Non sembra di essere ad Alfea, ma quasi. Anzi, sembra di essere in una di quelle start-up europee e americane all'avanguardia. Invece siamo in Italia, a Loreto in provincia di Ancona, nel cuore della campagna marchigiana. Abbiamo trascorso una giornata negli Studi Rainbow, una delle più importanti, antiche e influenti case di produzione animate. L'occasione? La visione in anteprima di Winx Club - The Magic is Back, la nuova serie animata che andrà a colorare la programmazione autunnale. Dal 2 ottobre su Netflix, e successivamente sulla Rai.

Un'intuizione fortunata quella di Iginio Straffi, fondatore e presidente, a cui spetta sempre l'ultima parola sulle decisioni più importanti. Non solo quella di parlare di girl empowerment, anticipando i tempi (sono passati vent'anni). Ma anche quella di creare un hub artistico pieno di vetrate (e quindi di luce), compresa una piscina, una palestra, una sauna, un campo da tennis, una mensa in cui ritrovarsi a pranzo tutti insieme. Come una famiglia. Tutti strumenti utili alla squadra per socializzare ma anche per stimolare al massimo la creatività: dagli animatori al reparto marketing e comunicazione, fino alle acquisizioni, al merchandise e a chi si occupa dei rapporti coi broadcaster. Un ambiente molto stimolante in cui, quasi quasi, anche noi saremmo andati a lavorare dopo la visita.
Cosa aspettarsi da Winx Club: The Magic is Back?

Iginio Straffi ha avuto una visione lungimirante 20 anni fa quando ha inventato il Winx Club. Ovvero cinque fate - poi diventate sette - che scoprono i propri poteri e quindi l'amicizia che le legherà per sempre nel mondo magico di Alfea, alla scuola dove devono imparare a controllare i propri poteri, mentre forze oscure sono in agguato. Il franchise è arrivato a otto stagioni per Rai e Nickelodeon, quattro film tv, una serie animata e una live action per Netflix. Il prossimo passo non sarà una nuova stagione bensì un reboot, pensato per lo streming e non per la tv lineare dove arriverà successivamente.

Ci racconta Straffi: "Oramai tre anni fa, quando abbiamo iniziato a ragionarci, c'è stato un grande dibattito in merito. Abbiamo scelto di trovare nuovi fan per il nostro Winx Club, dopo che le due serie per Netflix avevano avuto il loro successo e soprattutto aperto ad una nuova fanbase. Può essere interessante raccontare a persone che dieci o vent'anni fa non erano ancora nate, come si è formato il gruppo, come Bloom ha scoperto a sedici anni di avere questi poteri. Insomma ciò che è accaduto tanti anni fa anche nella realtà in cui ognuno aveva il proprio Club e ha avuto il privilegio di potersi affezionare alle Fate fin dall'inizio. Ci sembravano il momento e la maniera più opportuni per proseguire".
Il passaggio dal 2D al 3D
Winx Club: The Magic Is Back rappresenta un ulteriore passo avanti tecnologico e narrativo per la serie: nonostante il 3D sia già stato utilizzato in alcuni frangenti, questo reboot sarà la prima serie della saga realizzata interamente in animazione CGI. Un'esperienza che vuol essere ancora più immersiva per gli spettatori, più attenta ai dettagli, ai costumi e alle trasformazioni delle protagoniste. Un rischio necessario, secondo Straffi, che sperano riuscirà a conquistare anche i "puristi" della prima ora.
Le Winx come l'Uomo Ragno

A fine intervista, Straffi ci sorprende con un paragone azzardato - eppure azzeccato - tra le Winx e Spider-Man: "Dopo vari film e una serie animata quel franchise è ripartito da questo studente che viene punto da un ragno e scopre che può arrampicarsi con le ragnatele sui muri. Diventa un supereroe, ma rimane un nerd, un giornalista. Un elemento estremamente importante in quella mitologia che va mantenuto".

Secondo lui, se quell'origin story non la racconti più, non riparti mai dall'inizio, impedisci a chiunque non sia stato uno spettatore della prima ora di potersi appassionare con quel tipo di coinvolgimento emotivo. Scherza Straffi: "Dovendo investire molto denaro e risorse, mi prendo tutta la responsabilità (ride) di dire che ho pensato che era giunto il momento per noi di ripartire. Nonostante il punto di partenza comune, la storia però prende un'altra deriva. Ci sono personaggi nuovi, rivelazioni e segreti sul passato di Bloom che nella prima serie non c'erano. Speriamo sia di gradimento tanto ai nuovi quanto ai vecchi fan, essendo diversa".
Stuzzica infine i fan: "Abbiamo puntato molto sulle Trix in questa nuova versione. Hanno molto più spazio e quest'attitudine molto cool, a volte rubano un po' la scena alle Winx, perché sono ironiche - e iconiche - oltre che antagoniste".