Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma 2020

Un gruppo di ragazzi, in parte cristiani, in parte ebrei, vivono la loro giovane età. Il presente, nonostante le sue difficoltà e contraddizioni, è un’epoca fortunatamente ormai lontana dagli anni disseminati d’odio della Seconda Guerra Mondiale, quando l’Olocausto contro la razza ebraica sconvolse l’umanità.

Tra i giovani protagonisti vi è Sofia la quale, un giorno, ritrova una lettera e una misteriosa foto di una bambina. Incuriositi da tale scoperta, sia lei che i suoi amici si lanceranno alla ricerca della verità che si cela dietro quei documenti.

In questo film, come è intuibile dalle sue premesse, il passato si intreccerà col presente. Verrà raccontata una storia in cui il dolore si unirà al ricordo, e le diverse religioni diverranno un tutt’uno, poiché siamo tutti figli dello stesso Padre. Cercando di svelare il mistero attorno quella foto, Sofia e i suoi compagni affronteranno un inatteso e delicato viaggio attraverso la memoria, che farà riaffiorare eventi tragici e mai dimenticati: tra tutti, il rastrellamento del quartiere ebraico di Roma, avvenuto il 16 Ottobre 1943. La loro fratellanza e amicizia riuscirà a trasformare un dramma collettivo in un inno alla speranza.

Il film intende accompagnare lo spettatore in un viaggio introspettivo nella coscienza di un gruppo di adolescenti. Occorre continuare ad approfondire, a studiare, a superare le barriere tra religioni e divisioni etniche, poiché l’indifferenza può provocare l’odio. Parlare di Shoah significa assumersi la responsabilità di educare le giovani generazioni a comprendere un passato drammatico ed evitare che possa ripetersi in futuro, eliminando i germi razzisti che, purtroppo, albergano ancora adesso in una certa parte della società.