Darren Aronofsky è ossessionato dai cambiamenti del corpo. Pensiamo a quello di Jared Leto mangiato dalla tossicodipendenza in Requiem for a Dream, o quello gonfio e invecchiato di Mickey Rourke in The Wrestler. All'esilissima ballerina di Natalie Portman in Il cigno nero, o all'enorme Brendan Fraser in The Whale (entrambi portati all'Oscar dal regista). Nei film dell'autore è sempre il corpo dei suoi protagonisti a raccontare una storia. Ed è così anche in Una scomoda circostanza - Caught Stealing.

Tratta dall'omonimo romanzo di Charlie Huston, anche autore della sceneggiatura, la nuova opera di Aronofsky è soltanto in apparenza un racconto di criminali. Al centro di tutto c'è Henry "Hank" Thompson, ex stella del baseball che, nella New York di fine anni '90 (tornati prepotentemente nell'immaginario collettivo, basti pensare al trionfale comeback degli Oasis), viene coinvolto in un complicato regolamento di conti tra signori della droga.
Interpretato da Austin Butler, che ha già incarnato l'essenza del sogno americano grazie al ruolo del re del rock in Elvis di Baz Luhrmann, Hank ha l'aspetto della classica bellezza ideale a stelle e strisce: biondo, occhi chiari, sorriso smagliante, pelle abbronzata e fisico atletico. Ma un incidente ha infranto le sue aspirazioni e la sua aura magica: da allora non fa che mortificare quel corpo che una volta era così pieno di promesse. Si ubriaca fino a svenire, fa a botte, si sutura le ferite con la colla, incurante di acquisire nuove cicatrici, che vanno a fare compagnia a quella sul ginocchio, memorandum del crollo di tutte le sue aspirazioni. Sì, Aronofsky si diverte come un matto a massacrare il suo protagonista, come a dire che l'immagine splendente dell'America è soltanto una bugia.
Una scomoda circostanza - Caught Stealing ha un cast stellare
A primo impatto Una scomoda circostanza - Caught Stealing non sembra quasi un film di Aronofsky, che ci ha abituato a scene madri e toni folli (pensiamo a Madre!). E, soprattutto, è senza dubbio il suo film più divertente. Ma, mano a mano che il protagonista va in contro a morte e autodistruzione, riconosciamo benissimo il tocco del regista. Una scomoda circostanza - Caught Stealing è un percorso di consapevolezza, in cui ogni personaggio deve affrontare diverse prove che la vita gli mette davanti, reagendo con una coerenza morale, nel bene e nel male, che rende impossibile non provare un po' di simpatia anche per i più feroci. Come l'amico di Hank, Russ (Matt Smith, con cresta punk e chiodo di pelle pieno di borchie: fantastico), che lo mette nei guai, ma in fondo ha un buon cuore, perché si preoccupa del padre che sta male e del suo gatto (esemplare davvero magnifico, una star, oltre che elemento fondamentale della storia).
O la poliziotta Roman (Regina King), la cui intera esistenza viene riassunta da un biscotto al cioccolato bianco e nero, tipico di New York (una vera istituzione, a cui è dedicato un intero episodio nella sit-com Seinfeld), metafora delle piccole gioie, immerse in un mare di difficoltà, che si possono trovare anche nei quartieri tosti come quello in cui è cresciuta. Splendidi anche i fratelli ebrei Lipa e Shmully, interpretati dagli irriconoscibili Liev Schreiber e Vincent D'Onofrio, che ripetono sempre la frase: "È un mondo triste, un mondo malato", sintesi perfetta della realtà raccontata. Più che avere una trama sorprendente, è dunque un film di grandi personaggi interpretati da grandissimi attori Una scomoda circostanza - Caught Stealing, che ha proprio nel cast uno dei suoi elementi di maggior forza, tanto da potersi permettere di usare un premio Oscar come Laura Dern in un piccolo ruolo (anche se importante).

Divertente e pieno di ritmo, il nuovo film di Aronofsky è ambientato in un momento storico che sembra quasi sospeso nel tempo, in cui non c'erano social o smartphone, si provava nostalgia del passato, ma anche una forte curiosità per il futuro. E, allora come oggi, l'unico modo per provare a sopravvivere ai sogni infranti è cercare di mantenere puro il proprio sguardo, facendo attenzione alle cose importanti. Come una telefonata a casa, mantenere i piccoli rituali quotidiani, o proteggere un gatto dallo sguardo enigmatico.
Conclusioni
Una scomoda circostanza - Caught Stealing è il film più divertente di Darren Aronofsky. Pieno di ritmo e senso dell'umorismo, è un approccio insolito e piacevolmente sorprendete al tema che più sta a cuore all'autore: la trasformazione del corpo come metafora del crollo del sogno americano. La forza più grande è il cast, formato da una lista lunghissima di attori dal talento enorme, dai protagonisti Austin Butler e Matt Smith fino ai premi Oscar Regina King e Laura Dern. Un Aronofsky che non ti aspetti e che merita una visione.
Perché ci piace
- Il cast stellare, in particolare la coppia di fratelli ebrei formata dagli irriconoscibili Liev Schreiber e Vincent D'Onofrio.
- La colonna sonora scritta da Rob Simonsen e registrata dagli Idles.
- Il gatto.
Cosa non va
- Il doppiaggio italiano è pessimo.
- La trama non è particolarmente sorprendente.