Oro grigio - Troppo vivi per morire 2025

Trama del film Oro grigio - Troppo vivi per morire

Documentario che indaga la terza età come frontiera viva e complessa, definita da Erri De Luca come 'l’età sperimentale'. L'intenzione del regista, Francesco Bonelli, è quella di raccontare l'evoluzione dell'età che avanza e di inquadrare la terza età non come fardello, bensì come risorsa. Un altro punto chiave del documentario è rispondere alla domanda "cosa vogliono gli anziani di oggi?".

Il progetto è stata una vera e propria indagine sul mondo degli anziani in diversi paesi del mondo, da Montreal ad Amsterdam, dove esistono interi villaggi dedicati alla cura di pazienti affetti da Alzheimer, dalla Norvegia, dove le comunità rurali e urbane hanno trovato un modo per integrare gli anziani nel tessuto sociale ancora "attivo", senza abbandonarli a loro stessi. A Lione ogni anno la popolazione dell'età "grigia" partecipa alla Semaine Bleue, fatta di eventi e riflessioni sull'età che avanza e sulla solidarietà.

A Philadelphia la comunità degli anziani si è messa in arme e ha salvato la storica Orchestra Filarmonica, diventando così protagonista di una storia di grande partecipazione e riscatto. Ovviamente il focus di Bonelli resta l'Italia e su alcuni casi di spicco di assistenza alla terza età come il co-housing in Puglia, l'invecchiamento "attivo" nel Nord Italia, affrontando il tema delicato della solitudine nei grandi centri urbani in parallelo ai centri romani come la Fondazione della Villa Emanuele, dedicato ai malati di Alzheimer, un esempio fulgido a livello internazionale.

Tra le varie testimonianze troviamo attori come Massimo Ghini, Stefano Fresi, la cantante jazz Sara Dalla Porta, il presidente di Upter Francesco Florenzano, Erri De Luca e soprattutto loro, i diretti interessati: gli anziani, numerosi testimoni che raccontano con ironia e onestà cosa significa invecchiare oggi nel nostro paese.