"Non sono cattiva, è che mi disegnano così"
Ne sono passati di anni da questa illuminante dichiarazione di Jessica Rabbit, eppure il concetto resta valido ed è applicabile a tanti personaggi che hanno animato e animano lo schermo, come vedremo anche in questa recensione di Troppo cattivi. Il nuovo film DreamWorks Animation, infatti, racconta di una bizzarra banda di animali dediti al crimine, cattivi per reazione, perché appartenenti a razze considerate potenzialmente pericolose e demonizzate dalla cultura popolare. Un film con un interessante cast vocale (nella sua versione originale e anche in quella italiana), tratto dalla serie di libri per ragazzi di Aaron Blabey e diretto da Pierre Perifel, animatore di Kung Fu Panda qui al suo debutto in un lungometraggio animato.
Al servizio di Mister Wolf
I Troppo cattivi del titolo, i Bad Guys in originale, sono un gruppo di malfattori al servizio dell'abile borseggiatore Mister Wolf, che è ovviamente un lupo. Accanto a lui troviamo uno scassinatore come Mister Snake, il maestro del travestimento Mister Shark, il forte del gruppo Mister Piranha e l'esperta di informatica e hacker Miss Tarantola, anche nota come web. Un gruppo su cui le forze dell'ordine riescono finalmente a mettere le zampe dopo anni di innumerevoli rapine andate a buon fine, costringendo Mister Wolf a proporre un patto per evitare il carcere: diventare buoni. Per questo vengono affidati alle cure di un mentore d'eccezione, il celebre professor Marmellata, un porcellino d'india adorabile quanto arrogante, che insegnerà loro la via della bontà.
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Cattivi, ma adorabili
I Troppo cattivi protagonisti del film si muovono in un mondo antropomorfo che strizza l'occhio a quello della Zootropolis di casa Disney, ma sono ben lungi dall'essere i minacciosi criminali che vorrebbero lasciar intendere, sia dal punto di vista del design che li caratterizza e del look generale del film e dei personaggi, sia dal punto di vista della caratterizzazione: il cammino a cui sono sottoposti sotto la guida del professor Marmellata fa infatti nascere in Mister Wolf una consapevolezza, ovvero che forse l'esser buoni può portarli a quella soddisfazione e quel senso di compiutezza che nella vita continua a mancare. L'accettazione, che in quanto animali sottoposti alla diffidenza del prossimo era sempre mancata loro.
A incarnare questo processo di consapevolezza non c'è solo il brillante lavoro degli animatori DreamWorks, ma anche le prove vocali di un cast in parte: se in originale troviamo nomi del calibro di Sam Rockwell per Mister Wolf, Marc Maron e Awkafina, non è da meno il lavoro portato avanti per il doppiaggio italiano, da Andrea Perroni a Edoardo Ferrario, da Francesco De Carlo a Valerio Lundini e Saverio Raimondo nell'impagabile ruolo del professor Marmellata.
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Personalità e stile
Al di là del lavoro sul character design, colpisce la caratterizzazione generale del film, uno stile visivo definito con personalità e intelligenza, che permette a Troppo cattivi di essere da una parte di essere riconoscibile e intrigante, dall'altra di mascherare possibili incertezze sul piano tecnico, ben celate dall'impronta stilistica scelta. E il risultato è ben più che gradevole, divertente (al netto di un paio di cadute di stile evitabili), coinvolgente e ricco di citazioni e riferimenti alla cultura popolare in generale e al mondo dell'animazione nello specifico (pensiamo per esempio a Mister Wolf che nuota nell'aria al pari di Lupin e tanti altri piccoli omaggi).
Un po' commedia, un po' heist movie, Troppo Cattivi - The Bad Guys ha il difetto di uno sviluppo narrativo poco sorprendente, che lascia intuire molto del suo intreccio sin dall'inizio, ma è un peccato che perdoniamo facilmente per la sensazione di calore e l'allegria che lascia al termine di una visione brillante e ricca di divertimento.
Conclusioni
Arriviamo al termine della nostra recensione di Troppo Cattivi per riepilogare pro e contro del nuovo film d'animazione DreamWorks: da una parte ci sono personaggi pittoreschi e brillanti, ben caratterizzati e animati, nonché uno stile visivo che si fa notare, dall'altra una prevedibilità dell'intreccio che però non rovina visione e divertimento, e non impedisce al film di lasciare lo spettatore con una piacevole sensazione di allegria.
Perché ci piace
- Il cast di personaggi, ben caratterizzati sul dal punto di vista visivo che vocale.
- Lo stile grafico scelto, che caratterizza il film e permette di mascherare le possibili mancanze tecniche.
- Situazioni brillante, riferimenti e citazioni di cultura popolare...
Cosa non va
- ... ma anche scarsa originalità nell'intreccio, che però non impedisce di godere della storia di Troppo cattivi.