Dopo oltre un anno dalla presentazione fuori concorso a Venezia 2013, The Canyons ora arriva in homevideo. All'epoca il film di Paul Schrader scritto da Bret Easton Ellis, non catturò giudizi positivi, o quantomeno non riuscì a esaudire le attese di presunto film scandalo, considerati i suoi autori. Ma il film di Schrader, invisibile poi nelle sale, va comunque riscoperto perché la penna dello scrittore autore di American Psycho si sente, soprattutto nei temi delle brame di potere malate e delle pulsioni sessuali ambigue. La storia è semplice: Tara (interpretata da Lindsay Lohan) è una giovane aspirante attrice che vive una turbolenta relazione con Christian, un giovane e ricco produttore di film (nei suoi panni l'attore porno James Deen).
Lui, con lei consenziente, è abituato a coinvolgere altri uomini e donne nei loro rapporti intimi. Nel casting per un nuovo film, Christian decide di ascoltare la segnalazione della sua amica Gina (Amanda Brooks) assumendo il di lei giovane compagno Ryan (Nolan Gerard Funk), attore poco noto che cerca l'occasione di una vita. Ma Ryan è un ex di Tara, i due hanno vissuto una storia molto intensa che inevitabilmente riprende. Finiscono per emergere dal passato segreti e misteri, nel quartetto viene coinvolta anche un'altra attrice, Cinthya (Tenille Repinski), già legata sia a Christian che a Ryan. E tra gelosie, paranoie e sotterfugi, si finirà in un'escalation di inganni e violenza. Nel film c'è pure un cameo di Gus Van Sant.
Video discreto ma plasticoso a causa del girato
The Canyons è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray targato Koch Media. Il video è discreto, con momenti più efficaci che si alternano a qualche caduta di tono, ma molto sembra dipendere dal girato, che effettivamente risente della travagliata lavorazione del film e del basso budget a disposizione. Fatto sta che le riprese con l'Arri Alexa assumono quasi sempre un aspetto artificiale e plasticoso, tipico di certi girati in digitale non molto curati. A tratti affiora un'eccessiva luminosità che si ripercuote sul contrasto, e il quadro assorbe tutto questo restituendo una visione molto morbida. Le scene diurne sono comunque abbastanza ben dettagliate, con un croma naturale, ma anche quelle scure denotano una tenuta soddisfacente, a parte un finale che appare stranamente granuloso. Il fatto è che la sensazione complessiva è sempre molto soft. Ma qui si giudica il riversamento video che appunto sconta il girato, a cui tutto sommato sembra restare discretamente fedele e pertanto merita una giudizio comunque più che sufficiente.
Audio lossless discreto, rear un po' timidi
Come da tradizione Koch Media, anche la traccia italiana è proposta in DTS HD Master Audio 5.1, quindi lossless come quella originale. Il film dal punto di vista sonoro propone molto poco essendo basato quasi esclusivamente sui dialoghi, che peraltro escono dal centrale sempre molto chiari e puliti. L'ambienza è comunque discretamente accennata quando la scena lo richiede, anche se i rear sembrano un po' timidi e in definitiva l'asse posteriore entra veramente in azione quasi esclusivamente per sottolineare la musica e la colonna sonora di Brendan Canning, più che per i pochi effetti ambientali. Anche il sub ha poche occasioni per mettersi in mostra, ma si dimostra puntuale. In sostanza un ascolto piacevole, che se non è spettacolare è solo per le tematiche del film.
Extra sufficienti con making of, featurette e impressioni
Solo sufficienti i contenuti speciali. C'è una breve carrellata (meno di un minuto) di prime impressioni sul film, con opinioni di spettatori e critici appena usciti dalla sala. A seguire un making of sulla creazione del film, con interventi di Bret Easton Ellis, Paul Schrader, James Deen e del produttore Brad Paxton che raccontano la genesi del film e le difficoltà incontrate per realizzarlo (9 minuti). Seguono cinque brevissime featurette di un minuto circa ciascuna con un montaggio di riprese fuori scena che hanno per tema lo stile, le location, la troupe, le riprese e il cast. A chiudere il trailer.