Lo dovevamo intuire con la precedente puntata, ma il viaggio di Ellie e Dina arriva a Seattle e quindi ad un punto cruciale per la risoluzione della sua vendetta contro Abby, in seguito alla morte di Joel. Questo perché i rapporti tra i personaggi - vero motore della storia di The Last of Us da sempre - devono arrivare al punto di rottura per potersi distruggere e (forse) ricostruire.

Eccoci quindi alla quinta puntata della seconda stagione, sempre in contemporanea con gli Usa e disponibile in esclusiva su Sky Atlantic e NOW, in cui arriviamo al dunque e i protagonisti vengono messi di fronte alle proprie scelte e alle loro conseguenze. Mentre proseguite nella lettura, attenzione agli spoiler.
The Last of Us 2: il triangolo no...

Quella tra Ellie (Bella Ramsey) e Dina (una fantastica Isabela Merced) è una storia nascente a tutti gli effetti, anzi finalmente esplosa dopo gli indizi sciorinati nelle precedenti puntate. Ora c'è la complicazione di Jesse (Young Mazino) inserito nel quadro generale: un triangolo amoroso ai tempi dell'Apocalisse. Ciò che colpisce però è l'onestà e la schiettezza con cui il trio parli di questi sentimenti e provi ad affrontare le sfide che gli si pongono davanti. Non c'è solo la sopravvivenza esistenziale ma anche quella emotiva*.
Non solo: pare che lo "zio" Tommy (Gabriel Luna) si sia mosso insieme al ragazzo - suo probabile successore a capo della comunità - per cercare le "fuggitive" dopo il risultato della riunione cittadina a Jackson. Ci sono troppi fattori in ballo e, come se non bastasse, Dina scopre la verità sull'immunità di Ellie. Questo crea uno scompenso generale tra loro e tutti hanno bisogno di un momento di assestamento, anche perché ovviamente l'amica-amante non riesce a crederci inizialmente (non dimentichiamo che a parte Joel, Tommy era l'unico a conoscenza del segreto "di famiglia").

Questo avviene durante una sequenza abbastanza mozzafiato in cui le due si imbattono in uno degli infetti, costruita ad arte a livello di scrittura da Craig Mazin e coadiuvata dalla regia puntuale di Stephen Williams: il montaggio alterna l'attacco e la scoperta, creando una doppia tensione narrativa e un climax ascendente verso la verità, complice anche il fatto che Dina rimane simbolicamente bloccata in una gabbia.
Alla ricerca di Abby
Nessuno è al sicuro in questa stagione 2 (ancor più che nel ciclo inaugurale) e questo viene rimarcato dal fatto che la prima reazione di Dina è interrogare Ellie e trattarla come un qualsiasi sospettato in cui si è imbattuta la comunità di Jackson. C'è però anche spazio per l'apertura emotiva delle due, come dicevamo, che si parlano sempre più a cuore aperto (come farà Jesse) e si svelano le proprie prime volte: non quelle amorose, bensì quelle mortali della loro prima uccisione per sopravvivere. Un universo che non fa sconti a nessuno, soprattutto al gruppo di Abby (Kaitlyn Dever) che il dinamico duo sta disperatamente cercando per arrivare a lei.

Tutte le strade sembrano portare non solo a Seattle ma anche alla ragazza responsabile della morte di Joel. Uno dopo l'altro Ellie e Dina seguono i suoi amici per arrivare a lei - preparando quasi una sorta di Dieci piccoli indiani e il confronto con Nora (Tati Gabrielle) si rivela quasi speculare all'incontro con l'infetto. Il destino della ragazza sarà cinico, cruento e lasciato in mano al caso, confermando che la sete di vendetta di Ellie non conosce fine e pace. Ma del resto questo valeva anche per Abby: un circolo vizioso difficile da interrompere. Intanto i gruppi presentati nella scorsa puntata continuano le proprie missioni e tutto è (quasi) pronto per il gran finale. Preparatevi.
Conclusioni
Il quinto episodio di The Last of Us 2 è preparatorio al gran finale e si tratta di un manuale di sopravvivenza emotiva in parallelo a quella esistenziale dei sopravvissuti all'infezione da Cordyceps. Ellie e Dina (bravissima Isabela Merced) si avvicinano molto, c'è un chiarimento e un'evoluzione nel triangolo con Jesse e tutta la loro verità reciproca viene a galla, fantasmi del passato compresi. Ottima la costruzione della scena di attacco dell'infetto in parallelo alla rivelazione sulla ragazzina, così come la sequenza finale su Nora.
Perché ci piace
- Bella Ramsey e Isabela Merced: la loro chimica è palpabile, ma la seconda è la vera rivelazione e conferma.
- La sequenza dell'attacco e le sue conseguenze sul dinamico duo.
- Il destino di Nora.
Cosa non va
- Una puntata preparatoria e quindi, a proprio modo, di passaggio.
- Amarezza e crudezza del racconto sono difficili da digerire ma sono rivelatorie del mondo post-apocalittico che raccontano.