Il treno va a Mosca è un film del 2013 diretto da Federico Ferrone e Michele Manzolini con Sauro Ravaglia. Durata: 70 min. Distribuito in Italia da Cinecittà Luce. Paese di produzione: Regno Unito, Slovenia, Italia.
Nell'estate del 1957 si svolse a Mosca il 6° Festival mondiale della gioventù. Da 131 Paesi arrivarono circa 34.000 partecipanti. C'erano anche alcuni giovani, entusiasti cineamatori, delegati di Alfonsine, cittadina romagnola.
E' importante esserci Le vittorie di Sacro Gra al Festival di Venezia e di Tir a quello di Roma sono la dimostrazione del grande momento che sta vivendo il documentario, un genere che anche grazie agli exploit di Gianfranco Rosi e Alberto Fasulo sta lentamente …
Date di uscita e riprese - Le riprese del film si sono svolte in Italia. Ecco alcune delle location in cui è stato girato il film: Alfonsine, Ravenna, Italia
Specifiche tecniche - Girato in: 8 mm. Proiettato in: DIGI Beta. Colore: bianco e nero. Lingua originale: italiano.
Attualmente Il treno va a Mosca ha ricevuto la seguente accoglienza dal pubblico:
Il treno va a Mosca è stato accolto dalla critica nel seguente modo: su Imdb il pubblico lo ha votato con 7.3 su 10
Il treno va a Mosca
2014 - Terminal Video
Contiene 1 Ora e 10 Minuti di contenuti su 1 Disco.
Il suggestivo documentario di Federico Ferrone e Michele Manzolini, presentato in concorso ufficiale al 31° Torino Film Festival, è ora disponibile in homevideo con tanti contenuti speciali.
Arriva in città il film del regista fiorentino Federico Ferrone presentato al Torino Film Festival. Il documentario, interamente realizzato con filmati d'epoca, dal 13 maggio anche allo Stensen.
Il festival di cinema documentario presenta rassegne, eventi, incontri, mostre, concerti. Tanti gli ospiti in arrivo, da Alberto Fasulo a Leonardo di Costanzo, da Ermanno Cavazzoni a Scanner, da Nobraino a Nicolas Vaporidis, da Francesco Arca a Giorgia Würth.
Only Lovers Left Alive, Il treno va a Mosca, Ida e gli altri film della selezione torinese a Milano con AGIS Lombarda e il contributo di Comune di Milano e Provincia di Milano.
A rendere particolare questo documentario è la capacità dei due autori di sovrapporre il proprio sguardo con quello del protagonista, Sauro Ravaglia, dando nuova vita al materiale raccolto.