In occasione dell'arrivo nel catalogo di Netflix del film di Martin Scorsese, vi proponiamo la video recensione di The Irishman, letta da Giuseppe Grossi.
Si tratta di una storia che Martin Scorsese vuole raccontarci ormai da tanto tempo: l'irlandese del titolo è Frank Sheeran, un ex trasportatore e veterano della seconda guerra mondiale che diventa un sicario al soldo della Mafia italoamericana. O, come dice lui, cambia lavoro e comincia "a dipingere le case", col sangue ovviamente. A capo della famiglia criminale che lo protegge c'è Russell Bufalino, che diventerà quasi un padre per lui e che lo metterà in contatto con il celebre leader sindacalista Jimmy Hoffa, preso di mira da Robert Kennedy per il suo coinvolgimento con la Mafia e i prestiti garantiti loro per la costruzione di Las Vegas.
Chi dice che con questo nuovo film Martin Scorsese abbia voluto raccontare il crepuscolo dei gangster americani vecchio stampo certamente non si sbaglia, ma è impossibile non pensare che il vero motivo per cui proprio oggi abbia voluto fare questo film con questo cast sia soprattutto un altro: The Irishman non sarà magari l'ultimo film della sua carriera, ma è certamente un testamento di un modo di fare cinema che l'ha segnato, l'ha reso celebre e riconoscibile in tutto il mondo. Ha senso quindi anche il passaggio a Netflix, anche da parte di un regista che ha sempre difeso non solo la sala ma anche la pellicola. Non è rassegnazione ma accettazione: come dice un Frank ormai anziano "Non ti rendi conto di quanto scorre veloce il tempo, finché non ci arrivi".
Se preferite leggere l'opinione completa di Luca Liguori, ecco a voi anche la nostra recensione di The Irishman.