The Killer's Game, la recensione: action-comedy con Dave Bautista in versione sicario violento e innamorato

Il film di J.J. Perry cerca di districarsi fra violenza splatter, ironia e romanticismo. Riuscendoci solo a tratti. Su Amazon Prime Video

Dave Bautista nella locandina di The Killer's Game

Una sarabanda di uccisioni, azione e violenza mescolati con un pizzico di romanticismo e una spruzzata di ironia. Un mix che deve essere calibrato perfettamente per funzionare sul piano cinmatografico, cosa che in questo caso non è, ma a The Killer's Game va riconosciuto comunque l'onore delle armi (e nel film se ne vedono davvero tante) perché in fondo l'action comedy con Dave Bautista appena approdato su Amazon Prime Video, assolve egregiamente il suo primo motivo di esistere, ovvero il puro entertainment senza impegno e senza troppi fronzoli.

The Killers Game Ben Kingsley
Ben Kingsley in una scena di The Killer's Game

Tratto dall'omonimo romanzo di Jay Bonansinga, il film diretto da J.J. Perry mantiene un ritmo indiavolato e ha il merito di non risparmiare scene forti e buone trovate di regia, ma la sensazione dominante, oltre a quella della scarsa originalità perché il sicario che vuole mollare lo abbiamo visto tante volte, è quella di un guazzabuglio nel quale gli ingredienti sono stati dosati in maniera sbagliata penalizzando il gusto complessivo del prodotto.

Un sicario tra amore, malattia terminale e l'idea di farsi uccidere

The Killers Game Pom Klementieff
Pom Klementieff nei panni di Antoinette, la spietata nemica del protagonista

In The Killer's Game Dave Bautista interpreta Joe Flood, sicario professionista abilissimo e spietato (le vittime, a onor del vero, sono tutte brutta gente), che proprio quando sembra aver trovato in Maize la sua anima gemella, riceve una terribile diagnosi di malattia terminale. A quel punto, Joe decide di farla finita per risparmiarsi le ultime sofferenze, ma per favorire almeno la ragazza (Sofia Boutella) tramite un'assicurazione, tenendola all'oscuro di tutto commissiona il suo stesso omicidio.

The Killers Game Dave Bautista
Dave Bautista nel panni del sicario Joe pronto all'azione

Si rivolge pertanto alla sua maggior nemica "lavorativa" e le chiede di ingaggiare la gente giusta per ucciderlo. Ma presto lo scenario cambierà drasticamente: la diagnosi infatti era sbagliata, Joe quindi cambia idea ma il meccanismo ormai è partito e pertanto si troverà a fronteggiare una selva infinita e variopinta di assassini che vogliono eliminarlo con qualsiasi arma a disposizione, vista la ricca compensa. E purtroppo nella vicenda finirà per essere inevitabilmente coinvolta anche Maize.

Regia frizzante e violenza splatter, ma anche tanti pasticci

The Killers Game Terry Crews
Terry Crews è uno dei midiciali assassini che danno la caccia a Joe

Di film indecisi sulla strada da prendere ce ne sono tanti, e quasi sempre il risultato è che si finisce per pasticciare dando vita a un ibrido caotico. Va detto però che in The Killer's Game, a fronte di evidenti pecche di sceneggiatura (firmata da Rand Ravich e James Coyne), passaggi narrativi azzardati, dialoghi banali, sequenze assurde e qualche interpretazione non convincente e troppo caricaturale, c'è una regia piuttosto frizzante che fa di tutto, a volte anche troppo, per mettere un po' di pepe alla vicenda e renderla movimentata.

The Killers Game Sofia Boutella
Sofia Boutella in soccorso di Joe in preda a emicranie

Lo fa infarcendo il film di riprese non banali, violenza splatter, azione grottesca e surreale, effetti speciali, apprezzabili coreografie action e scene oggettivamente molto spettacolari. Certo, un film non può essere solo questo. Ed è proprio sull'altro lato della strada su cui vorrebbero spingere gli autori, quella romantica e ironica, che il film soffre di credibilità e di troppi passaggi a vuoto, alternando alcuni momenti divertenti a gag poco riuscite, mentre la storia d'amore tocca livelli imbarazzanti nella sua superficialità.

Personaggi spassosi e totalmente schizzati, ma anche troppo caricaturali

The Killers Game Dave Baustista2
Dave Bautista in un raro momento di calma

Per quanto riguarda il cast, Dave Bautista ha indiscutibilmente il suo fascino come star d'azione: poche espressioni, spesso quelle giuste che ne fanno anche un discreto interprete drammatico (e lo ha dimostrato in film di ben altro spessore), ma ha i suoi limiti e proprio nelle scene più sentimentali li dimostra tutti. Decisamente meglio quando l'ex wrestler sfoggia la sua abilità nelle scene di azione e soprattutto negli scontri ravvicinati. Bene anche Ben Kingsley, che in questi ruoli divertenti fornisce sempre una marcia in più, e Terry Crews che il suo lo fa, ma tutto il resto del cast finisce per essere piuttosto dimenticabile.

The Killers Game Scena
Un combattimento corpo a corpo in una scena di The Killer's Game

Anche per questo la parte comedy fatica a prendere quota in mezzo a inseguimenti, calci, botte e sparatorie, anche se alcuni di questi sicari sono personaggi indubbiamente spassosi, totalmente schizzati e fuori di testa. Forse troppo, perché anche qui è un problema di misura e di dosaggio degli ingredienti e la parte caricaturale finisce per avere troppo il sopravvento. Se vi basta comunque qualche breve risata e una piena immersione in scene d'azione violente, ipercinetiche ed esagerate, allora per una serata senza troppe pretese il prodotto può fare anche per voi.

Conclusioni

Tanta azione, violenza anche splatter e sequenze spettacolari nel nome della star Dave Bautista: in The Killer’s Game appena arrivato su Prime Video trovate tutto questo, girato anche in maniera frizzante e non banale. Ma l’action-comedy diretto da J.J. Perry è penalizzato da uno script poco convicente e dalle parti ironica e sentimentale che funzionano poco, anche a causa delle caratteristiche degli attori.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • La regia è frizzante ed esalta le scene action.
  • La violenza splatter senza sconti.
  • La simpatia di Dave Bautista.

Cosa non va

  • Ma l’ex wrestler è troppo a disagio nelle scene sentimentali.
  • La parte comedy funziona poco, alcune gag sono poco convincenti.
  • In alcuni personaggi sovrabbonda la parte caricaturale.
  • Lo script presenta passaggi a dir poco discutibili.