The Sarah Connor Chronicles - Stagione 2, episodio 14: The Good Wound

La serie ispirata a Terminator torna in onda dopo una lunga pausa, riprendendo la storia dove era stata lasciata dal cliffhanger ed introducendo, anche se indirettamente, un personaggio classico della saga.

A dicembre, al termine dell'episodio Earthlings Welcome Here, avevamo lasciato Sarah Connor ferita fuori ad un magazzino, dove era stata condatta da una pista interessante. Ritroviamo la madre di John Connor a due mesi di distanza in un letto d'ospedale, dove si sta risvegliando dopo la ferita ricevuta, confusa e smarrita per l'esperienza; tanto confusa da trovare consolazione e forza nel ricordo di Kyle Reese, personaggio fondamentale del primo film di James Cameron, ma finora apparso in modo marginale nella versione televisiva di Terminator.
E' attraverso il ricordo di Kyle, attraverso le parole che la visione le dice, che Sarah trova la forza di liberarsi della flebo ed inscenare una sua fuga dalla finestra per tendere un'imboscata all'agente di guardia fuori la porta ed evadare dalla stanza in cui è tenuta. Ma con quella ferita alla gamba non può andare lontana, così è obbligata a trovare una soluzione nelle immediate vicinanze, prendendo in ostaggio una dottoressa in procinto di iniziare il proprio turno ed obbligandola sotto la minaccia della pistola, ad intervenire per rimuovere il proiettile ancora nella sua gamba.

Tutta la storyline dedicata a Sarah si focelizza sul rapporto tra le due donne, mostrandoci come la dottoressa Felicia Burton, questo il suo nome, sia coinvolta emotivamente dalle numerose ferite così evidenti sul corpo della Connor, e non solo dal colpo di pistola alla gamba, ferite che, per trascorsi della sua vita privata, attribuisce a violenze subite da parte del suo uomo. Da parte sua, Sarah è inizialmente diffidente della donna, mostrando la solita difficoltà nell'aprirsi e nel fidarsi, ma poco a poco la disponibilità della dottoressa viene compresa dal suo subconscio, esternato dal personaggio immaginario di Kyle Reese, e le permette di lasciarsi andare e di rivelare dettagli della propria vita, dal proprio nome a quello di John, fino a dettagli sul padre del ragazzo, Kyle appunto.

Purtroppo il proiettile è in una posizione troppo delicata per poter intervenire senza mezzi più evoluti, così Sarah e la dorressa sono costrette a tornare in ospedale per poter intervenire ed è lì, una volta terminato l'intervento che Derek le raggiunge. La dottoressa usa la pistola di Sarah verso l'intruso, ma il momento di tensione e di equilibrio tra i due che si puntano le armi uno contro l'altra viene spezzato dall'arrivo di uno degli agenti sulle tracce dell'evasa e della dottoressa presa in ostaggio. Dal dialogo tra l'agente e la dottressa, però, capiamo subito che si tratta dell'uomo che ha abusato di lei e la tensione culmina fino a portare la donna a sparare al poliziotto. Sarah, ormai sveglia, si offre di assumersi la responsabilità dell'omicidio, cosa che la polizia sospetterà senza bisogno di ulteriori incoraggiamenti, ma la dottoressa è intenzionata a dire la verità: in fondo l'uomo le ha puntato una pistola contro e la sua è legittima difesa. Una cosa però la incuriosisce di Sarah, soprattutto dopo averla sentita chiamare l'uomo Reese, il nome che lei ha attribuito al padre morto del figlio: quanto di quello che le ha detto è la verità? Sarah non se la sente di confermare troppo e si limita a confermare un'unica cosa: è stata sparata ad una gamba.

Nel frattempo, però, prima di arrivare in ospedale, Derek si è dovuto occupare di un altro problema: il tentato suicidio di Riley. Derek non è felice della decisione di John di chiamare il pronto soccorso quando la ragazza si è tagliata le vene, perchè ora ci sono troppi dettagli da spiegare a polizia ed addetti dei servizi sociali. Così non appena riceva la chiamata di Sarah, anch'ella in evidenti difficoltà, come abbiamo visto, lascia John ad occuparsi di quello che considera un suo errore. In realtà Sarah ha chiamato Derek per chiedergli di occuparsi della sua auto e delle tracce da lei lasciate in giro, piuttosto che per farsi aiutare nella sua emergenza di natura medica.

John, invece, si ritrova in compagnia di Cameron ad affrontare la situazione inerente Riley e tutta la sua fragilità viene fuori in questi momenti delicati in cui il John Connor che diventerà in futuro sembra così dannatamente lontano. "Che farebbe ora il me stesso del futuro?" chiede infatti a Cameron, che con l'altro John Connor ha avuto contatti. "Il te stesso del futuro ha cose più importanti da fare" è la risposta della Terminator.
A tirar fuori dai guai il ragazzo, però, è Jesse, che interviene per aiutare Riley a fuggire dalla sua stanza d'ospedale. John vorrebbe mettersi sulle sue tracce quando scopre della sua sparizione, ma Cameron lo convince che non è il caso.

La storyline più interessante dell'episodio, però, riguarda l'agente Ellison ed il suo incarico di istruttore di John Henry, il terminator nato nei sotterranei della Zeira Corp: il giovane cyborg inizia a dimostrare capacità ben sviluppate e ragionamenti complessi, oltre ad una spiccata propensione all'indagine. Infatti, grazie all'accesso ad internet garantitogli dalla ditta per permettergli di rispondere alla sue numerose domande, John Henry riesce a collegare sè stesso ai delitti compiuti da Cromartie, usando come chiave di ricerca il nome del suo interlocutore, l'agente Ellison, che dei casi si è occupato. Ellison è stupito e ne parla con la Weaver, che a sua volta riceve una ulteriore prova delle capacità deduttive della loro creatura: John Henry capisce subito che anche la donna è artificiale, come lui, seppur di una diversa lega di metallo. Inoltre riesce a ricondurre la Zeira Corp all'acquisizione di una miniera dello stesso metallo di cui è composto, oltre ad aver rintracciato una registrazione radio sospetta provieniente dal magazzino che abbiamo visto alla fine dell'episodio precedente. La Weaver è sorpresa quanto furiosa, perchè una registrazione del genere non sarebbe mai dovuta essere accessibile non criptata, così si reca sul posto e termina tutti i lavoratori all'opera nel magazzino, prima di farlo saltare in aria ed andare via tra le fiamme in una scena che richiama direttamente il T-1000 di Terminator 2 - Il giorno del giudizio.

La pulizia è stata compiuta, ma qualcuno ha notato la colonna di fumo in lontananza mentre in viaggio nella propria auto: si tratta di Derek e Sarah e quest'ultima capisce al volo che qualcosa è successo nel magazzino che ha già visitato e che le è quasi costata la vita. Sarà sicuramente la prossima tappa del loro viaggio, nel prossimo episodio dal titolo Desert Cantos.