Sarebbe ingiusto giudicare 'Niko una renna per amico' secondo gli stessi criteri tecnici ed estetici dei recenti capolavori Pixar, ma non si può trascurare la riuscita di un'operazione che si dimostra allegra e vivace, simpatica e divertente per il giovane pubblico cui si rivolge.
Tutti noi viviamo di idoli, di eroi da idolatrare e seguire, di miti in cui credere, di modelli da imitare. Non fanno differenza le renne di Niko una renna per amico, che vivono all'ombra scomoda delle Forze Volanti, le mitiche otto renne che hanno l'onore e l'onere di trasportare Babbo Natale in giro per il mondo sulla sua slitta per una delle più importanti missioni dell'anno: consegnare i regali di Natale a milioni di bambini festosi in tutto il mondo. Un esempio scomodo ed allo stesso tempo stimilante soprattutto per il piccolo Niko, cucciolo di renna che di uno dei membri del corpo speciale è presumibilmente figlio e che sogna di riuscire a volare per poter seguire la strada del padre. Presumibilmente perchè il piccolo Niko non ha mai conosciuto suo padre e deve subire l'incredulità degli altri membri del branco al riguardo e le derisioni per i suoi goffi e ripetuti tentativi di spiccare il volo, in un quotidiano allenamento vissuto insieme all'amico e padre adottivo Julius, un simpatico scoiattolo volante che vive con loro.
La quotidianità di Niko viene spezzata quando la giovane renna si imbatte nel branco del malvagio Lupo Nero ed è costretto ad intraprendere un duro e pericoloso viaggio insieme a Julius e la donnola canterina Wilma verso la montagna di Babbo Natale per conoscere il padre ed allo stesso tempo mettere in guardia i membri delle Forze Volanti contro il pericolo rappresentato dai lupi, decisi ad usarli come banchetto natalizio.
Niko una renna per amico arriva nelle sale italiane ad un mese e mezzo dalle festività natalizie, fungendo da antipasto per i film di Natale, in attesa dell'animazione che vedremo a dicembre, dal disneyano La principessa e il ranocchio (in uscita proprio il 25) a Planet 51, Astro Boy e Piovono polpette; lo spirito, l'atmosfera e le tematiche del film diretto da Michael Hegner e Kari Juusonen, però, sono perfettamente in linea con la più amata delle festività, e strizzano decisamente l'occhio al pubblico più giovane, dimostrandosi in tal senso un film d'animazione più tradizionale. Infatti la scelta della produzione, che coinvolge Danimarca, Findalndia, Germania ed Irlanda, è di non affrontare i colossi dell'animazione contemporanea sul loro stesso campo di battaglia, nè dal punto di vista narrativo, che si mantiene volutamente semplice ed accessibile per il pubblico giovane, nè da quello visivo: un character design tondeggiante ed accattivante, personaggi simpatici, animazioni curate e divertenti ed un messaggio morale sulla necessità di credere in sè stessi, ma anche nell'aiuto degli amici e delle persone adulte che ci circondano. In più va segnalata un'attenzione nello sfruttare i mezzi offerti dalla grafica 3D per costruire sequenze vivaci e dinamiche, ma senza arrivare mai a strafare, rivelando le limitazioni dei mezzi a disposizione, nonostante non manchino riflessioni ed effetti di luce, così come la resa dell'acqua che scorre nella sequenza del ruscello ed in quella drammatica della cascata, ed un effetto piuttosto realistico nel simulare la pelliccia delle renne.
Sarebbe ingiusto quindi giudicare Niko una renna per amico secondo gli stessi criteri tecnici ed estetici dei recenti capolavori Pixar, o perfino di quelli più essenziali dei film della serie de L'era glaciale, perchè è evidente che i mezzi a disposizione di questi ultimi sono ben diversi da quelli dello studio Cinemaker Oy che ha realizzato la storia della piccola renna, ma non si può trascurare la riuscita di un'operazione che si dimostra allegra e vivace, simpatica e divertente per il giovane pubblico cui si rivolge. Lo confermano l'accoglienza ricevuta dai piccoli giurati dello scorso Festival di Giffoni, durante il quale il film è stato presentanto nell'ambito della sezione 6+, e la nomination nella categoria dedicata ai film d'animazione agli EFA 2009, che saranno assegnati il prossimo 12 dicembre.
Un piccolo successo che speriamo possa essere punto di partenza e trampolino di lancio per progetti futuri, più ambiziosi ed articolati, ma senza perdere la spontaneità e l'immediatezza del piccolo Niko.