Le Deluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta 2024

Trama del film Le Deluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta

Il film storico punta lo sguardo su uno dei periodi più bui della storia francese, quello della Rivoluzione che portò alla creazione della prima Repubblica di Francia. Nonostante ci siano una moltitudine di film che illustrino questi eventi, la rabbia del popolo, "l'arresto" di Luigi XVI e di Maria Antonietta, il regno del terrore e i fiumi di sangue creati dalla ghigliottina, c'è un lasso di tempo di cui si parla poco ed è il tema di questa pellicola: il periodo che i reali hanno trascorso come prigionieri nella Torre del Tempio.

Il film racconta dei mesi che il re e la regina, con i loro figlioletti, hanno trascorso nella Torre, prima del processo al re che avvenne nel gennaio del 1973. Durante questo periodo, la realtà dei reali cambiò radicalmente, senza i lussi a cui erano abituati, con un futuro incerto e preoccupante alle porte. Li osserviamo scevri dalle maschere sociali imposte dal loro ceto sociale, come esseri umani in una situazione imprevista e spaventosa. Vediamo come la loro immagine pubblica e privata viene a cadere e come la Francia scrisse una delle pagine più importanti della sua storia.

La Déluge - Gli ultimi giorni di Maria Antonietta in sintesi

Diretto da Gianluca Jodice e scritto dal regista insieme a Filippo Gravino, La Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta è un ritratto della fine di un’epoca: quella della monarchia assoluta francese e del periodo di Luigi XVI e della sua consorte Maria Antonietta, in particolare nei giorni in cui, insieme ai loro figli, vennero incarcerati, prima dell’esecuzione pubblica. E vengono raccontati attraverso uno sguardo differente da quello che su queste figure si è da sempre avuto, proponendo qualcosa di estremamente interessante.

In co-produzione tra Italia e Francia, il film ha come protagonisti Mélanie Laurent e Guillaume Canet, affiancati da Aurore Broutin, Hugo Dillon, Tom Hudson, Roxane Duran, Anouk Darwin Homewood, Vidal Arzoni e Fabrizio Rongione.