Un professore, la recensione: ambientazione scolastica per la nuova fiction di Rai1

La nostra recensione di Un professore, la nuova fiction di Rai1 in onda dall'11 novembre in prima serata che porta su piccolo schermo le storie di un gruppo di ragazzi e del loro carismatico professore di filosofia interpretato da Alessandro Gassmann.

Un Professore Alessandro Gassmann  Anna Camerlingo
Un professore: una foto promozionale

Negli ultimi mesi la scuola è stata spesso oggetto di discussione: la didattica a distanza ha fatto sentire a molti la mancanza delle lezioni in presenza e scrivere questa recensione di Un professore senza tenere conto anche di questo è praticamente impossibile. La nuova fiction di Rai1 parla proprio di questo, degli anni del liceo, dei loro problemi, degli amori e di una gioventù in cerca della propria identità, del proprio posto nel mondo. In onda dall'11 novembre 2021 per sei prime serate sulla rete ammiraglia, Un professore è una serie comprodotta da Rai Fiction e Banijay Studios Italy che tenta di raccontare, attraverso la storia di un'insegnante poco convenzionale, interpretato da Alessandro Gassmann, una generazione di adolescenti tra confusione e autodeterminazione. Uno degli intenti di questa produzione sembra proprio quello di estendere la fetta di pubblico anche ad un audience più giovane che, però, è di sicuro molto esigente e abituato a ben altro tipo di prodotti. Riuscirà quindi questa fiction a conquistare tutti? Abbiamo provato a rispondere a questa domanda.

Un professore anticonvenzionale nella trama

Un Professore Alessandro Gassmann Credits Obbligatori Banijay Studios Italy Foto Di Anna Camerlingo 4
Un professore: Alessandro Gassmann in una scena

Dante Balestra è un professore fuori dagli schemi; tornato a Roma dopo aver insegnato per diverso tempo in una scuola campana, si troverà a dover riallacciare in rapporto con il figlio Simone che non vede da tempo e con il quale non corre buon sangue. Se, infatti, Dante è un professore di talento capace di catturare in vari modi l'interesse dei suoi alunni, non si può dire altrettanto di lui come uomo e come familiare: incapace di instaurare legami duraturi, passa da una donna all'altra intrecciando relazioni fugaci e superficiali, senza mai legarsi veramente a qualcuno. Questi e altri suoi aspetti vengono ferocemente criticati da suo figlio che, a causa di questa convivenza forzata, non sopporterà di ritrovare il padre come insegnante di filosofia della sua classe. Per Simone, infatti, inizierà un periodo di ribellione dovuto anche all'accettazione del suo orientamento sessuale che lo avvicinerà sempre di più a suo compagno di classe, Manuel, un giovane intelligente ma che dedica il suo tempo a dei traffici poco loschi del suo quartiere.

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La rappresentazione dei personaggi

Un Professore Nicolas Maupas Simone Alessandro Gassmann Dante Credits Obbligatori Banijay Studios Italy Foto Di Anna Camerlingo
Un professore: una scena della serie

Una caratteristica di Un professore è sicuramente quella di dover introdurre al pubblico un gran numero di personaggi, ciascuno con le proprie caratteristiche, ciascuno che rappresenta una sfaccettatura delle problematiche più note che spesso coinvolgono gli adolescenti e chi con loro ha a che fare, che siano genitori o insegnati. Nessuno è perfetto e Dante, per quanto abbia un talento innato e spontaneo per l'insegnamento, non riesce a relazionarsi con suo figlio, i suoi errori come padre li hanno allontanati e i segreti che sembra mantenere gelosamente non aiutano a migliorare il rapporto tra i due. Anche gli altri adulti, genitori e professori, spesso escono sconfitti dal rapporto con i ragazzi. Gli altri insegnanti sembrano spesso rifiutarsi di comprendere i movimenti dell'animo e disagi dei propri alunni, trincerandosi dietro a muri fatti di autorità e ostentazione di una cultura che non riesce troppo spesso ad essere trasmessa con efficacia. I ragazzi, dal canto loro, reagisco con l'indifferenza e il disinteresse a un'autorità che non condividono e non comprendono. Ognuno di loro ha le proprie peculiarità e i propri talenti che aspettano solo di essere espressi e incoraggiati.

Raccontare l'adolescenza

Un Professore Alessandro Gassmann Dante Con I Ragazzi Al Colosseo Credits Obbligatori Banijay Studios Italy Foto Di Anna Camerlingo
Un professore: un'immagine della serie

È proprio nella rappresentazione dei più giovani che Un professore trova le più grandi difficoltà, non riuscendo a non cadere nei soliti cliché, non avendo il coraggio di spingere veramente su determinate tematiche. Quella che vediamo rappresentata è una generazione in tumulto a cui non si riesce ad infondere un vero carattere, un'occasione sprecata per una fiction che si pone l'obiettivo di raccontare proprio quei ragazzi per conquistare un pubblico di loro coetanei. Ci troviamo così davanti ad una visione altamente stereotipata del fenomeno degli hikikomori, ragazzi (e non solo) che scelgono di non affrontare più il mondo esterno, così come del carico di dilemmi che ogni adolescente porta con sé e che meritavano di sicuro un po' più di attenzione nella scrittura e nella rappresentazione in ogni aspetto. Parlare di adolescenza non è mai facile e ovviamente è impossibile richiedere in questo la perfezione, ma a noi sembra anche giusto iniziare a volere qualcosa in più da una Rai che, sia in passato che ancor di più ultimamente, ha dimostrato di aver voglia di innovare.

Conclusioni

Per riassumere la nostra recensione di Un professore possiamo affermare che la nuova fiction di Rai1si pone il difficile obbiettivo di parlare degli adolescenti , del loro mondo e delle loro problematiche. Nel farlo purtroppo scivola in una serie di cliché in cui incappano sia i personaggi più giovani che quelli adulti, stereotipi che non aiutano la narrazione ma che la rendono, purtroppo, banale e prevedibile.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
4.5/5

Perché ci piace

  • Le atmosfere scolastiche.
  • L’eterogeneità dei personaggi…

Cosa non va

  • … che risultano, però, vittime di molti stereotipi.
  • La mancanza di coraggio nel rappresentare alcune tematiche.