Un matrimonio di troppo, recensione: due cerimonie is not meglio che one

Will Ferrell e Reese Witherspoon incarnano due lati dell'America ossessionata dal consumismo. Ma la commedia non graffia. Su Prime Video.

Reese Witherspoon e Will Ferrell sono i protagonisti di Un matrimonio di troppo

Bisognerebbe studiare l'ossessione della commedia americana per i matrimoni. Come tutti i riti di passaggio, in effetti sono lo sfondo perfetto per mettere a confronto diverse classi sociali, persone di età, idee ed esperienze differenti. E creare conflitti, ovviamente, il motore di qualsiasi storia. Un matrimonio di troppo, su Prime Video dal 30 gennaio, abbraccia in toto questo filone, rilanciandolo: qui partecipiamo non a uno, ma a ben due matrimoni. Il problema? Si svolgono in contemporanea.

Un Matrimonio Di Troppo Will Ferrell Prime Video
Will Ferrell e Reese Witherspoon in scena

Il regista Nicholas Stoller, anche sceneggiatore, pensava da tempo a un modo per far funzionare questa idea, ovvero la fusione di due cerimonie agli antipodi. La risposta è arrivata scegliendo i suoi protagonisti: Reese Witherspoon e Will Ferrell. Sono loro a interpretare gli organizzatori delle nozze. Entrambi si impegnano per rendere speciale la festa della persona a cui tengono di più: Margot, produttrice esecutiva in una rete televisiva, sta seguendo la sorella, Neve, che vuole sposarsi sull'isola dove hanno passato estati felici con la nonna; mentre Jim, vedovo, vuole che la figlia, Jenni, dica "sì lo voglio" nello stesso posto dove l'hanno fatto lui e la moglie scomparsa. E, indovinate un po'? Il luogo è esattamente lo stesso: un residence nel sud degli USA. Per un errore imprevedibile, hanno prenotato la location per lo stesso giorno.

Inutile dire che, una volta arrivati tutti lì, dovranno condividere ogni cosa. E non è affatto facile: non soltanto perché non c'è abbastanza spazio per tutti. Diciamo che gli amici ventenni di Jenni, tutti politicamente corretto e arcobaleni, sono molto diversi dalla famiglia ultraconservatrice delle sorelle.

Un matrimonio di tropo: due facce dell'America

Un Matrimonio Di Troppo Will Ferrell Reese Witherspoon
Un matrimonio di troppo: un momento del film

C'erano diversi spunti interessanti da poter approfondire in Un matrimonio di troppo. Su tutti mettere a confronto due parti molto diverse degli Stati Uniti: quella più conservatrice, ancora profondamente classista e razzista, e quella più giovane, che si preoccupa di usare i giusti pronomi e non offendere nessuno. Entrambe, nonostante la pensino diversamente praticamente su ogni cosa, di fronte a un evento come il matrimonio, sono molto simili: vogliono che tutto sia perfetto. La torta, il vestito, i discorsi degli amici. Ossessionati dall'apparenza e condizionati dal consumismo, più che celebrare l'amore si preoccupano di mettere in scena una recita, sforzandosi di sembrare i più felici, i più uniti, i più autentici. Così facendo assistiamo, anche qui, non a una, ma a ben due farse.

La verità è infatti che tutti loro hanno dei segreti, delle insicurezze, delle questioni irrisolte, ma non hanno il coraggio di confessarle. Né alle loro famiglie, né, soprattutto, a se stessi. I più onesti forse sono proprio Margot e Jim: entrambi profondamente soli, hanno delegato la propria felicità a quella degli altri. E in questo modo sono perennemente insoddisfatti. Ed estremamente competitivi: dopo i sorrisi iniziali cominciano infatti a farsi la guerra, senza esclusione di colpi (a un certo punto viene messo in mezzo anche un alligatore). Peccato però che tutto questo sia abbozzato e rimanga in superficie.

Will Ferrell e Reese Witherspoon: la strana coppia

Cosa resta quindi di Un matrimonio di troppo? Sicuramente i due protagonisti: Reese Witherspoon fa quello che sa fare meglio, ovvero mostrarsi perennemente pimpante e brillante, con sorrisi bianchissimi a 80 denti, e cantare (ha vinto un Oscar per questo, con il ruolo di June Carter in Quando l'amore brucia l'anima - Walk the Line di James Mangold). Will Ferrell invece è un monumento della comicità demenziale a stelle e strisce: basta la sua presenza per aggiungere il giusto mood a qualsiasi film. Insieme si impegnano, collaborano, non si risparmiano con le gag fisiche.

Un Matrimonio Di Troppo Reese Witherspoon
Tutti al matrimonio

Peccato però che la sceneggiatura non li aiuti e debbano ricavare da soli il massimo da battute e situazioni non particolarmente ispirate. Si poteva evitare poi il finale sdolcinato: ok che il sogno dell'amore per sempre fa vendere bomboniere, ma forse un po' più di cinismo avrebbe fatto bene a un film che nasce incendiario, volendo dissacrare la più intoccabile delle istituzioni, la famiglia, e si conclude invece pompiere, prendendo a braccetto il conservatorismo più scontato. Peccato: confetti amari per tutti.

Conclusioni

Un matrimonio di troppo sfrutta una delle ossessioni della commedia americana: il matrimonio. Qui ce ne sono non uno, ma ben due. È l'occasione per mettere a confronto due lati diversi dell'America contemporanea: quella più progressista e quella più conservatrice. Al netto di una sceneggiatura non particolarmente brillante, a prendere in mano la situazione sono i protagonisti: Will Ferrell e Reese Witherspoon si impegnano al massimo. Sono loro la cosa migliore del film.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
5.0/5

Perché ci piace

  • La coppia Will Ferrell e Reese Witherspoon.
  • I duetti canori dei protagonisti.
  • L'impegno assoluto di Ferrell e Witherspoon nelle gag fisiche.

Cosa non va

  • La sceneggiatura non brilla per dialoghi e situazioni.
  • L'umorismo è molto legato a situazioni americane, quindi forse non sempre totalmente comprensibile per noi.