dopo aver esplorato meglio di chiunque altro il fenomeno #MeToo, The Morning Show rischiava di esaurire i propri argomenti, senza avere nient'altro da dire. Poi c'è stata la pandemia: la showrunner Charlotte Stoudt e la regista e Mimi Leder si sono rimboccate le maniche e hanno pensato che era venuto il momento di raccontare ancora una volta la realtà. Alla terza stagione, si sono avvicinate maggiormente all'attualità, chiedendosi: cosa succede dopo che si è provata a ripulire un'azienda da tossicità e molestie? La si salva o la si lascia morire?

Nella quarta stagione - su Apple TV+ a cadenza settimanale - siamo nella primavera 2024. Sono passati due anni dal precedente finale e nel frattempo la UBA si è fusa con la NBN diventando UBN: dopo lo scandalo legato a Paul Marks, ora c'è una leadership al femminile formata da Alex, Stella e Celine Dumont, che ha preso il posto di Cory. La prima si occupa dei licenziamenti, la seconda dell'intelligenza artificiale e la terza punta alle Olimpiadi di Parigi, il grande evento sportivo in esclusiva sul network. Qualcosa però sta per andare storto.
The Morning Show 4: c'è vita dopo il MeToo
Proprio come After the Hunt, il film di Guadagnino presentato a Venezia, anche la serie Apple TV+ vuole provare a raccontare non solo il #MeToo ma anche il "dopo". Ancora una volta, la rete non gode di ottima salute ma è sull'orlo del baratro: tutti vogliono combattere per mantenere le proprie posizioni - oppure provare a fare il salto di carriera a lungo promesso dai piani alti. Si innesca quindi una guerra per il potere che non risparmia nessuno e che mostra tutta l'ipocrisia di chi riesce ad ottenerlo. Il paradosso di chi si batteva per rappresentare le minoranze, e ora si ritrova a remare loro contro pur di mantenere un posto al tavolo.
A guidare il cast ci sono sempre Jennifer Aniston e Reese Witherspoon, qui anche produttrici. Proprio come i loro alter ego sullo schermo, Alex e Bradley, che ancora una volta si trovano insieme provando a sbugiardare l'ennesimo possibile segreto della UBN. Un insabbiamento che strizza l'occhio a Erin Brockovich e che porta il serial ad un nuovo livello di intrattenimento. Tuttavia, non sono più solo loro due il fulcro del racconto.
Le tematiche della quarta stagione

Quindi, dopo il #MeToo, di cosa parla The Morning Show 4? Al centro dei nuovi dieci episodi troviamo deepfake, teorie del complotto, politica iraniana, doping, plagio letterario. Tutti sono protagonisti e vengono sfruttati per raccontare queste tematiche che guardano alla società contemporanea, basandosi su alcuni eventi realmente accaduti nel passato recente. L'elemento comune è la polarizzazione delle notizie e delle opinioni, sempre più evidente anche nel nostro campo, quello dell'intrattenimento. Forse i temi affrontati sono un po' troppi, attraverso troppi personaggi, spezzettando eccessivamente la narrazione, ma allo stesso tempo siamo felici che il serial abbia trovato una propria strada dopo il sorprendente ciclo inaugurale.
Prestigiose new entry in una serie sempre più corale

Parallelamente la serie diviene sempre più corale. Mentre le donne provano a "mandare avanti la baracca", gli uomini ancora presenti vengono coinvolti più o meno indirettamente: su tutti Billy Crudup, che dipinge un doppiogiochista machiavellico. Questo quarto ciclo si pregia anche di un poker d'assi come new entry tra piccolo e grande schermo: William Jackson Harper e Boyd Holbrook sono i due nuovi acquisti lato sportivo della rete. Il secondo in particolare rappresenta perfettamente ciò che funziona sul target maschile oggi che si sente "evirato"; sembra fare solo rumore ma forse ha anche qualcosa da dire. Con Alex inizierà un'interessante "danza" che potrebbe portare a risvolti inaspettati.
I premi Oscar Marion Cotillard e Jeremy Irons sono la punta di diamante in due ruoli per nulla semplici: la nuova responsabile della programmazione che non si accontenta di raccogliere i cocci della precedente gestione, e il padre di Alex. Come possiamo immaginare, padre e figlia hanno un rapporto tutt'altro che idilliaco, che si rivela funzionale a portare avanti ancora una volta la tematica principale dello show: la mascolinità tossica, sotto qualunque forma. Ma ciò che riunisce e accomuna tutti quanti è la volontà (o meno) di raccontare la verità. Cosa si è disposti a sacrificare per ottenerla?
Conclusioni
The Morning Show 4 conferma la direzione presa dalla terza stagione sul raccontare la realtà più o meno recente che ci troviamo ad affrontare. E soprattutto la verità, spesso troppo polarizzata, che ci troviamo a leggere sul web, nei TG e sui giornali. Come trovarla tra cospirazioni, insabbiamenti, fake news e bugie? La serie riporta al centro l’intento primario di un giornalismo ideale, portando con sé numerose tematiche attraverso uno stuolo di protagonisti sempre più numerosi. Forse troppi e sfilacciati, ma allo stesso tempo estremamente avvincenti e accattivanti.
Perché ci piace
- La verità di stampa in tutte le sue forme.
- Non più solo Jennifer Aniston e Reese Witherspoon: tutti risplendono nel cast.
- Le preziose new entry e tante tematiche attuali affrontate…
Cosa non va
- …ma forse troppe storyline e personaggi a cui stare dietro.
- Alti e bassi nel ritmo del racconto, tra scrittura e regia.