Voce calma e vellutata, sguardo intelligente e sorriso sincero, che ricorda quello di un bambino: Tom Hiddleston sembra molto lontano dagli intrighi machiavellici di Loki, il personaggio del Marvel Cinematic Universe che lo ha reso celebre in tutto il mondo. Dopo aver interpretato diversi film in costume, questa volta l'attore inglese è un eroe tutto azione e fisicità in Kong: Skull Island, nuova pellicola dedicata a King Kong, il primate più famoso della storia del cinema.
Diretto da Jordan Vogt-Roberts, il film, nelle sale italiane dal 9 marzo, è un onesto e divertente monster movie, in cui creature gigantesche si massacrano di botte coinvolgendo un manipolo di umani arrivati sull'isola sbagliata a fare i prepotenti. Abbiamo incontrato l'attore a Londra, all'anteprima europea del film, dove ci ha parlato del suo personaggio e rivelato che, secondo lui, King Kong potrebbe essere un ottimo Avenger, anche se scatenerebbe certamente la gelosia di Hulk.
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Tom Hiddleston tra barba e katana in Kong: Skull Island
Dentro e fuori lo schermo siamo abituati a vederlo elegante e calmo, ma questa volta Tom Hiddleston ha deciso di abbandonare giacche sartoriali e incarnato pallido per indossare invece magliette aderenti e farsi addirittura crescere la barba: quanto è stato difficile, per un uomo dall'aspetto raffinato come lui, trasformarsi in un action hero? "Per avere la barba devi solo lasciarla crescere!" ci ha detto scherzando, continuando: "Amo interpretare questo personaggio, è un uomo molto interessante, un soldato con un passato illustre che ha vissuto la guerra, che ha lasciato un segno nel suo spirito. Grazie al suo nuovo lavoro riscopre il suo senso di umiltà, mi sono rivisto in questo aspetto: credo sia importante restare curiosi, non bisogna chiudersi e all'inizio del film lui è così, mentre alla fine è come se si risvegliasse".
Il nome del suo personaggio in Skull Island è James Conrand, ma, invece che esplorare il "cuore di tenebra", si addentra in quello della katana in una scena molto divertente: com'è stato realizzarla? "È stato fantastico fare quella scena. È una brillante idea di Jordan: la chiamiamo samurai con la maschera a gas. Per me è molto soddisfacente girare scene di combattimento come questa, perché è come eseguire una coreografia: l'attore deve muoversi in coordinazione con i cameramen, basta un passo falso perché qualcuno si faccia male. Quando vedi il prodotto finito è molto soddisfacente".
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Lo sguardo di King Kong
Il personaggio di Tom Hiddleston e quello di Brie Larson, protagonista femminile del film, scambiano diversi sguardi intensi con King Kong: quando il gigantesco primate vede la ragazza per la prima volta è incuriosito, e forse, in un certo senso, anche spaventato da questa piccola creatura. Lo sguardo di una donna è così potente? "Credo che la cosa più potente sia la connessione" ci ha detto l'attore, spiegando meglio: "Dobbiamo impegnarci al massimo per interagire gli uni con gli altri. I bambini lo fanno naturalmente: dal modo in cui ti guardano si capisce che vogliono entrare in connessione. Lo si vede anche negli animali. Se riuscissimo in qualche modo a vivere insieme in armonia e a essere uniti sarebbe una bella cosa".