Trolls 3 - Tutti insieme è in sala dal 9 novembre: dopo l'anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2023, il terzo capitolo della saga animata è pronto a ritrovare il suo calorosissimo pubblico. Sì perché le avventure dei troll canterini Poppy e Branch in USA sono amatissime, ma anche in Italia sono riuscite a fare breccia nel cuore dei più piccoli.
Questa volta però anche i genitori potranno divertirsi con diverse citazioni e ammiccamenti alla musica pop anni '90: la trama di Trolls 3 - Tutti insieme fa infatti anche da prequel: scopriamo il passato di Branch come pop star, quando, piccolissimo, si esibiva con i fratelli nella boy band BroZone. All'epoca il suo nome d'arte era Baby Branch.
I riferimenti ai cantanti di quegli anni sono tantissimi: dai Take That ai Backstreet Boys, fino ovviamente agli 'Nsync, visto che nella versione originale la voce del protagonista è di Justin Timberlake, all'epoca leader del gruppo. Le voci italiane di Trolls 3 - Tutti insieme sono invece quelle di Stash, frontman del gruppo The Kolors, che questa estate ha avuto un successo enorme con la hit Italodisco, e di Lodovica Comello, che raccoglie il testimone di Anna Kendrick. Li abbiamo incontrati a Roma.
Trolls 3 - Tutti insieme: intervista a Stash e Lodovica Comello
In Trolls 3 - Tutti insieme i BroZone devono rimettersi insieme perché due nuove pop star vogliono rubare il talento per il canto dei troll: Branch deve proteggere i suoi fratelli, che però non vede da anni. Uno dei temi del film è cosa sia il successo: si può avere successo senza avere talento? E soprattutto: basta crederci per riuscire a sfondare?
Secondo Stash: "Credere tanto nel successo, inteso come riuscire a portare in goal quello che è il proprio talento, secondo me sì. Se uno sa di avere un talento, una propria visione, diversa da quella degli altri, secondo me fa benissimo a crederci. Potremmo essere anche noi l'esempio di questa cosa qui nella vita: credere nel proprio messaggio, nella propria unicità, secondo me ha senso. Certo, crederci e basta, senza delle possibili unicità, che sia nel campo dell'edilizia o nel canto, penso invece che sia abbastanza inutile".
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D'accordo Lodovica Comello: "È giusto crederci nel momento in cui si ha qualcosa da dire. Crederci semplicemente per la smania del successo, o perché si vuole diventare quella cosa lì, è fine a se stesso".
Visto che si parla tanto di "italiani all'estro" sia nel cinema, con la questione sollevata da Pierfrancesco Favino prima a Berlino 2023 e poi a Venezia 2023, che nella musica, grazie al successo internazionale dei Måneskin, come ci vedono all'estero dal punto di vista artistico? Per Comello: "Mi sembra che l'Italia venga vista in tutto il mondo sempre con tanto affetto: in questi tempi sempre più crossmediali è vero che si è abbattuto qualche cosa. La differenza tra le varie produzioni è sempre più vicina. Vediamo tanti nostri attori mettersi alla prova all'estero e attori internazionali venire in Italia. Si stanno esplorando i confini e questa cosa è molto bella: crea più opportunità per tutti".