Tratto dall'omonimo fumetto di Greg Rucka, The Old Guard, disponibile dal 10 luglio sulla piattaforma di streaming, è diventato uno dei film originali Netflix più visti in assoluto. Diretto da Gina Prince-Bythewood, vede come protagonisti un gruppo di guerrieri immortali, guidati dalla millenaria Andromaca di Scizia, interpreta dal premio Oscar Charlize Theron.
Una storia ben riuscita ha però bisogno di almeno un antagonista: a mettere alla prova la guerriera di Charlize Theron sono Copley e Merrick, interpretati rispettivamente da Chiwetel Ejiofor e Harry Melling (già Dudley Dursley nella saga di Harry Potter, odioso cugino del protagonista) entrambi sulle tracce del gruppo di mercenari per estrarre il segreto della loro immortalità dal loro DNA.
Abbiamo intervistato Chiwetel Ejiofor e Harry Melling via Zoom.
La video intervista a Chiwetel Ejiofor e Harry Melling su The Old Guard
The Old Guard: l'empatia come super potere
Il super potere di questi personaggi consista nel percepire reciprocamente il loro dolore: l'empatia è il loro super potere. Quanto abbiamo bisogno di esserlo?
Chiwetel Ejiofor: Ne abbiamo estremamente bisogno: non ce n'è mai abbastanza nel mondo. L'empatia è una caratteristica distintiva della specie umana. Ci permette di capire le altre persone, di comunicare con loro in modo appropriato ed efficiente e risolvere problemi. Tendiamo a formare dei gruppi sociali e quindi abbiamo bisogno dell'empatia per progredire. Quindi sì, hai ragione, è uno dei punti centrali di questa storia. Questi personaggi hanno una connessione tra loro e invitano il pubblico a provare empatia per loro. Quando ho letto la sceneggiatura ho provato molta empatia per il mio personaggio, Copley, è ciò che mi ha convinto a fare il film: alcune delle sue azioni sono moralmente ed eticamente discutibili, ma c'è una ragione se agisce così e mi ha preso.
The Old Guard, la recensione: Il primo passo di un potenziale franchise
Harry Melling: Credo che l'empatia sia qualcosa di cui abbiamo estremamente bisogno al momento: uno degli elementi più riusciti del film è che è pieno di scene d'azione, ma allo stesso tempo questi personaggi sono alla ricerca di se stessi, si fanno delle domande, in modo quasi filosofico, e si preoccupano di ciò che li circonda. Credo sia una qualità importante.
Anche se picchi Charlize Theron nel film?
H.M.: Quello è colpa di Merrick! Io sono una brava persona!
The Old Guard: il segreto di una vita lunga è rinunciare alla tossicità
A proposito del personaggio di Charlize Theron: alla fine dice di aver bisogno di ricordarsi come ci si sente a essere indistruttibile e straordinaria. Secondo voi come ci si può riuscire?
C.E.: L'elemento chiave è prendersi cura di sé stessi: nel mondo sta accadendo di tutto, siamo circondati dalla tossicità, spesso ci sentiamo così sotto pressione per ciò che dobbiamo raggiungere, che ci dimentichiamo di occuparci di noi stessi. Dobbiamo darci un po' di tregua. In questo periodo di isolamento abbiamo avuto la possibilità di riflettere su quanto stress siamo disposti a sopportare ogni giorno, capendo che forse non è necessario come lo è invece stare bene. Facciamoci meno male.
H.M: È un'ottima risposta. In questo periodo mi sono chiesto di cosa ho bisogno per essere più felice e credo che prendersi cura di se stessi sia un punto cruciale: tutti siamo sotto pressione per raggiungere i nostri obbiettivi.
The Old Guard: bisogna saper lasciare andare
Nel film un personaggio dice che non possiamo sapere quando la nostra vita finirà, ma possiamo controllare come viverla: che cos'è che volete controllare in questo momento? Che cosa vi sta a cuore oggi?
C.E.: Non so, ci sono moltissime cose di cui mi preoccupo: il problema è che la maggior parte di quelle cose vanno oltre il mio controllo. Bisogna capire che non si può spingere le altre persone a fare ciò che vogliamo: bisogna accettare certe cose. Se puoi cambiare le cose è importante provarci, ma bisogna anche capire quando non è possibile e non ci si deve sentire in colpa per questo. Anche questo è importante."
H.M.: Ci sono moltissime cose che vorrei cambiare in positivo, ma bisogna farlo un passo alla volta. Se credi in ciò che fai devi agire di conseguenza e forse avrai un effetto su ciò che ti circonda. È una domanda difficile.