Uglies, recensione: uno sci-fi youg adult decisamente fuori tempo massimo

Un film di fantascienza distopico dalla marcata canonicità e dalla poco modernità narrativa. Protagonista Joey King. Il film è tratto dalla saga di romanzi di Scott Westerfeld. Su Netflix.

I protagonisti di Uglies

È incredibile quanto Uglies, tratto dal primo dei romanzi firmati da Scott Westerfeld, sia una sorta di copia-e-incolla generale rispetto ai temi sci-fi che si susseguono in produzioni incentrate su un universo distopico dalle sfumature young adult. Ed è anche assurdo pensare che la tetralogia originale sia stata pubblicata due anni prima Hunger Games (anticipando alcuni concetti).

Uglies Scena Film Netflix Con Joey King
Joey King è Tally

Strano ma vero, non ha avuto lo stesso clamore rispetto alla saga di Katniss, nonostante l'idea di un adattamento cinematografico sia in piedi fin dall'uscita dei libri (parliamo del biennio 2006 - 2007). Ora, dopo una gestazione lunga (addirittura la 20th Century Fox, nel 2006, aveva avanzato l'idea di uno sviluppo, poi abbandonata) eccolo arrivare su Netflix. Un'operazione, lo diciamo subito, decisamente fuori tempo massimo.

Uglies: un mondo senza... "brutti"

Uglies Scena Film Netflix
Joey King versione... pretties

Ma di quale futuro si parla, in Uglies? Un futuro ormai arido di materie prime e consumato dai conflitti (sai che novità) in cui è bandita... la bruttezza. Anzi, è bandita la normalità. Le persone comuni, infatti, sono definite uglies (tradotto: brutti). La bruttezza e le imperfezioni, secondo i nuovi crismi, creano odio e violenza, e allora la popolazione, al compimento dei sedici anni, è obbligata a sottoporsi ad un'operazione di chirurgia estetica (non senza rischi), trasformando tutti da uglies a pretties. La protagonista, Tally (Joey King), vive con fervente attesa il suddetto passaggio, ma quando incontra la ribelle Shay (Brianne Tju), braccata dalle dispotiche autorità, che non vuole conformarsi alle regole, le sue prerogative cambiano. Insieme, puntano allo Smoke: un luogo libero in cui rifugiarsi dai piani della spietata dottoressa Cable (Laverne Cox), intenta a scovare il gruppo di ribelli.

Uno sci-fi di cui potevamo fare a meno

Uglies Scena Film Netflix Con Joey King Keith Powers
Joey King e Keith Powers

I temi, a legger bene, ci sarebbero pure per ri-valorizzare la saga: la società votata all'apparenza, la spasmodica ricerca dell'approvazione, la continua riflessione di una perfezione pericolosa e utopica da perseguire e inseguire. Spunti e punti che renderebbero Uglies uno sci-fi dai forti tratti contemporanei. Tuttavia, nel film di McG (che passa da un genere all'altro, ma lo ricordiamo soprattutto per il franchise di Charlie's Angels di inizio Millennio, e per l'ottimo La Babysitter, che trovate sempre su Netflix), sembra mancare la giusta credibilità, malgrado la presenza della talentuosa Joey King e malgrado l'imponente impegno produttivo, che spinge spesso e volentieri sulla CGI e sugli effetti visivi. Certo, non basta. Non basta perché Uglies, alla lunga, finisce addirittura per perdere il giusto ritmo, e pianificando - già - l'idea di una possibile saga.

Uglies Scena Film Netflix Protagonisti
I protagonisti di Uglies

Del resto, l'approdo in digitale del film (al cinema sarebbe stato probabilmente un sonoro flop), punta alla fidelizzazione degli utenti, persuadendoli con nuove storie da seguire. Teoricamente, e data anche la peculiarità dello sci-fi, costantemente genere privilegiato in streaming (molto meno sul grande schermo, almeno in Italia), l'idea poteva effettivamente risultare vincente. Peccato la canonicità disarmante, unita ad un'indecisa regia che sembra fin troppo debitrice verso franchise similari. Insomma, Uglies non è nulla che possa restare impresso, o che sia degno di sostanza. In un'epoca in cui la fantascienza ha definitivamente abbandonato alcune atmosfere, esacerbando ogni futuro distopico post-apocalittico. Che vuol dire? Che Uglies avrebbe potuto avere una sua logica vent'anni fa. Ora, appare solo come un tentativo molto poco riuscito di rivalutare un genere, spostandolo verso la distratta fruizione streaming.

Conclusioni

Di un adattamento di Uglies si parlava fin dal 2006. Poi non se n'è più fatto nulla. Ora Netflix rispolvera la saga adattandola in uno sci-fi anacronistico per toni, regia, storia, effetti. Un'operazione canonica, a tratti disarmante. Il tono non regge, e nonostante la presenza di Joey King, il resto del cast fatica ad essere convincente. Un mezzo peccato, visto che i romanzi di Westerfeld sono stati addirittura anticipatori di Hunger Games.

Movieplayer.it
1.5/5
Voto medio
3.7/5

Perché ci piace

  • Joey King ce la mette tutta.

Cosa non va

  • La sceneggiatura, decisamente poco incisiva.
  • Uno sci-fi canonico e senza spunti.
  • La CGI poco convincente.
  • Una storia fuori tempo massimo.