Sonatine è un film del 1993 diretto da Takeshi Kitano con Takeshi Kitano e Aya Kokumai. Durata: 94 min. Paese di produzione: Giappone.
Un gangster della Yakuza di Tokyo riceve l'incarico di aiutare il suo clan a Okinawa a sistemare una disputa tra due fazioni. Sebbene sospettoso dell'incarico, parte, ma dopo un paio di giorni il suo ruolo resta poco chiaro e molti uomini perdono la vita. Si ritira, così, in una casa su una spiaggia isolata per aspettare. Nella prima notte lì, salva una donna da un assalto e iniziano una relazione. Con il passare del tempo, diventa chiaro che il suo invio a Okinawa serviva solo ad approfittarsi della sua assenza per prendere possesso del suo territorio.
Lo Yakuza Eiga secondo Kitano Presentato al festival di Cannes del 1993 e vincitore al Festival di Taormina nello stesso anno, Sonatine è l'opera che ha fatto scoprire definitivamente il genio di Takeshi Kitano all'Europa. Nelle sale italiane arriverà però solo dopo il successo di …
Date di uscita e riprese - Sonatine è arrivato per la prima volta nelle sale italiane il 16 Giugno 2000; la data di uscita originale è: 05 Giugno 1993 (Giappone). Le riprese del film si sono svolte nel periodo 01 Aprile 1992 - 01 Gennaio 1970 …
Specifiche tecniche - Girato in: 35 mm. Proiettato in: 35 mm. Rapporto immagine: 1,85 : 1. Colore: a colori. Formato audio: Dolby. Lingua originale: giapponese.
"Desideri qualcosa da bere?" "No. Mi fa ancora male lo stomaco per la coltellata che mi hai dato"
Attualmente Sonatine ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Sonatine è stato accolto dalla critica nel seguente modo: sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film ha ottenuto un punteggio medio del 92% sul 100%, su Metacritic ha invece ottenuto un voto di 73 su 100 mentre su Imdb il pubblico lo ha votato con 7.5 su 10
Sonatine
2005 - Lucky Red
Contiene 1 Ora e 34 Minuti di contenuti su 1 Disco.
Il suo è un cinema denso di intimismo, e così come nell'uomo Kitano convivono diverse anime apparentemente dissonanti, è inutile sorprendersi di altrettanta varietà nelle sue pellicole.
In Sonatine tutto si sospende e rallenta, la temporalità delle statiche inquadrature si dilata per poi accelerare all'improvviso e la loro successione narrativa si frammenta in piccoli segmenti; uno spiazzante teatro di orrore e poesia, dove la violenza e la crudeltà non sono che una routine insapore dettata unicamente dalla paura e dall'inquietudine del vivere.