonimo testo teatrale di Stefano Massini. Le dipendenti di una fabbrica si ritrovarono a dover scegliere tra conservare i loro diritti di lavoratrici o metterli in secondo piano rispetto al loro contratto di lavoro.
Nel 2012 le operaie francesi si ribellarono alle richieste dei loro capi occupando la fabbrica al fine di cercare di preservare il posto di lavoro evitando così anche la delocalizzazione della struttura. La pellicola racconta questa storia basandosi su un particolare giorno di protesta: quello del Consiglio di Fabbrica, in cui le rappresentanti delle operaie dovettero decidere se accettare o meno le proposte fatte dall'azienda. Al centro del dibattito c'erano i 7 minuti da togliere alla pausa pranzo che durava complessivamente 15 minuti.
Ottavia Piccolo, che ha interpretato un ruolo nello spettacolo teatrale per poi prendere parte anche al cast del film, ha dichiarato: "In camerino, venivano tante donne e tutte mi dicevano che era accaduto o stava accadendo qualcosa di simile nel loro ufficio, nella loro Asl. Mi dicevano: 'Finalmente qualcuno che ci tratta da esseri umani, non da numeri'. A febbraio, mentre ero in tour a Cesena, mi sono appassionata alla causa di operai e operaie di uno zuccherificio venduto a una multinazionale che ha ordinato il loro trasferimento a Brindisi. Li ho invitati in teatro, mi hanno tenuta informata sulle trattative".
Un'altra attrice, Ambra Angiolini, ha raccontato: "Io le fatiche delle donne le spio ogni giorno davanti alla scuola pubblica di Brescia dove accompagno i miei bambini. Vedo donne che s'inventano lavori di fortuna per contribuire al ménage familiare, vedo le loro stanchezze mascherate dietro i sorrisi isterici della mattina presto. Sento la loro voglia di farcela, nonostante tutto. E alle mamme della scuola che fanno salti mortali per lavorare e accompagnare i bambini in classe, ho visto accadere qualcosa di simile a quello che succede nel film: un po' alla volta hanno capito che, se sono solidali, sono una forza. È successo quando si sono inventate il 'piedibus': ogni giorno due genitori, mamme o papà, portano a scuola una decina di bambini. Fanno i turni, uno apre la fila l'altro la chiude. Quel trenino di bimbi è molto bello, è una fila di zainetti e di sorrisi e di sguardi felici. È il piccolo miracolo di donne che riescono a tenere insieme tutto: famiglia e lavoro".
"Ricevo centinaia di lettere sul dilemma del tempo limite per diventare mamme," Ha dichiarato Fiorella Mannoia, che nel film interpreta Ornella, "l'età critica è 35 anni. Fino ad allora rimandano, anche con ansia, ma poi la pressione diventa fortissima, si fa angoscia. Mi scrivono precarie che non hanno tutele in caso di maternità, donne che sono state licenziate e devono ricominciare da capo e vedono allontanarsi ancora la chance della maternità."