Se fate caso allo sfondo delle scene di Questo mondo non mi renderà cattivo in cui Zerocalcare e i suoi amici si trovano al commissariato, noterete una foto raffigurante un Don Matteo stilizzato con la dedica: "Ai miei amici". L'autore sta cercando di dirci che Don Matteo, il celebre personaggio interpretato da Terence Hill nell'omonima fiction Rai, è amico delle guardie? "Certo. Questo ormai è sapere popolare. Unisce preti e poliziotti, in qualche modo, quindi è difficile che non faccia parte di categorie discusse". Ce lo dice a Roma, all'anteprima in grande stile realizzata alla Città dell'Altra Economia, che per quache giorno si p trasformata nel mondo di Zerocalcare.
Su Netflix dal 9 giugno con 6 nuovi episodi, Questo mondo non mi renderà cattivo è, dopo Strappare lungo i bordi, la seconda serie animata realizzata da Zero insieme Movimenti Production per la piattaforma di streaming. Ed è esattamente come chi l'ha creata: completamente libera e fortemente politica. Anche Don Matteo può diventare argomento di dibattito.
È questa la forza di Zero e delle sue storie: parte dal proprio quotidiano, da piccoli gesti e personali idiosincrasie, per finire a parlare di un intero paese. Nonostante ci sia sempre chi gli fa notare che la calata romana non sia comprensibile a tutti (come ci scherza in queste nuove puntate, che doppia di nuovo quasi interamente da solo, con accanto Valerio Mastandrea quale insostituibile voce dell'Armadillo, è un vero tocco di classe), i suoi "disegnetti", come li chiama lui, hanno la capacità di risultare veri e sinceri come poche altre voci, in questo momento storico, nel panorama culturale italiano.
Questo mondo non mi renderà cattivo: intervista a Zerocalcare
Zerocalcare: amicizia e politica
Nella sua nuova serie Zerocalcare parla del difficile equilibrio tra amicizia e idee politiche: ritroviamo gli amici di sempre, Secco e Sara, ma dal passato arriva anche Cesare, amico uscito da poco, dopo anni, da un centro di disintossicazione. Zero, a causa di un centro di accoglienza visto male dagli abitanti del fittizio quartiere di "Tor sta ceppa", scopre che alcune delle persone che gli stanno accanto da una vita non la pensano più allo stesso modo.
Quando accade questo ci si allontana inevitabilmente? " Non lo so. In questa serie c'è un allontanamento, che è il fallimento di un'amicizia. Nel senso che è il fallimento anche di me come amico. Probabilmente quella dose di rancore e disagio non ci sarebbe stata se uno fosse stato un amico migliore. Credo che, in generale, si debba sempre cercare di andare oltre queste cose nei rapporti umani. Poi chiaramente c'è un'asticella che uno deve mette su delle robe su cui non può transigere. Ognuno decide qual è il suo limite e quello che può tollerare".
L'amica Sara, faro morale del protagonista fin da quando erano bambini, gli fa aprire gli occhi su molte cose in Questo mondo non mi renderà cattivo. Compreso il fatto che, alla soglia dei 40 anni, si sente una carcassa. Anche Zero si sente così? "Tantissimo. Mi sento anche oltre quello che sarebbe la mia età anagrafica. Mi sembra di stare nella curva ormai assolutamente discendente della mia esistenza". Eppure, da questa serie, non si direbbe.