Baci rubati 2020

"Chiunque (...) compie atti di libidine su persona dello stesso sesso, ovvero si presta a tali atti, è punito, se dal fatto derivi pubblico scandalo, con la reclusione da sei mesi a tre anni." Così recitava il codice penale Rocco, entrato in vigore nel 1930, durante il ventennio fascista. Un reato, uno scandalo, una vergogna da reprimere e sanzionare gravemente. L’omosessualità minava alle fondamenta la “virilità del maschio italiano”, che si doveva idealizzare perfetto e scolpito nella roccia.

Il film racconta la condizione degli omosessuali durante il fascismo, attraverso le testimonianze di chi ha vissuto quell’epoca oscura. Un mosaico sfaccettato e complesso, che descrive tragicamente la persecuzione politica che gay e lesbiche subirono, ma non per questo rinunciando all’essenzialità della loro esistenza. Esperienze, svaghi, amicizie, affetti e amori: grazie a questo documentario si illuminano i ricordi su di essi. Tra il serio ed il faceto, il sentimentale e lo sfacciato, si alternano pagine di diari, lettere, poesie e ricordi di amori proibiti, osteggiati e censurati, ma profondamente vissuti, con enorme orgoglio. In uno sfondo composto da arresti, internamenti in manicomio, ammonizioni, indagini, e le violenze degli squadristi.

L’intento del documentario è quello di narrare le storie di chi, nonostante tutto, ha resistito ed è riuscito a vivere, sempre seguendo le proprie scelte.