Paul Feig ci ha abituato a molte cose: i bei vestiti, le commedie esagerate e un cast guidato da protagoniste donne. Per il suo ultimo lavoro non si smentisce: Un altro piccolo favore, in streaming su Prime Video, rispecchia tutti questi punti. Sequel di Un piccolo favore (2018), ritrova Anna Kendrick e Blake Lively nei ruoli di Stephanie ed Emily, amiche che però hanno tentato di farsi fuori a vicenda.

Nonostante l'oscurità che incombe sul loro rapporto, Stephanie riceve l'invito al matrimonio di Emily: sta per sposare Dante Versano (Michele Morrone), italiano, a Capri. Il viaggio sull'isola si rivelerà, ovviamente, pieno di pericoli e colpi di scena. Girato davvero in Italia, il film ha come location la vera Capri, Roma e Villa Adriana. Per il regista si è trattato di rendere omaggio a un'altra sua grande passione: quella per il nostro paese.
Ecco perché, elegantissimo come sempre, era così felice di presentare Un altro piccolo favore proprio a Roma: "Io e mia moglie siamo innamorati dell'Italia: veniamo a Capri da 30 anni e non smetteremo di tornare. Amo tutto di qui: la musica, la moda, il cibo: è stato stupendo poter girare nel vostro paese", ci ha detto nella nostra intervista. Oltre a Morrone, nel cast c'è anche un'altra interprete italiana: Elena Sofia Ricci, che ha il ruolo di Portia, la madre dello sposo.
Un altro piccolo favore: anche Paul Feig è ossessionato dal true crime
Un altro piccolo favore è fondamentalmente una commedia, ma scava in una delle ossessioni più grandi degli ultimi anni: il true crime. La passione per crimini, misteri e figure inquietanti dilaga.
Anche Paul Feig non può farne a meno. Ma perché ne siamo così attirati? Secondo il regista: "Non lo so, ma è divertente, perché sono fissato anche io! E, per qualche ragione, anche tutte le mie amiche donne amano ascoltare podcast sugli omicidi. Penso che siamo affascinati dal comportamento umano. Perché la maggior parte di noi vive vite piuttosto normali, seguendo le regole, quindi incuriosisce molto ascoltare le storie di persone che hanno commesso davvero cose che noi non faremmo mai. Un po' per lo stesso motivo per cui amiamo i film: spesso mostrano cose che non potremo mai fare, o che ci spaventano".
Anna Kendrick e Blake Lively: nemiche amiche
Kendrick e Lively si ritrovano sul set, dunque. Ma come si fa a fidarsi di un'amica che ha tentato di farci fuori? Perché Stephanie sente il bisogno di andare a un matrimonio che sicuramente è una trappola? Feig: "Ciò che mi piace della dinamica tra loro è che sono nemiche amiche: nel primo film sono migliori amiche, ma poi una viene tradita alle spalle e quindi si vendica".

"Mi piace esplorare relazioni che non siano una cosa sola, che non siano perfette, ma invece mettano in discussione la fiducia. La cosa divertente è che questo film comincia con una sfiducia totale di Stephanie nei confronti di Emily: come è possibile che la inviti al suo matrimonio? Ha sicuramente un secondo fine. Ma nel film si capisce che non è esattamente vero. È stato interessante riparare questa amicizia, anche se le protagoniste non si fidano l'una dell'altra. Ed è per forza così: quando qualcuno cerca di ucciderti è difficile fidarti completamente di lui".
La scena del matrimonio: tra Hitchcock e Morricone
La scena del matrimonio è fondamentale: Feig ha potuto girare a Capri soltanto per dieci giorni, perché poi c'è stato il G7 e in quel breve arco di tempo ha dato tutto. Si tratta di una scena opulenta, sopra le righe, esagerata. Con la musica di Ennio Morricone a fare da colonna portante.

Ecco come ci ha lavorato: "Amo i personaggi estremi: e i film sul crimine sono pieni di dramma. Amo anche i film di Hitchcock: sono dei thriller, fanno paura, ma sono anche divertenti, perché i personaggi sono estremi. È quello che mi piace più fare: mettere personaggi estremi in situazioni estreme. Per il matrimonio mi sono ispirato a quello vero di Giovanna Battaglia, fashion editor di Vogue a Parigi, che ha sposato questo svedese davvero ricco, Oscar Engelbert, proprio a Capri. E per la musica, facendo ricerche, ho scoperto che C'era una volta il west per il matrimonio perché ho fatto delle ricerche e ho scoperto che viene usata davvero in molti matrimoni italiani. Quindi mi è sembrato autentico usarla".
"È stata un'idea di Blake di mettere il rosso sul velo: l'ho trovato un colpo di genio, alza il livello di tutta la scena. In quel momento capiamo che niente è come sembra, c'è di più sotto l'apparenza. Quindi volevo mantenere alta la tensione. Abbiamo usato dei droni: volevo mostrare Capri in tutta la sua bellezza. Abbiamo potuto girare lì soltanto una settimana e mezza perché poi è iniziato il G7, quindi ho girato il più possibile dell'isola. Poi siamo tornati a Roma e lì abbiamo fatto le riprese in interni".
Bellezza e comicità: una combo esplosiva
All'inizio del film un papà dice alla figlia che deve scegliere: non può essere sia bella che divertente nella vita. Le protagoniste invece smentiscono questa affermazione. Visto che Paul Feig è diventato l'alfiere delle attrici comiche e molto glamour, come risponde a questa convinzione che, anche nel 2025, fatica a cambiare?

Il regista: "Sono completamente in disaccordo con questa idea. Lavoro con alcune delle donne più belle del pianeta e sono anche molto divertenti. Blake e Anna lo sono entrambe. Questa idea che le donne belle non possano essere simpatiche è davvero antiquata. Penso che i miei film abbiano dimostrato più volte che non è vero. E se dopo averli visti le persone la pensano ancora così, beh, allora mi arrendo!".
The Housemaid: ci sarà anche Michele Morrone

Paul Feig non riesce a stare fermo e sta già lavorando al prossimo film: si tratta di The Housemaid, adattamento del romanzo di Freida McFadden, per cui c'è grande attesa. Nel cast Sydney Sweeney, Amanda Seyfried, Brandon Sklenar e Michele Morrone. Feig e l'attore italiano si ritrovano. Il regista ha pensato subito a lui: "In The Housemaid c'è il personaggio di Enzo e quando ho letto il libro ho pensato immediatamente a lui. È quasi come se Freida McFadden l'avesse scritto con lui in mente. Adoro Michele: è gentile, preparato, concentrato sul set. Mi piace molto lavorare con lui".