Yakuza Princess, la recensione: su Prime Video un godibile action a fil di spada

La recensione di Yakuza Princess, film dove la giovane protagonista scopre di essere la discendente di un clan yakuza e cerca vendetta per la morte della sua famiglia, trovando l'aiuto di uno straniero senza memoria.

Yakuza Princess, la recensione: su Prime Video un godibile action a fil di spada

Il leader di un noto sindacato della Yakuza viene brutalmente ucciso insieme a tutta la sua famiglia e la sola superstite è la figlia piccola, che viene salvata e mandata in Brasile, dove è cresciuta da colui che crede essere suo nonno. Vent'anni più tardi Akemi, questo il nome della ragazza, scopre di aver ereditato la discendenza del clan e di essere finita nel mirino di bande rivali, pronte a tutto pur di eliminarla in quanto scomoda pedina nei loro giochi di potere.

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La protagonista Masumi

Come vi raccontiamo nella recensione di Yakuza Princess, mentre il boss Takeshi giunge a San Paolo con lo scopo di proteggerla e di svelarle finalmente la verità sulle proprie origini, uno straniero senza memoria si risveglia gravemente ferito in un letto d'ospedale, ritrovandosi inoltre in possesso di una preziosa spada appartenente proprio alla famiglia di Akemi: i destini dei due ragazzi si incroceranno in una sfida all'ultimo sangue contro nemici agguerriti e ben più numerosi.

Un ibrido inaspettato

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Ancora Masumi in una scena sanguinosa

Alla base vi è la graphic novel Samurai Shiro del brasiliano Danilo Beyruth e non deve perciò stupire il fatto che questa produzione, pur per ambientazione così lontana dal relativo immaginario autoctono, batta bandiera carioca. Yakuza Princess è un action-movie senza mezze misure, che guarda al cinema di serie b nella sua commistione di toni e influenze, cercando di trasportare il fascino criminale degli yakuza eiga dall'altra parte del mondo, con risultati meno peggiori del previsto. La narrazione appare parzialmente confusa e a tratti eccessivamente arzigogolata, con tradimenti e voltafaccia che fanno comodo alla gestione dei colpi di scena saltando le corrette tempistiche, facendo correre i personaggi e la storia fin troppo velocemente nell'ora e mezzo di visione, per lo più deflagrante in un epilogo aperto a ipotetici sequel. Ma non tutto è da buttare, come vedremo nelle prossime righe.

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Facce giuste al posto giusto

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Masumi e Jonathan Rhys Meyers

Il cast è composto quasi esclusivamente da interpreti nipponici, capitanato dalla bella cantante Masumi - al suo primo ruolo da protagonista dopo alcune comparsate in serie e cortometraggi - e con Jonathan Rhys Meyers nelle vesti di "acciaccata" guest star, con il viso solcato da profonde cicatrici dall'inizio alla fine. Il film è ambientato per gran parte di notte, con le luci al neon che giocano un ruolo importante come sottofondo ambientale, locali e vicoletti di San Paolo che diventano parte vibrante della resa dei conti tra quest'improvvisata eroina armata di katana e sgherri sempre più potenti, con la final fight impostata su un duello di spade di stampo relativamente classico.

A mente leggera

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Yakuza Princess: una scena d'azione

Se non viene preso senza eccessive pretese, Yakuza Princess si rivela anche un gradevole intrattenimento scacciapensieri, con l'anima action che caratterizza la maggior parte del minutaggio e una violenza pulp efficace, schizzi di sangue in camera inclusi. Il regista Vicente Amorim, che ricordiamo soprattutto per un film diametralmente agli antipodi come il riflessivo Good - L'indifferenza del bene (2008) con Viggo Mortensen, mostra un certo stile e spesso l'avvincente messa in scena e l'alto ritmo riescono a mascherare le forzature di una sceneggiatura come già detto scontata e prevedibile.

Conclusioni

Sola superstite della sua famiglia, Akemi scopre finalmente le sue origini e deve difendersi da clan della yakuza che la vedono come una pericolosa scocciatura nei loro giochi di potere; con l'aiuto di uno straniero senza memoria, cercherà di far luce sul proprio passato e mettere in atto la sua vendetta. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Yakuza Princess, ci troviamo di fronte ad un action-movie narrativamente prevedibile e imperfetto, ma messo in scena con un certo stile, frenetico e violento al punto giusto. Un film popolato inoltre da personaggi che vivono su sussulti caricaturali, che ben si adattano al relativo contesto di mero intrattenimento di genere.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Veloce e indolore, arriva dritto al punto.
  • Un cast in parte che ben si adatta ai relativi personaggi.
  • Dinamiche action godibili.

Cosa non va

  • La sceneggiatura non è esente da forzature.
  • A fine visione si dimentica in fretta.