Tra moglie e marito non mettere... il mitra
John e Jane Smith: una coppia come tante, comune fin nel nome. Due professionisti di successo, con una bella casa, amici, soldi, macchine potenti, una brillante vita sociale. Si sono conosciuti cinque o sei anni prima in un paese del sud america, in circostanze avventurose. Ora, cinque o sei anni dopo, il loro matrimonio è in crisi. Una crisi di comunicazione. Certo è normale per tutte le coppie che ciascuno dei due mantenga qualche piccolo segreto, uno spazio che rimanga solo ed esclusivamente suo. Ma non è normale che i due facciano contemporaneamente una doppia vita, essendo la loro vera professione quella dell'assassinio: John e Jane si smascherano a vicenda dopo essersi incontrati in occasione di un incarico, i rispettivi datori di lavoro non vedono di buon occhio la cosa e cercano di rimediare nel loro stile. I due protagonisti dovranno affrontare tutta la loro reciproca diffidenza prima, e la determinazione inflessibile dei loro capi poi, prima di recuperare la loro improbabile dimensione domestica familiare.
E' un luogo comune vecchio e abusato quello dell'alchimia che legherebbe due attori sul set e che finirebbe per trasmettersi allo spettatore. Eppure in questo caso è la via più semplice e ragionevole per tentare di spiegare perché questo film, non particolarmente ben scritto, non particolarmente ben girato, alla fine regga e diverta. Tra dialoghi poco più che onesti, citazioni più o meno dirette (L'onore dei Prizzi, Il signore e la signora Smith di Alfred Hitchcock, memorabile lo scontro quasi-finale in stile La guerra dei Roses), inseguimenti ed esplosioni più o meno spettacolari, il film si avvia verso un finale senza troppi grilli per la testa, ma sempre con ritmo, brio e una sorta di "buona educazione" che sembrava essere stata allontanata dalla commedia d'azione per essere confinata esclusivamente in quella sentimentale.
Impossibile poi non domandarsi in che modo il piano reale e quello della finzione si siano sovrapposti/influenzati, viste le recenti vicende sentimentali di Brad Pitt e Angelina Jolie. Fatto sta che i due sembrano divertirsi veramente un mondo, e si palleggiano sorrisi e smorfiette con un'eleganza e una freschezza degnissime.
Mr. and Mrs. Smith è il tentativo ben riuscito di costruire un film romantico sullo sfondo, quasi un pretesto, di un film d'azione. Doug Liman ha imparato bene il secondo mestiere (The Bourne Identity) e, per quanto riguarda il primo, mostra qualcosa di più che buone intenzioni. Molto divertente la scelta di punteggiare l'evoluzione della storia con le sedute dei due presso un consulente matrimoniale. Magistrale l'inseguimento in auto, fluido e avvincente.
I botti non mancano di sicuro, tra i pranzetti della sera e le discussioni sulle nuove tende del soggiorno si fa strada anche una certa truculenta violenza; ma non appena ci si abitua all'ipervitaminico action movie, Liman trova subito il modo di riportarci alla commedia con qualche gag, sempre ben inserita, sempre molto "scenica" e non "parlata".
Cinico e romantico allo stesso tempo, Mr. and Mrs. Smith è più di una love story per spie; è la storia di due persone che combattono per essere una coppia, per raccontarsi ogni giorno una bugia di meno e scoprire i veri motivi per cui rimanere insieme; una cosa che ha, alla fine, molto a che fare col matrimonio.