La storia di Frank Sheeran e Jimmy Hoffa raccontata da Martin Scorsese in The Irishman è finalmente disponibile su Netflix, che distribuisce l'opera di Scorsese, dopo il passaggio in sala per tre giorni dallo scorso 3 novembre, poi prorogati fino al 21. The Irishman è il nuovo affresco del regista di Quei bravi ragazzi sulla mafia statunitense, che adatta il saggio di Charles Brandt, dal titolo L'irlandese (Ho ucciso Jimmy Hoffa), basato sulla vita di Frank Sheeran. Nel film, come nel libro, vengono citati diversi personaggi realmente esistiti, di cui abbiamo deciso di parlarvi in questo articolo.
Il film - qui potete guardare la nostra video recensione di The Irishman - si addentra nella misteriosa scomparsa del leader sindacale Jimmy Hoffa, attraverso il punto di vista di Frank Sheeran, sicario al soldo della mafia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Ormai anziano, Sheeran racconta in prima persona gli avvenimenti che portarono alla scomparsa di Hoffa, attraverso la connivenza con la famiglia Bufalino.
Frank Sheeran
D'origini irlandesi e veterano della Seconda Guerra Mondiale, Frank Sheeran è il protagonista del film di Martin Scorsese, dalle cui parole nasce e si sviluppa il racconto della sua vita e della scomparsa dell'amico sindacalista Jimmy Hoffa. Interpretato sontuosamente da Robert De Niro, a cui è affidato il ruolo di malinconico cantore del cinico scorrere del tempo. Sheeran fu dapprima autista di camion per un'azienda di alimentari, poi membro di spicco dell'international Brotherhood Teamsters, il sindacato dei camionisti; entrambe le attività gli consentirono di entrare in contatto con diversi esponenti della criminalità organizzata, in particolare della famiglia Bufalino. Divenne inoltre molto amico del sindacalista Jimmy Hoffa, con il quale condivise anni di collaborazione e un'amicizia profonda, tanto da farlo rientrare tra i principali sospettati della scomparsa di Hoffa.
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Russell Bufalino e Bill Bufalino
A quasi dieci anni dalla sua ultima apparizione sul grande schermo, Joe Pesci torna al cinema convinto dagli amici De Niro e Scorsese, per il quale aveva già lavorato in Quei bravi ragazzi - aggiudicandosi un Oscar al miglior attore non protagonista - e Casinò. Un ritorno in grande stile, perché Scorsese affida a Pesci il ruolo di Russell Bufalino, noto mafioso di origini siciliane - omaggiate in una particolare sequenza del film - che governò l'omonima famiglia criminale per trent'anni, fino alla fine degli anni '80. Molto influente all'interno di Cosa Nostra, a dispetto dell'esiguo numero di suoi affiliati, la famiglia Bufalino gioca un ruolo fondamentale all'interno della narrazione di The Irishman. Russell Bufalino divenne infatti il mentore di Frank Sheeran e figura centrale nella vicenda che riguarda la sparizione di Jimmy Hoffa. Quest'ultimo collaborò per diverso tempo con il cugino di Russell, Bill Bufalino, nel film interpretato da Ray Romano. Bill era un avvocato in rappresentanza dell'international Brotherhood of Teamsters.
Angelo Bruno
Tra i maggiori esponenti di Cosa Nostra negli Stati Uniti, Angelo Bruno, italiano di nascita ma cresciuto sin da piccolo negli USA, fu ricordato come il 'padrino gentile', per la sua tendenza a ricercare il dialogo rispetto alla violenza. Sostenuto dalla famiglia Gambino, divenne il boss della cosca di Philadelphia, acquisendo in seguito il monopolio del gioco d'azzardo ad Atlantic City. Cadde vittima di un agguato orchestrato da alcuni rivoltosi, sostenuti dalla famiglia Genovese. Nel film di Scorsese è interpretato da Harvey Keitel, storico collaboratore di Scorsese sin dagli esordi, come una figura rispettata e molto potente, amico di Russell Bufalino.
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Felix DiTullio
Soprannominato Skinny Razor per l'abitudine di utilizzare rasoi come armi, Felix DiTullio gestiva un locale a Philadelphia, spesso ritrovo per noti mafiosi della città, tra cui il boss Angelo Bruno. DiTullio era noto per la sua freddezza e per i metodi rudi, circolava infatti con una lama sottile in tasca. Frequente era la sua violenta attività di strozzinaggio, alla quale sottoponeva diversi debitori impossibilitati a restituire la somma prestata. Nel film è interpretato da Bobby Cannavale, che in passato ha lavorato con Scorsese nelle serie tv Boardwalk Empire e Vinyl.
