Iniziare con un tuffo nel passato per poi rivolgere uno sguardo al futuro attraverso racconti, testimonianze e opere d'arte provenienti da tutto il mondo. E' questo il percorso che contraddistingue la quarta edizione del Think Forward Film Festival che si svolgerà a Venezia dal 12 al 13 dicembre, dopo l'evento speciale che riporterà sul grande schermo il documentario Sesto continente, realizzato da Folco Quilici ben sessanta anni fa e il primo a colori che raccontava in modo affascinante l'ecosistema marino, rendendo in questo modo omaggio al regista e rivolgendo al tempo stesso un appello affinché si proceda al restauro della pellicola originale dell'opera. L'evento veneziano si svolgerà in concomitanza con la conclusione, a Lima, della ventesima Conferenza delle Parti, negli spazi della Fondazione Querini Stampalia che accoglieranno i 12 cortometraggi, scelti tra circa 70 iscritti al concorso, provenienti da tutto il mondo e dedicati al tema dei cambiamenti climatici e ai problemi legati alla gestione delle risorse energetiche.
Un interessante connubio tra creatività e rigore scientifico
Lo stretto legame tra scienza e la Settima Arte è proprio alla base del Festival che potrà contare anche su una giuria composta da Carlo Brabante, docente di Chimica dell'Università Ca' Foscari di Venezia; dal documentarista, sommelier e cineasta Jonathan Nossiter (autore di Mondovino e Resistenza naturale, di cui verranno presentati in anteprima assoluta gli extra contenuti nell'edizione in DVD durante la serata di chiusura); dall'attrice Isabella Ragonese; e dalla giornalista scientifica Cristiana Pulcinelli. Non saranno però solo gli esperti a esprimere la propria opinione: verrà infatti dato spazio anche al pubblico che avrà modo di votare il migliore cortometraggio in concorso.
Tante le proiezioni e gli incontri, tutti ad ingresso gratuito fino a esaurimento posti, in programma. Dopo l'anteprima di giovedì 11 al Multisala Rossini con Sesto Continente, nei giorni successivi spazio poi alla serie statunitense Years of Living Dangerously, che verrà trasmessa au FOCUS a partire dal 7 dicembre ogni domenica alle 23, a Il mio amico Nanuk di Brando Quilici, ad alcuni brevi film che fanno parte del progetto Green World Rising che - con la voce narrante di Leonardo DiCaprio, star da sempre in prima linea per la difesa dell'ecosistema - propongono soluzioni per fronteggiare i cambiamenti climatici, e al medio metraggio Living on the Edge.
I dibattiti aperti al pubblico e dedicati alle scuole
Venerdì 12 si svolgerà, alle ore 18.15, una tavola rotonda dedicata al tema Scienza e cinema, alla presenza dei giurati e del meteorologo e climatologo italiano Luca Mercalli, mentre sabato 13 il dibattito affronterà l'argomento "Alimentazione e cambimenti climatici", analizzando la correlazione tra stili di vita, consuetudini alimentari e surriscaldamento del pianeta, aspetto che riconduce a pensare al prossimo futuro. Il tema dell'atteso Expo di Milano sarà infatti "Nutrire il Pianeta, energia per la vita", e le scelte di consumo che compiamo quotidianamente, che si riflettono anche nell'originale grafica ideata per promuovere il Think Forward Festival, saranno uno degli aspetti su cui riflettere con cura. Non si può però pensare al futuro senza rivolgersi alle nuove generazioni e il Think Forward ha quindi deciso di dedicare le mattinate proprio al coinvolgimento dei più giovani: venerdì saranno i bambini delle classi elementare a confrontarsi partendo dallo spunto "Cosa c'è nel mio piatto? Una storia di cibo, acqua ed energia", mentre sabato gli studenti delle scuole superiori incontreranno Mercalli, il Presidente della Società Meteorologica Italiana, in occasione dell'incontro "Cambiamenti climatici, crisi ambientale, scelte energetiche. Prepararsi al futuro con la conoscenza e l'impegno civile". Tutte le attività si inseriscono in modo naturale e nell'ambito delle iniziative promesse dall'International Center for Climate Governance in collaborazione con Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Giorgio Cini, potendo inoltre contare sul sostegno di Eni e del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.
I corti in concorso
La sezione dedicata al concorso permette poi di avvicinarsi a molte realtà diverse e scoprire nuovi talenti cinematografici emergenti grazie ai cortometraggi provenienti da ogni parte del mondo. Si tratta di opere prodotte nel 2014 e di una durata inferiore ai venti minuti, tuttavia ugualmente in grado di raccontare con originalità questioni importanti: dalla celebrazione dell'importanza delle coste del Mediteranneo come risorsa naturale ed economica di A Good Climate For Change diretto da Petra Zlonoga (Croazia), alle storie animate della lepre Fosca che ascolta Madre Terra e difende con i suoi amici la vita nel deserto in Fosca Liebre di Victoria Karmin (Messico), passando per i rischi del surriscaldamento globale raccontati in Chasquis diretto da Pepe Rubio Larrauri (Perù) o per la critica all'apatia umana al centro di Late Report, diretto da Desiré Martell (Finlandia). Tra i titoli che verranno proiettati c'è spazio anche per racconti sulla raccolta differenziata (Matress), sulla collaborazione tra vicini in un quartiere di Montreal per trovare un equilibrio tra culture e stili di vita diversi (Villeray), o per la particolare amicizia tra un bambino e una nuvola (Juan y la nube). Tanti gli spunti e gli stili, ma un'assenza importante: quella dell'Italia che purtroppo sembra ancora poco attenta ad argomenti così importanti come quelli legati all'ambiente.