Dopo i successi teatrali e televisivi di Made in Sud e Sicilia Cabaret, i palermitani Antonio Matranga ed Emanuele Minafò debuttano sul grande schermo con Un pugno di amici, crime comedy prodotta da Tunnel Produzioni e Sicilia Social Star per la regia di Sergio Colabona. In occasione dell'uscita del film sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video, abbiamo fatto due chiacchiere con il duo comico che ci ha raccontato qualcosa di più sulla pellicola, su questa nuova esperienza e sui progetti per il futuro.
Squadra che vince non si cambia
Un pugno di amici è la vostra prima esperienza cinematografica. Di cosa si tratta?
Questo film, come dice il titolo stesso, è una storia di amicizia e, metaforicamente, rappresenta il sentimento che ci lega agli altri membri del cast; la squadra che ci affianca in questo nostro primo lungometraggio è infatti quella con la quale abbiamo compiuto tutto il nostro percorso artistico: i ragazzi di Made in Sud e di Sicilia Cabaret. È stato davvero complicato riunire in un'unica sceneggiatura tutti gli elementi di due diversi programmi televisivi ma il risultato ha ripagato ampliamente la fatica. Ciò che ne è venuto fuori è la storia di quattro ragazzi, Tony, Emanuele, Jesus (Domenico Fazio) e Mariano (Mariano Bruno), che per sbarcare il lunario decidono di rapinare la sala scommesse di proprietà di un pericoloso boss criminale (Paride Benassai). Le cose, però, non vanno come sperato e i quattro si ritroveranno costretti a una fuga precipitosa che comporterà un sacco di guai, equivoci e ovviamente tante risate.
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Un'evoluzione artistica
Questa pellicola rappresenta un bel passo avanti per la vostra carriera: dal teatro, alla televisione e adesso al grande schermo. Come mai avete deciso di tentare la strada del cinema? C'era qualcosa in particolare che volevate comunicare al pubblico?
Uno dei fini ultimi di tutti gli artisti che si approcciano alla comicità è quello di debuttare sul grande schermo. Questo perché il cinema ti consente di dire qualcosa in più rispetto alla televisione, spesso condizionata da filtri, regole e schemi ai quali devi necessariamente sottostare. Il cinema permette di osare e noi abbiamo potuto sperimentarlo sulla nostra pelle: abbiamo compiuto delle scelte forse un po' azzardate che però si sono dimostrate vincenti e questo ci ha permesso di crescere artisticamente e di comunicare in maniera diretta il nostro pensiero. Il messaggio che volevamo veicolare è che rimanendo uniti, come una squadra o come appunto "un pugno di amici", possiamo davvero superare qualsiasi momento di difficoltà, proprio come quello che il mondo sta vivendo adesso. Noi veniamo da una regione, la Sicilia, dove è molto complicato emergere, sopratutto artisticamente; eppure, siamo partiti recitando in un teatrino nel quale la gente veniva a vederci gratuitamente e siamo arrivati addirittura in RAI e adesso al cinema. Tutto questo sembrava assolutamente irraggiungibile ma, grazie al forte legame che ha sempre unito tutta la squadra, siamo riusciti a rendere possibile l'impossibile.
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Un'opportunità inaspettata
La situazione attuale ha fatto sì che il vostro film non potesse uscire nelle sale cinematografiche ma direttamente su Amazon Prime Video. Questo secondo voi cambierà qualcosa? Siete rimasti delusi o la considerate un'opportunità?
Per noi artisti non poterci rivedere al cinema, non fare il red carpet e non realizzare il sogno con una cerimonia ufficiale è ovviamente un po' triste. Per quanto riguarda l'impatto sul pubblico, però, questa situazione potrebbe rivelarsi anche una grossa opportunità; sopratutto per chi, come noi, è agli esordi sul grande schermo. Stiamo infatti ricevendo molti feedback positivi dalla piattaforma, con tantissime persone che prima non ci conoscevano e adesso si dichiarano entusiaste del film. La sala cinematografica, vuoi anche per una questione di tempi più ristretti, avrebbe potuto penalizzarci; lo streaming, invece, ci sta dando modo di allargare notevolmente il nostro pubblico. Un nostro amico ci ha detto: "Ragazzi, non vi preoccupate perché voi siete passati da tutte le sale d'Italia a tutti i salotti d'Italia."
Guest Star
Al film ha preso parte anche Maurizio Casagrande nei panni del commissario. Come è stato recitare al fianco di un attore del suo calibro? Vi ha insegnato qualcosa?
Maurizio Casagrande per noi rappresentava un sogno. Già da quando abbiamo iniziato a scrivere la sceneggiatura di Un pugno di amici, nella nostra testa il ruolo del commissario apparteneva a lui. E quando Nando Mormone, responsabile di Tunnel Produzioni, ci ha detto che sarebbe effettivamente stato nel cast, noi abbiamo capito che a volte i desideri possono davvero realizzarsi. Maurizio Casagrande ha avuto un ruolo pressoché paterno, ci ha insegnato un sacco di cose sul set e ha rappresentato una grande occasione di crescita artistica per tutti noi. Per questo lo ringraziamo profondamente.
Qualcosa di nuovo all'orizzonte
Quali sono i vostri progetti per il futuro? L'attività di cabaret riprenderà a breve? Ci sono altre sceneggiature nel cassetto?
A metà giungo intanto ripartirà Made in Sud. Per quanto riguarda il resto, noi abbiamo ancora il desiderio bruciante di vivere l'esperienza della sala cinematografica. E uno dei motivi principali per il quale abbiamo accettato la proposta di Amazon è stato che avevamo già una nuova storia nel cassetto. Se Un pugno di amici avrà il successo che speriamo, appena la situazione attuale si sarà stabilizzata, ci faremo trovare pronti con un altro film. Così, se dovesse succederà qualcos'altro a livello globale, saprete a chi dare la colpa.