Tony Provenzano
Noto esponente della famiglia criminale Genovese, Tony Provenzano era figlio d'immigrati siciliani ed ebbe diversi legami sia con il leader sindacalista Jimmy Hoffa che con il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon. Provenzano fu vicepresidente dell'International Brotherhood Teamsters, per la locale sezione di Union City. Il suo rapporto con Jimmy Hoffa - che gli consentiva di utilizzare i fondi sindacali per uso personale - proseguì anche in carcere, dopo che entrambi furono arrestati per le loro attività illegali. In seguito ad una lite per una mancata concessione, Hoffa e Provenzano divennero nemici e numerosi furono gli scontri fino alla scomparsa di Hoffa. Nel film di Scorsese è con Provenzano e un altro mafioso, Anthony Giacalone, che Hoffa ha appuntamento per un pranzo il giorno della scomparsa. Il volto in The Irishman è quello di Stephen Graham, nel cast di Gangs of New York e già avvezzo a ruoli da mafioso: è stato Baby Face Nelson in Nemico pubblico - Public Enemies di Michael Mann e un giovane Al Capone in Boardwalk Empire - L'impero del crimine.
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Anthony Salerno
Il veterano Domenick Lombardozzi, amico di Robert De Niro e già collaboratore di Scorsese in passato, interpreta 'Fat' Tony Salerno, solo in apparenza a capo della famiglia Genovese negli anni '70 e negli anni '80. Anthony Salerno fu uno dei boss malavitosi più iconici della storia criminale statunitense. Era solito aggirarsi con un cappello in feltro in testa e un sigaro in bocca. Non deteneva tuttavia il reale potere della famiglia, nelle mani di Philip Lombardo, solito utilizzare dei cosiddetti 'boss di facciata' per proteggere la sua leadership.
Joe Gallo
Tra i mafiosi più efferati e violenti nella storia della mafia nordamericana, non a caso soprannominato 'Crazy Joe', Joe Gallo era affiliato alla famiglia Profaci, poi in seguito chiamata famiglia Colombo. Nel film di Martin Scorsese è interpretato da Sebastian Maniscalco. Il regista di The Irishman include altri esponenti della criminalità organizzata americana in apparizioni più o meno piccole nel film, tra i quali Joseph Colombo (John Polce), Sam Giancana (Al Linea), Jimmy Fratianno (Joseph Riccobene) e uno dei rivali di Gallo, Carmine Persico, interpretato da Craig DiFrancia.
Thomas e Stephen Andretta
I fratelli Thomas e Stephen Andretta erano soci di Tony Provenzano e tra gli infiltrati mafiosi nell'International Brotherhood of Teamsters, nella locale sezione del New Jersey, proprio il territorio della famiglia Genovese, della quale erano affiliati. In particolare a Thomas Andretta - interpretato nel film da Jeremy Luke - venne chiesto di comparire davanti al procuratore distrettuale, insieme a Salvatore Briguglio, in seguito alla scomparsa di Jimmy Hoffa.
Phil Testa
Noto esponente della criminalità organizzata di Philadelphia, Phil Testa fu successore di Angelo Bruno alla guida della cosca cittadina, ma venne assassinato circa un anno dopo l'uccisione di Bruno. La morte di Testa è stata classificata dalla stampa di Philadelphia come l'evento scatenante della guerra criminale in seno alla città, che durò quattro anni e portò alla morte di trenta mafiosi. Nel film di Scorsese Testa è interpretato da Larry Romano.
Anthony Giacalone
Soprannominato Tony Jack e interpretato da Patrick Gallo in The Irishman, Anthony Giacalone è uno dei due uomini con i quali Jimmy Hoffa avrebbe dovuto pranzare il giorno della sua scomparsa, insieme a Tony Provenzano. Capo della Detroit Partnership, Giacalone divenne noto all'opinione pubblica proprio in seguito al caso Hoffa. Fu quindi sospettato di aver collaborato all'agguato in cui cadde il leader sindacalista.
Salvatore Briguglio
Sal Briguglio (Louis Cancelmi) era uno strozzino che lavorò al soldo di Provenzano nel sindacato. Coinvolto nella scomparsa di Anthony Castellitto, che sarebbe stato ucciso proprio da Briguglio, fu indicato tra gli uomini che presero parte all'agguato criminale nei confronti di Sheeran, insieme al figlio adottivo, Chuckie O'Brien (Jesse Plemons). Secondo la versione di Dan Moldea, uno dei più grandi esperti del caso Hoffa e critico nei confronti della versione raccontata da Brandt nel libro, sarebbe stato lo stesso Briguglio a uccidere Hoffa.
Jimmy Hoffa
Al Pacino sfoggia tutto il suo estroso talento in un personaggio controverso e spesso sopra le righe come il sindacalista Jimmy Hoffa, colluso con la mafia e leader dell'International Brotherhood of Teamsters. Supportato dalla criminalità e più volte arrestato per i suoi affari illeciti compiuti come esponente di spicco dei sindacati, visse un'ascesa che successivamente si trasformo in un declino che lo vide in seguito diventare scomodo alla mafia e obiettivo da eliminare al più presto, considerata la sua tenacia nel voler riacquistare potere all'interno dell'IBT.