The Good Place: in Paradiso con Kristen Bell

La protagonista di Veronica Mars torna in televisione al centro di una comedy divertente e surreale che la vede recitare accanto al veterano Ted Danson.

Cosa c'è nell'aldilà? Cosa ci accade dopo la morte? Ognuno di noi ha una sua idea al riguardo, dettata da credenze religiose, radici culturali o, a volte e banalmente, semplice e disperata speranza, dai concetti cattolici di Paradiso, Purgatorio e Inferno a quelli di Nirvana, Campi Elisi o Janna. Tante risposte che indicano una cosa semplice quanto naturale: che sin dall'antichità l'uomo ha sempre cercato di dare delle risposte a tali questioni, con approcci diversi e spesso inconciliabili, ma senza mai rinunciare a ragionare e capire qualcosa che è senza dubbio più grande di noi.

The Good Place: Kristen Bell protagonista della nuova serie NBC
The Good Place: Kristen Bell protagonista della nuova serie NBC

così come l'hanno fatto la religione e la filosofia, non si sono certo tirate indietro le arti, compresa la settima di esse, il cinema (e per estensione la "sorella minore", la televisione), mettendo in scena le proprie rappresentazioni dell'aldilà, ricalcando quelle tradizionali o inventandone di proprie, originali, creative o talvolta ironiche e grottesche. Pensiamo a quello che ha immaginato Tim Burton con Beetlejuice - Spiritello porcello o a quella pittorica di Al di là dei sogni, passando per un quantitativo di varietà ampio ed in continua crescita. Come dimostra una delle nuove serie che ha appena debuttato in USA, sul network NBC, The Good Place.

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Il gioco della vita

The Good Place: Ted Danson e Kristen Bell, protagonisti della serie
The Good Place: Ted Danson e Kristen Bell, protagonisti della serie

L'aldilà immaginato da Michael Schur in The Good Place non è diviso nei tradizionali Inferno e Paradiso, piuttosto in un posto buono e uno cattivo, ai quali si accede a seconda del punteggio totale accumulato nel corso della propria esistenza, somma dei premi ricevuti per ogni buona azione e delle detrazioni subite per gli atti meno positivi: un sistema di bonus e malus degno di un videogioco. I fortunati che hanno totalizzato il quantitativo di punti sufficienti ad accedere al posto buono vengono raccolti in gruppi di qualche centinaia di individui, selezionati per affinità in modo da costituire un insieme omogeneo da ospitare in una comunità costruita apposta sulle loro esigenze e desideri, in modo da passare un'eternità serena e idilliaca. È quello che viene spiegato ad Eleanor Shellstrop dal suo mentore Michael sin dal primo colloquio tra i due nelle battute iniziali della premiere della nuova serie NBC, dopo averle fornito i dettagli della sua surreale quanto umiliante morte e prima di accompagnarla all'abitazione costruita appositamente per lei sulla base dei suoi gusti e i suoi interessi, tra poster di clown e la TV sulla quale poter riguardare in soggettiva tutti i momenti dell'esistenza lasciatasi alle spalle: quelle buone azioni preziose e altruistiche che le hanno permesso di rientrare tra le poche anime veramente buone con cui condivide la comunità in cui si ritrova.

In Paradiso per sbaglio?

The Good Place: Kristen Bell e William Jackson Harper in una foto del pilot
The Good Place: Kristen Bell e William Jackson Harper in una foto del pilot

Tutto bellissimo, se non per un dettaglio: Eleanor non era una criminale in vita, ma non era veramente buona come gli altri che la circondano. E una volta nel good place del titolo, non rinuncia a dire parolacce (ma è il luogo stesso a impedirglielo modificando fuck in fork e ogni imprecazione in qualcosa di più innocente), né a bere alla prima occasione utile, né a prendersi gioco di quella bontà che la circonda spinta da un egoismo che rischia di tradirla. Se ne accorge per esempio Chidi, l'uomo che le viene indicato come sua anima gemella nella piccola comunità, ma lo percepisce in qualche misura lo stesso luogo che li ospita, subendo le conseguenze dell'intrusione di normalità che sfociano in un evento surreale e grottesco che stravolge brevemente la vita dei residenti.

Da Veronica a Eleanor

The Good Place: Kristen Bell e Ted Danson in una foto della serie
The Good Place: Kristen Bell e Ted Danson in una foto della serie

Kristen Bell è perfetta per incarnare la finta innocenza e l'atteggiamento disinvolto della protagonista e, al suo ritorno in un ruolo da protagonista in TV, regge la premiere di The Good Place quasi esclusivamente sulle sue spalle. Se aggiungiamo un quasi è perché al suo fianco c'è un veterano del calibro di Ted Danson che l'aiuta a sopportare questo fardello con la sua caratterizzazione del mentore Michael: intrigante e bizzarra premessa a parte, sono infatti i due protagonisti il vero punto di forza della serie di Michael Schur, che zoppica leggermente quando si tratta di definire e dar spazio ai comprimari, a partire dal Chidi di William Jackson Harper e dall'assistente tuttofare Janet, interpretata da D'Arcy Carden.

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The Good Place: un'immagine di Manny Jacinto e Jameela Jamil
The Good Place: un'immagine di Manny Jacinto e Jameela Jamil

Difetti presenti ma secondari, che potranno essere corretti e superati con il progredire della stagione e della trama, considerando due aspetti fondamentali: il primo è la presenza di un'intera comunità raccolta attorno alla protagonista, un numero ragguardevole di personaggi da esplorare e sviluppare per creare un contesto brillante in cui far muovere l'ex Veronica Mars; in secondo luogo la consapevolezza che deriva guardando un'opera precedente di Schur, quel Parks and Recreation di cui era co-autore e che ha saputo crescere col tempo, superando già nella seconda stagione le perplessità iniziali, anche grazie allo sviluppo dei personaggi secondari.

L'inferno può attendere

The Good Place: Kristen Bell interpreta Eleanor
The Good Place: Kristen Bell interpreta Eleanor

Al debutto in USA con 8 milioni di spettatori lo scorso 19 Settembre, The Good Place si presenta da subito come una produzione interessante, al di là del valore dei nomi coinvolti (dalla Bell a Danson allo stesso Schur che vanta nel suo curriculum la già citata serie nata come spin-off di The Office e la co-creazione di Brooklyn Nine-Nine), per l'idea e l'approccio surreale, per la vivacità e quel pizzico di mistero che la chiusura della premiere ci offre, facendoci capire che il soggiorno di Eleanor nel Paradiso in cui si è ritrovata potrebbe essere meno semplice e scontato del previsto. Inoltre, da vecchi estimatori di Veronica Mars, lasciateci gioire del ritorno in un ruolo di primo piano per un'attrice come Kristen Bell, e permetteteci di sperare che questo show la sappia valorizzare come merita, diventando il suo nuovo, personale Good Place televisivo.

Movieplayer.it

3.5/5