The Walking Dead 8: che confusione, sarà perché ti sparo!

Continua a deludere l'ottava stagione di The Walking Dead: come nel primo episodio, anche in questo secondo la maggior parte delle azioni che compiono i protagonisti non sembra avere senso.

The Walking Dead: Melissa McBride e Khary Payton in una scena dell'episodio The Damned
The Walking Dead: Melissa McBride e Khary Payton in una scena dell'episodio The Damned

Ricordate i bei tempi in cui guardavamo alcuni episodi di The Walking Dead e ci lamentavamo del fatto che non succedesse nulla? Sì, era soltanto sei mesi fa, ma sembra molto molto di più. Perché sono bastati questi due primi episodi dell'ottava stagione per trasformare la serie in qualcosa di molto diverso, in cui l'azione ha preso il sopravvento sull'approfondimento psicologico. Che sia stata sempre una serie con molti difetti non ci sono dubbi, ma almeno era sempre stata sufficientemente coerente; ora invece nemmeno sembra essere più così perché, proprio come nell'episodio precedente, anche in questo Eppure sorrido (The Damned) la maggior parte delle azioni che compiono i protagonisti non sembra avere senso.

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The Walking Dead: un momento dell'episodio The Damned
The Walking Dead: un momento dell'episodio The Damned

Alla ricerca del senso perduto

Alzi la mano chi ha realmente capito tutto quello che succede in questo episodio; e diciamo sul serio eh, perché a scrivere una recensione del genere francamente ci troviamo in difficoltà. Per esempio, qual è il piano di Rick e Daryl e dove si trovano esattamente? A quanto pare Dwight ha dato loro l'ubicazione di alcune mitragliatrici pesanti M2 e Rick sembra interessato a recuperarle per poi andare al Santuario ed utilizzarle contro l'orda di zombie che impedisce l'entrata e l'uscita dalla base nemica. Esatto, proprio l'orda di zombie che lui e Daryl hanno portato lì. E per cosa vogliono usare le eventuali mitragliatrici? Per entrare nel Santuario e fare fuori Negan, cosa che non hanno fatto la settimana scorsa quando ce l'avevano di fronte e indifeso? Oppure per salvare la gente che si trova lì dentro prigioniera? La stessa gente che lui ha imprigionato mandando un'orda di zombie...

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The Walking Dead: Kahry Payton in una scena dell'episodio The Damned
The Walking Dead: Kahry Payton in una scena dell'episodio The Damned

E che dire poi dell'altro gruppo, quello capitanato da Jesus, Tara e Morgan, che è diviso tra la volontà di non fare prigionieri e quella di avere invece pietà dei nemici che si sono arresi. A quanto pare è stato lo stesso Rick a chiedere di uccidere tutti, ma nello scorso episodio non era stato proprio Rick a dire che soltanto Negan sarebbe dovuto morire? E che avrebbero ucciso gli altri solo se si fossero messi in mezzo tra lui e il piano di uccidere il leader dei Salvatori? E allora perché Tara e Morgan sono così convinti che Rick ordinerebbe di sterminarli tutti, anche coloro che ormai sono disarmati e innocui?

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La semplicità, questa sconosciuta

The Walking Dead: Lennie James in una scena dell'episodio The Damned
The Walking Dead: Lennie James in una scena dell'episodio The Damned

Ci sarebbe poi da discutere su molte altre scelte narrative di questo episodio, sul ritorno a sorpresa (attesissimo, eh?) di un personaggio inutile della prima stagione (tale Morales, anche qui alzi la mano chi se lo ricorda davvero), su Morgan che prima sembra morto e poi diventa un vero e proprio Terminator e uccide con estrema facilità e nonchalance chiunque gli si pari davanti.
Anche qui viene spontaneo chiedersi: ma fino a qualche mese fa, Morgan non era quello che non voleva più uccidere nessuno? Episodi su episodi di dilemmi morali e poi nemmeno più uno scrupolo?

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The Walking Dead: Andrew Lincoln in una scena dell'episodio The Damned
The Walking Dead: Andrew Lincoln in una scena dell'episodio The Damned

Ma a parte gli evidenti problemi di sceneggiatura, possibile che non possa più esistere un episodio di The Walking Dead senza questi montaggi iniziali e finali confusionari e "ricchi di pathos"? Davvero per incuriosire sul futuro di questa serie è necessario ricorrere sempre e comunque a questi primi piani così intensi e tragici? Perché, almeno per noi, questa scelta non sta funzionando affatto. Almeno per il momento questa stagione dedicata alla guerra contro Negan non solo non sta convincendo ma ci sta facendo dimenticare tutto ciò che di buono poteva esserci in precedenza. Perché manca Negan innanzitutto. Manca un minimo di coerenza con i personaggi che abbiamo imparato a conoscere ed amare in questi otto anni. E, in fondo, manca pure la guerra. Perché sparare a caso e senza senso non è quello che ci era stato promesso e non è assolutamente quello che ci aspettiamo da The Walking Dead.

Movieplayer.it

2.5/5