A volte nel nostro mestiere viviamo di sensazioni, di titoli che ci colpiscono per alcuni dettagli e suscitano la curiosità di approfondire, di vederli e scoprire se quelle intuizioni siano corrette o se si riveleranno sbagliate. Curiosando i listini alle Giornate di Cinema di Sorrento, ci aveva incuriositi Toys - Giocattoli alla riscossa, non tanto per il richiamo "dagli autori di Toy Story", ovvero Joel Cohen e Alec Sokolow che hanno scritto entrambi i titoli, ma per il modo in cui la storia sembrava enfatizzare amicizia e sogni, per alcune immagini che ci suggerivano un buon lavoro sulle tecniche d'animazione. Prime impressioni, ripetiamo, che spesso purtroppo lasciano il tempo che trovano e vengono tradite dai fatti, ma ora che abbiamo potuto vedere il film siamo felici di poter confermare che questa volta erano veritiere.
Burattini senza fili
Protagonisti di Toys - Giocattoli alla riscossa sono Don, un burattino di New York, e DJ Doggy Dog, un cagnolino di peluche appassionato di rap e abile nella rima. A dar via alla storia è però il primo, Don, facente parte di una compagnia teatrale ma stanco di interpretare sempre il ruolo che gli è stato assegnato di buffone. Sogna di fare, almeno per una volta, l'eroe della storia, quello che salva e risolve le situazione. Pur tra le prese in giro dei compagni, sceglie di essere Don Chisciotte, di superare i confini del teatro per affrontare il territorio di Central Park, dove incontra DJ Doggy Dog che finisce per diventare il suo fedele scudiero. Due anime differenti si uniscono e diventano inseparabili (come anche il titolo originale suggerisce), con l'intrepido Don da una parte e il tenero e timoroso cagnolino di peluche dall'altra, pronte a trovare nel loro legame la forza per affrontare le difficoltà di una missione di salvataggio quando l'intera compagnia teatrale viene rapita.
Tra sogni e realtà, con stili diversi
"Con la tua immaginazione puoi spostare persino le montagne". Una delle citazioni del film, una frase che ci è rimasta impressa perché sintetizza bene una delle anime della storia, lo spirito che la contraddistingue e funge da motore narrativo: la forza dei sogni, l'energia e le infinite possibilità che nascono da quello che la nostra mente riesce a immaginare e in qualche modo creare. Un messaggio che è importante trasmettere al pubblico più giovane che rappresenta il target principale, ma non unico, di Toys - Giocattoli alla riscossa.
Un presupposto narrativo così preponderante da riflettersi anche nelle scelte di messa in scena, che affidano le parti oniriche, i sogni a occhi aperti che ci raccontano le gesta immaginarie di Don, a uno stile visivo differente: se la realtà viene raccontata con una CGI che strizza l'occhio ai colori e i toni del nostro mondo, riproducendo la quotidianità dei personaggi, le imprese del burattino protagonista hanno un approccio più cartoonistico, abbondano di colori vivaci e vivi. Un contrasto che funziona, che colpisce, che sottolinea la brillantezza dei sogni nei confronti della realtà in cui i personaggi si sentono intrappolati.
Un'avventura per pubblico giovane, che parla a tutti
Se, come detto, l'enfasi sull'immaginazione e la sua spinta è al centro dello sviluppo del film, l'altro aspetto che contribuisce a crearne il cuore pulsante è la forte amicizia che si sviluppa tra i due protagonisti: il legame tra Don e DJ Doggy Dog è solido, forte, pur nelle loro differenze. Nella loro amicizia vediamo un invito a trovarsi e capirsi, a superare lo scoglio dell'apparenza per sbirciare nel cuore del prossimo e individuare quello di speciale che ha da offrire. Un messaggio prezioso per i più giovani, ma in cui potranno riconoscersi anche gli spettatori più maturi, che possono essere coinvolti anche dai riferimenti e le citazioni (come per esempio la cover di Where is My Mind dei Pixies che accompagna il racconto), da una storia semplice ma mai banale che scivola via scaldando i cuori e sottolineando l'importanza di inseguire i propri sogni per potersi realizzare nella vita.
Conclusioni
Una bella storia ben raccontata, una piacevole sorpresa che può parlare sia ai più giovani che a un pubblico più adulto: Toys - Giocattoli alla riscossa mette al centro del racconto una emozionante storia di amicizia, ma insegna anche a credere nei propri sogni, inseguirli e usarli per realizzarsi. Il contrato tra realtà e sogni è ben reso anche dal punto di vista della messa in scena, con la CGI del film che si alterna a uno stile più colorato e cartoonistico, che asseconda le tendenze che si stanno imponendo nel media animato.
Perché ci piace
- La storia d'amicizia tra i due protagonisti.
- Il messaggio, importante, sull'importanza dei sogni e la forza dell'immaginazione.
- Lo stile visivo, che alterna approcci e toni per rappresentare la differenza tra realtà e sogni.
- I tanti riferimenti che coinvolgono anche un pubblico più maturo.
Cosa non va
- Chi preferisce un'animazione esclusivamente matura potrebbe non essere coinvolto dal racconto.