Il 31 agosto del 1997 veniva a mancare, in un tragico incidente stradale, Lady Diana Spencer, la "principessa del popolo", che a più di vent'anni dalla sua morte continua a suscitare emozione e fascino. Il documentario The Princess, di Ed Perlins, che lo scorso giugno ha aperto il Biografilm Festival, in occasione dei 25 anni dalla scomparsa di Lady D, arriva in prima visione assoluta alle 21:15 del 31 agosto su Sky Documentaries, in una giornata che Sky dedica interamente a Diana. The Princess è un'immersione viscerale nella storia di Lady D, costretta a vivere nel bagliore costante e spesso invadente dei riflettori. Il film analizza l'ossessione del pubblico nei confronti della Principessa, che l'ha resa icona immortale e al tempo stesso vittima della stampa scandalistica e di una costante pressione mediatica. Dopo essere stata al centro di film come The Queen, di Diana - La storia segreta di Lady D, impersonata da Naomi Watts, e di Spencer, con il volto di Kristen Stewart, per non parlare della presenza centrale che ha avuto nella serie TV The Crown, interpretata da Emma Corrin, ora è il momento di vedere la vera Diana in un documentario davvero prezioso. Abbiamo intervistato Ed Perkins in occasione del Biografilm Fesival. Ecco cosa ci ha raccontato del suo film.
Ed Perkins: "La storia di Diana è qualcosa di archetipico"
The Princess nasce da un ricordo d'infanzia del regista, che ricorda ancora il momento in cui, da bambino, venne a sapere della scomparsa di Lady Diana in quell'incidente a Parigi. "Avevo 11 anni quando Diana è morta" ci ha raccontato Ed Perkins. "E, come chiunque al mondo quando accadono eventi così fondamentali per la comunità, ricordo perfettamente dov'ero e che cosa ho provato. Ricordo anche i giorni seguenti trascorsi davanti alla televisione, che mostrava per la prima volta decine, centinaia, migliaia di persone che riempivano le strade di Londra, in una sorta di lutto collettivo, di espressione collettiva del dolore così insolita. Io ero confuso: sicuramente non ero triste, non l'avevo mai conosciuta, ero troppo piccolo, non capivo che cosa stesse accadendo. E resta un mistero per tutti noi il motivo per cui, in ogni angolo del globo, siamo rimasti così colpiti dalla sua vicenda esistenziale e dalla sua morte". "Questo ovviamente è stato il punto di partenza", continua. "Quella di Lady Diana è una storia così personale per tutti noi, perché ci è entrata nella pelle, nella psiche collettiva. Ha un riferimento archetipico per tutti noi ed è questo che ho voluto esplorare".
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Ed Perkins: "Diana era una persona ordinaria e straordinaria"
The Princess è stato realizzato esclusivamente con materiale di repertorio, con molti filmati inediti e sorprendenti. "Quello che emerge da questo materiale è come Diana fosse una persona ordinaria e straordinaria" ci spiega il regista. "Ordinaria perché aveva una capacità innata di entrare in relazione con le persone. Per sua stessa ammissione non era un'accademica, non era un'intellettuale, si mostrava in tutta la sua fallacia e tutta la sua vulnerabilità. Commetteva errori sul palcoscenico pubblico in cui era chiamata a stare quasi sempre nella sua vita". "Guardando tutte queste ore di materiale d'archivio mi sono reso conto di un modello comportamentale ben preciso quando andava in un evento pubblico" continua. "Lei andava in una stanza e si rivolgeva alla persona meno importante tra quelle presenti in quel posto. E la faceva sentire importantissima. Aveva un dono speciale, un carisma naturale unito ad una bellezza e un senso di vulnerabilità che la rendevano irresistibile. Aveva un'intelligenza emotiva. Ha sicuramente contribuito a creare dei cambiamenti politici: pensiamo alle sue campagne contro le mine antiuomo. Senz'altro una cosa che non avevo capito prima è la sua capacità di interagire con le persone, di fare la differenza, per la sua dote di empatia".
Ed Perkins: "Spero che vi piaccia la colonna sonora di Martin Phipps"
Lady Diana era una grande appassionata di musica, e in questo era come una teenager cresciuta negli anni Ottanta. Era fan, e amica, di band come i Duran Duran e grandi artisti come Elton John. Anche in The Princess la musica è molto importante. "C'è una bellissima colonna sonora originale" ci spiega Ed Perkins. "Quando vedrete il film spero che vi piaccia la colonna sonora di Martin Phipps". L'autore della colonna sonora ha lavorato proprio allo score di The Crown.
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Un'intera serata con Diana
Dopo The Princess, alle 22:45, la principessa continua a vivere su Sky Documentaries grazie a Diana At Sixty, l'opera del regista Robin Bextor che, chiedendosi come sarebbe oggi Diana Spencer, ha cercato una risposta nelle testimonianze di chi la conosceva meglio, dando vita a un collage di interviste che raccontano la principessa da nuovi, inediti punti di vista. Accanto ai documentari di prima e seconda serata, Sky Uno presenta Lady Diana Story, una programmazione speciale in daytime che raccoglie filmati di repertorio, serie e documentari che nel corso degli anni hanno saputo raccontare la vita, gli amori e gli scandali familiari della principessa del Galles. Si inizia alle 12:55 con gli episodi dedicati a Diana e prodotti da LaPresse della serie The Royals. A seguire, dalle 16:35, il documentario Carlo e Diana - I retroscena esplora l'atmosfera di paura e esitazione che hanno respirato Carlo e Diana prima di sposarsi, attraverso un racconto dettagliato dei 7 giorni che hanno preceduto quel famoso 29 luglio 1981, una data più gioiosa per il paese che per i novelli sposi. Proseguendo, L'intervista a Diana illumina il retroscena delle scioccanti rivelazioni rilasciate dalla principessa alla BBC nel 1995, che hanno profondamente scosso la famiglia reale. Infine, Lady Diana La Biografia, in due episodi, racconta le ombre dell'apparentemente fiabesca vita della principessa.