The Walking Dead 10x13, la recensione: Michonne se n’è andata e non torna più

Recensione del tredicesimo episodio della decima stagione di The Walking Dead, con una svolta importante nell'evoluzione dello show.

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The Walking Dead: una foto di Danai Gurira in What We Become

Già la scorsa settimana avevamo espresso un certo ottimismo per l'imminente conclusione dell'annata in corso (e non solo perché l'undicesima stagione è attualmente in standby a causa del Coronavirus), e come potrete leggere in questa recensione di The Walking Dead 10x13 la tendenza positiva continua, anche se in modo inatteso, con un episodio che si prende una meritata pausa dalla storyline principale e affronta un altro elemento narrativo: Michonne. Ebbene sì, dopo quattro episodi di assenza ritroviamo la formidabile guerriera, il cui percorso si era allontanato da quello degli altri protagonisti nel finale midseason. Un percorso di cui attendevamo l'esito con una certa trepidazione, consapevoli del fatto che Danai Gurira aveva annunciato da tempo di voler lasciare lo show dopo la stagione in corso. Ed eccoci quindi dinanzi al suo addio, forse il migliore tra quelli recenti, tolta la morte di Alpha che, per ovvi motivi, non giustificava un episodio intero.

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The Walking Dead: un'immagine dell'episodio What We Become

Come ritroviamo, quindi, Michonne in questo episodio di The Walking Dead? Dopo essere partita cinque capitoli fa, in What We Become lei raggiunge la base navale insieme a Virgil, salvo rendersi conto troppo tardi che è una trappola: lui non è del tutto in sé, e la imprigiona somministrandole un narcotico. E qui inizia la parte più intrigante dell'episodio, quella dove lei immagina una vita diversa, una vita che lei stessa descriverebbe come la propria versione dell'inferno. Ne avevamo avuto un assaggio a inizio episodio, con un flashback della seconda stagione dall'esito alternativo: invece di salvare Andrea, Michonne la lascia morire. Ciò continua nell'allucinazione, dove invece di Rick è Negan a reclutarla, trasformandola nel suo braccio destro e dando a lei l'onore di uccidere Glenn e Abraham nel finale della sesta stagione/primo episodio della settima. Una visione terrificante, di una vita all'insegna della morte e dell'odio. Una scelta efficace sul piano narrativo, perché ci permette di entrare (letteralmente) nella psiche di Michonne prima del suo addio definitivo (questione su cui ritorneremo), e su quello formale, poiché manipolando il materiale d'archivio lo show riesce a integrare parte del cast fisso (e far tornare alcuni volti del passato) anche se in realtà per gran parte dell'episodio c'è solo Danai Gurira, il che, si presume, ha considerevolmente facilitato il calendario di lavorazione dato che il resto del gruppo è impegnato con la battaglia contro i Sussurratori.

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The Walking Dead: Kevin Carroll e Danai Gurira in What We Become

Non è la prima volta che una serie televisiva concepisce un episodio alla Frank Capra, e neanche la prima volta che questa serie, in un modo o nell'altro, ha tirato in ballo i fantasmi dei tempi che furono (basti pensare al commiato di Rick Grimes). Ma in questo caso lo stratagemma funziona molto bene, principalmente perché affidato a un'attrice che non ha mai deluso nel corso dello show, anche quando gli episodi erano particolarmente deboli, e incentrato su un personaggio la cui evoluzione giustifica uno sguardo a ritroso per vedere cosa sarebbe potuto accadere se le cose fossero andate diversamente. Più che una scusa per rivedere i vecchi amici, seppure quasi esclusivamente tramite materiale d'epoca, è un omaggio, sincero e potente, all'importanza che Michonne e Gurira hanno avuto per quasi dieci anni, e un ricordo di quanto ci mancheranno. Perché anche se la sequenza finale suggerisce un possibile spin-off (o il ritorno in scena del personaggio nei film più volte annunciati), è stato più volte ribadito che non la vedremo più, e la conclusione intrisa di ottimismo è un bel regalo per lei, forse un po' meno per noi. D'altronde, è logico supporre che, in un modo o nell'altro, gli autori saranno costretti a farla morire fuori campo per giustificare la sua assenza permanente da ora in poi, perché difficilmente Michonne abbandonerebbe Judith al suo destino in eterno. E a tal proposito...

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The Walking Dead: una foto dell'episodio What We Become

Michonne se ne va, dopo averlo comunicato tramite walkie-talkie a Judith, alla ricerca di Rick, dopo aver trovato degli indizi che suggeriscono che egli sia ancora vivo. Una svolta un po' strana, dato che la presunta morte dell'ex-sceriffo era lo stratagemma più pulito per far sì che Andrew Lincoln non dovesse mai più tornare (fatta eccezione per una trilogia di film di cui non abbiamo più notizie da un po' di tempo). Forse, però, farlo sapere ai suoi vecchi compagni d'armi è utile per il futuro immediato dello show: quale che sia l'esito della battaglia finale tra i nostri eroi e i Sussurratori, Daryl e compagnia bella avranno probabilmente bisogno di un nuovo posto dove stare, dopo gli assedi di Alexandria e Hilltop. E quale destinazione migliore, se non alla ricerca del leader scomparso? Anche senza mai trovarlo, sarebbe una buona soluzione per la staticità degli ultimi anni. Nel frattempo, non ci resta che aspettare lo scontro decisivo, e versare qualche meritata lacrima per il commiato di Michonne, cosa che forse non avremmo fatto un anno fa, con la gestione precedente.

Conclusioni

L'ottimismo che avevamo la scorsa settimana continua alla fine di questa recensione di The Walking Dead 10x13, un episodio epocale con cui salutiamo Michonne. La sua è un'uscita di scena agrodolce, preceduta da un'ora (o quasi) di introspezione che ci ricorda perché ne sentiremo la mancanza. Dopo vari addii deludenti, questo va dritto al cuore, come negli anni d'oro dello show.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
4.2/5

Perché ci piace

  • Danai Gurira regge l'episodio sulle proprie spalle con la solita bravura.
  • Lo scenario alternativo è intrigante e inquietante.
  • L'uso del materiale d'archivio è molto intelligente.

Cosa non va

  • Era proprio necessario tirare in ballo Rick, anche se indirettamente?