Ha ispirato ben due film nel corso degli anni: il primo è uscito a ridosso degli eventi che sarebbero realmente accaduti ed è il televisivo Ostaggio per il demonio (1983) - conosciuto anche con il titolo The Rhode Island Murders - mentre il secondo è assai più recente ed entrato nella cultura horror di massa, in quanto facente parte della saga di The Conjuring. Stiamo infatti parlando del recente Per ordine del diavolo (2021), terzo capitolo del franchise che vede protagonisti i demonologi Ed e Lorraine Warren.
Il cosiddetto Demon Murder Trial è stato d'altronde un caso che ha suscitato scalpore nell'opinione pubblica d'Oltreoceano, con il processo nei confronti di Arne Johnson, reo confesso dell'omicidio del suo padrone di casa Alan Bono, che ha cercato di tirare in ballo per la prima volta nella storia giudiziaria americana un caso di presunta possessione demoniaca come "alibi" per la difesa. Il documentario The Devil on Trial - Processo al diavolo, disponibile su Netflix, ci accompagna là dove tutto ebbe inizio...
Attenti al diavolo
Nel 1981 David Glatzel è un bambino di undici anni che vive insieme alla sua numerosa famiglia: mamma e papà, due fratelli e una sorella maggiore, fidanzata per l'appunto con il futuro accusato Arne. Un giorno David comincia a sostenere di essere perseguitato da un'inquietante figura e quando la casa dei Glatzlel comincia a tremare inspiegabilmente, la madre decide di contattare un prete locale per farla benedire, con risultati nulli. Mentre il piccolo diventa sempre più irrequieto, vittima di attacchi sempre più spaventosi nei quali perde il controllo e aggredisce i suoi familiari ricoprendoli di insulti, la donna decide di contattare i coniugi Warren, nel frattempo divenuti famosi in televisione ed esperti a loro dire di presunti fenomeni paranormali. Quello che accadrà dopo il loro arrivo avrà conseguenze inaspettate per tutti...
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I due volti del Male
Una scritta in sovrimpressione ci tende sin da subito a informare di come le registrazioni audio e le fotografie che saranno esposti nel corso della visione siano reali, mentre il film ha ricreato ad hoc certe scene, basate comunque su fatti documentati. The Devil on Trial - Processo al diavolo ha fatto capolino nel catalogo di Netflix con un tempismo quanto mai ideale, visto che nelle sale il pubblico italiano è ancora alle prese con i sussulti demoniaci del pur controverso L'esorcista - Il credente (2023). Un'operazione furba ma a suo modo accattivante anche nei passaggi più scomodi, dove il pubblico è spinto forzatamente a credere nei primi due terzi salvo essere parzialmente spiazzato nell'ultima parte, con una manciata di dichiarazioni da parte di uno dei diretti interessati che sembrano porre tutto sotto una nuova ottica, più razionale e amara. Un'ottica nella quale anche i coniugi Warren "ne escono con le ossa rotte", apparendo come figure interessate più al dio denaro che all'effettiva salvaguardia dei loro clienti.
Una verità ambigua
Gli ottanta minuti di visione vivono su un'alternanza tra sequenze ricostruite per l'occasione, interviste a chi è stato realmente coinvolto - da David ai suoi fratelli, fino allo stesso Arne poi al centro del processo - e i documenti "sensibili" che nelle intenzioni dovrebbero perorare la causa della pista esorcistica e sovrannaturale. Ma The Devil on Trial - Processo al diavolo scava in un passato torbido e controverso con poco equilibrio, mettendo immediatamente in chiaro i rapporti ormai controversi e distanti tra i fratelli e anticipando le diverse interpretazioni che ognuno di loro ha avuto sulla vicenda. Si ricostruisce prima la fase privata della famiglia Glatzel e in seguito gli sviluppi delle indagini e del procedimento processuale, in un resoconto ambiguo e ambivalente, sicuramente in grado di incuriosire lo spettatore ma non sempre riuscito nel ciclo espositivo.
Conclusioni
Era solo un bambino David Glatzel quando, secondo la sua versione e quella dei coniugi Warren, è stato vittima di una possessione demoniaca. Possessione che riguarderà poi molto da vicino un caso di omicidio, commesso dal fidanzato della sorella, per il quale la difesa tenterà una mossa disperata. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di The Devil on Trial - Processo al diavolo, ci troviamo davanti ad un documentario che ripercorre un caso di cronaca realmente accaduto, concentrandosi prima sul privato della famiglia Glatzel e poi sulle fasi processuali, nel tentativo di ricostruire un quadro ambiguo, tra sovrannaturale e scetticismo che si scontrano in dichiarazioni antitetiche da parte dei diretti interessati.
Perché ci piace
- Una vicenda accattivante nella sua drammaticità legata a presunti fenomeni paranormali.
- Si cerca di dare spazio a diverse interpretazioni di quanto avvenuto.
Cosa non va
- Il documentario non è sempre equilibrato e a tratti sembra più furbo che effettivamente riuscito.