Un giorno di pioggia a New York racchiude in poche parole l'anima della maggior parte dei film di Woody Allen. Allen torna a vivere e raccontare gli angoli di New York che ritroviamo nuovamente come location dei suoi film.. Nel corso dei decenni si è allontanato diverse volte da quella che i maligni hanno spesso ribattezzato la sua zona di comfort.
D'altronde è proprio da New York che il cinema di Woody Allen trova la sua massima espressione. La profonda conoscenza della città di un ragazzo ebreo nato a Brooklyn, dalle origini russe, austriache e tedesche, è seconda solo alla passione di Allen per un luogo centrale nella sua poetica e nell'immaginario da lui creato attraverso le sue storie. Manhattan non è solo il titolo di una delle vette massime della sua filmografia, ma rimane il cuore delle sue riflessioni, palcoscenico dal quale snocciolare la sua caustica visione del mondo e dei rapporti umani.
Ripercorrendo gli ultimi anni cinematografici di Woody Allen è quasi naturale rendersi conto di un lento percorso di riavvicinamento al suo salotto casalingo, data la naturalezza con la quale Allen muove le pedine del suo cinema tra le vie della Grande Mela. Come se volesse chiudere un cerchio, ritornare lì e scovare sempre qualcosa di nuovo, ritrovare stupore per una vita già vissuta. Ed è proprio così che appare il protagonista del suo ultimo film (di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Un giorno di pioggia a New York).Timothée Chalamet porta il nome di un simbolo della letteratura anni '20, Jay Gatsby.
E dal personaggio di Fitzgerald, Allen estrapola quel lato enigmatico, romantico e idealista che caratterizzano la giornata di Gatsby all'inseguimento della bella fidanzata Ashleigh (Elle Fanning), novella Daisy in fuga.
Un giorno di pioggia a New York è un ritorno delizioso di Woody Allen ai toni brillanti di quella commedia ormai sempre più rara, con uno script che valorizza l'avventura dei protagonisti, giocando con il tempo e gli sliding doors della vita.
Per rendere omaggio al nuovo racconto newyorchese di Woody Allen - al cinema dal 28 novembre - abbiamo scelto cinque location newyorchesi, rese iconiche anche e soprattutto grazie ai suoi film.
New York Theatre (Io e Annie, 1977)
Il New York Theatre è stato un noto complesso teatrale situato a Times Square e creato dall'impresario Oscar Hammerstein, inaugurato nel lontano 1895. Proprio in questo luogo Woody Allen ambienta la celebre scena della coda al cinema di Io e Annie. In questa sequenza Alvy (Woody Allen) e Annie (Diane Keaton) iniziano una conversazione sui loro problemi sotto le lenzuola in attesa della proiezione di Il dolore e la pietà di Max Ophüls, con Alvy tediato da uno spettatore dietro di lui che parla a ruota libera di Federico Fellini. A quel punto inizia un incredibile dialogo tra Alvy e lo spettatore, verso il quale il protagonista chiede approvazione mentre discute con il vicino di coda. Il tutto si conclude con il sorprendente ingresso in scena del sociologo Marshall McLuhan, pronto a zittire l'altro interlocutore.
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Riverview Terrace (Manhattan, 1979)
Il titolo che omaggia direttamente il borough più famoso di New York, Manhattan, è una vera e propria lettera d'amore di Woody Allen alla sua città natia. Seduti su una panchina di Riverview Terrace, sono ancora Woody Allen e la sua musa Diane Keaton i protagonisti di una romantica sequenza sulle rive dell'East River. Isaac Davis e Mary Wilke seduti su una panchina osservano la bellezza della città. Oggi la panchina non c'è più ma Riverview Terrace rimane uno dei luoghi più suggestivi di New York, all'estremità tra Sutton Square e la 59° strada. Grazie anche alla fotografia di Gordon Willis, la location di Riverview Terrace con Woody Allen e Diane Keaton rimane uno dei simboli del cinema del regista newyorchese.
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Carnegie Deli (Broadway Danny Rose, 1984)
Jake Dell ne era il proprietario - così come del Kat'z Delicatessen, locale dove Rob Reiner girò la famosa scena del finto orgasmo di Meg Ryan in Harry, ti presento Sally - ma già da quasi tre anni il Carnegie Deli, una delle istituzioni newyorchesi culinarie, ha dovuto chiudere i battenti. Una brutta notizia per chi ha ritenuto negli anni il Carnegie Deli degno di rientrare nella lista di luoghi della città nel quale fare tappa durante un soggiorno. Il locale era stato inaugurato nel 1937 e si trovava adiacente alla famosa Carnegie Hall: Woody Allen colloca in questo locale il luogo di ritrovo di un gruppo di anziani comici che rievocano i tempi d'oro nel film Broadway Danny Rose.
Pomander Walk (Hannah e le sue sorelle, 1986)
L'architetto David (Sam Waterston) accompagna Holly (Dianne Wiest) e April (Carrie Fisher) in un tour nell'affascinante scorcio di Pomander Walk nel film Hannah e le sue sorelle. Una strada davvero suggestiva, una delle location newyorchesi più belle presenti nei film di Allen. Pomander Walk è formata da una serie di edifici in legno e mattoni realizzati agli inizi degli anni '20 da un imprenditore irlandese che cercava di replicare una strada in stile irish proprio nella Grande Mela. Si tratta di uno dei luoghi meno conosciuti di New York ma certamente uno dei più insoliti e ricchi di fascino.
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Bleeker Street Cinema (Crimini e misfatti, 1989)
Polo culturale imprescindibile situato nel Greenwich Village, il Bleecker Street Cinema è stato per diversi decenni un luogo nel quale hanno transitato diversi titoli indipendenti del cinema americano e alcuni film stranieri.
Punto di riferimento per i cineasti americani e stranieri, il Bleecker Street Cinema ha chiuso i battenti nel 1991 ma è rimasto nel cuore dei cinefili e dei fan di Woody Allen. Proprio in questo cinema il protagonista di Crimini e misfatti, il documentarista Cliff Stern (Woody Allen) assiste a Il signore e la signora Smith di Alfred Hitchcock e il musical Happy Go Lucky.
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