La dolce arte di esistere è un film del 2014 diretto da Pietro Reggiani con Francesca Golia e Anita Kravos. Durata: 96 min. Distribuito in Italia da Adagio Film. Paese di produzione: Italia.
L'invisibilità psicosomatica: una strana patologia, che porta le persone con disagi di relazione, in certe situazioni, a diventare letteralmente invisibili. Roberta, una ragazza che scompare se nessuno le dà attenzione, incontra Massimo, un ragazzo ansioso che, al contrario, scompare se sente attenzione su di sé. Dall'infanzia dei protagonisti, scopriamo l'origine delle loro opposte patologie, il loro affacciarsi al mondo adulto e la loro storia d'amore, ardua visto che i due faticano a restare visibili nello stesso momento; il racconto sarà anche occasione per una sorta di excursus surreale su certi aspetti della nostra società contemporanea.
A qualche mese dal cine-comic tutto italiano di Gabriele Salvatores, Il ragazzo invisibile, un altro regista, lontano anni luce dallo stile cinematografico del Premio Oscar ma non per questo meno interessante e degno di nota, decide di raccontare il disagio giovanile contemporaneo attraverso la "tematica" …
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(2.5 stelle su 5)
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La dolce arte di esistere è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 4.2 su 10
La dolce arte di esistere
2016 - CG Entertainment
Contiene 1 Ora e 36 Minuti di contenuti su 1 Disco.
L'intenso thriller finanziario dal supercast, il remake a tutta adrenalina, la guerra fra tragedia e humour e il film di Woody Allen al centro della seconda parte della rubrica homevideo. E poi ancora l'orrore natalizio Krampus e quello acquatico Shark Lake, la bizzarra divinità di Van Dormael e i direct to video A spasso nel bosco e Sballati per le feste. Quindi cartoon con Doraemon, i The Pills scansafatiche e un paio di commedie tra ansia e inadeguatezza.
Lui ha una fragilità che lo rende invisibile davanti a qualsiasi rapporto umano e lei, al contrario, ha un tale vuoto interiore che, se nessuno le infonde vita, scompare. Loro sono Massimo e Roberta i protagonisti del nuovo lungometraggio di Pietro Reggiani che per l'occasione inventa una patologia - invisibilità psicosomatica - sulla quale costruisce una storia d'amore e solitudini.
Eventi speciali, corti e lungometraggi con tema la salute mentale al MAXXI dal 9 all'11 aprile. Tra i premiati, il regista e attore Sergio Castellitto.
Secondo Pietro Reggiani l'invisibilità non è unicamente frutto della magia, anzi. Esiste, nell'immaginario del regista, una forma d'invisibilità, chiamata psicosomatica legata alla presenza o assenza di eccessive attenzioni. L'ultimo lavoro del cineasta veronese, La dolce arte di esistere, è basato proprio su questa fantomatica malattia dell'anima che nel film è metafora del male di vivere.
Pietro Reggiani torna dietro la macchina da presa per la sua seconda regia, dopo il successo ottenuto al Tribeca e Montreal con L'estate di mio fratello.