The Beast in Me, ambiguità e segreti secondo Claire Danes e Matthew Rhys: "Le bugie sono prigioni"

Il talento di due ottimi interpreti al servizio della scrittura di Howard Gordon. "La nostra serie racconta la perdita del controllo", dicono durante l'incontro stampa. Lo show è su Netflix.

Claire Danes e Matthew Rhys in scena

Il gioco del gatto e del topo. Da una parte una scrittrice in crisi, dall'altra un individuo illeggibile e latentemente pericoloso. Dopo il successo di 24, X-Files e, soprattutto, Homeland, Howard Gordon ci riprova firmando The Beast in Me (insieme a Gabe Rotter), ambiziosa miniserie targata Netflix. Uno show, definito dall'autore, "un thriller psicologico sulle maschere che indossiamo per sopravvivere", capace di trasportare il pubblico in un "territorio decisamente sorprendente". Protagonisti Claire Danes e Matthew Rhys, che hanno raccontato a Movieplayer.it e alla stampa mondiale tutta la tensione che attraversa lo show.

The Beast in Me: Claire Danes e Matthew Rhys raccontano la serie

The Beast In Me Matthew Rhys Brittany Snow
The Beast In Me: Matthew Rhys e Brittany Snow

Claire Danes, che ritrova Gordon dopo il tripudio di Homeland, interpreta Waguih "Aggie" Wix, una scrittrice che, traumatizzata dalla perdita del figlio, nasconde un tumulto emotivo. L'attrice racconta: "Aggie crede di avere il pieno controllo della sua vita, ma la verità è che non si conosce davvero. È affascinante e spaventosa allo stesso tempo. La sfida più grande è stata rendere autentica una persona che apparentemente non mostra nulla di sé, senza ricorrere a eccessi melodrammatici". Danes sottolinea l'importanza del silenzio nella sua interpretazione: "Molto di ciò che Aggie prova è non detto. Ho dovuto imparare a trasmettere emozione senza parole, affidandomi agli sguardi, alle pause, al ritmo della scena".

The Beast In Me Clair Danes Immagine
Claire Danes è Waguih "Aggie" Wix

Matthew Rhys, nei panni di Niall Jarvis, è il contrappunto maschile di The Beast in Me: un uomo enigmatico, famoso ma sospettato della morte di sua moglie. Attorno a lui un'aurea nera, che attrae e respinge Aggie che, in Niall, troverà lo spunto per ricominciare a scrivere. Matthew Rhys spiega: "All'inizio ho studiato casi reali di serial killer e criminali psicopatici, pensando che mi aiutasse a costruire il personaggio. Ma rapidamente ho capito che Niall non è un mostro stereotipato. La sua attrattiva deriva dalla sua vulnerabilità e dalla sua capacità di nascondere le proprie crepe. Il vero lavoro è stato esplorare la compassione, non il male".

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Due protagonisti da manuale: la relazione al centro della serie

La dinamica tra Aggie e Niall è al centro della narrazione. Danes descrive la loro relazione come "un gioco costante di attrazione e sospetto, di vicinanza e distanza. Entrambi sono persone isolate, altamente intelligenti e consapevoli del proprio fascino, ma instabili sotto la superficie. È proprio questa tensione a rendere la storia magnetica". Rhys aggiunge: "Il legame evolve gradualmente: attrazione iniziale, complicità, ossessione, fino a una sorta di co-dipendenza emotiva. Il pubblico vede due individui che cercano conforto l'uno nell'altro, ma al prezzo di perdere il controllo sulle proprie vite".

The Beast In Me Matthew Rhys Scena
The Beast In Me: Matthew Rhys

Durante l'incontro stampa, gli interpreti hanno parlano anche della libertà e della fiducia che la scrittura di Howard Gordon e Gabe Roder ha permesso loro di esprimere. Danes riflette: "Quando lavori con registi e sceneggiatori che conoscono la psicologia dei personaggi così bene, puoi rischiare di più. Non devi giustificare ogni gesto o parola, perché l'architettura emotiva della scena è già solida. Puoi semplicemente essere". Rhys sottolinea quanto la costruzione narrativa della serie gli abbia consentito di esplorare diverse sfumature psicologiche: "La sceneggiatura è precisa, ma non descrittiva. Mi ha permesso di capire chi è Niall attraverso le reazioni degli altri personaggi e le tensioni implicite nelle scene. A volte, meno fai, più la scena diventa potente".

Bugie, verità e perdita di controllo

Il ritorno di Danes a una collaborazione con Howard Gordon, dopo Homeland, è stato per lei un elemento cruciale: "Con Howard c'è una fiducia reciproca enorme. Quando sai che il regista comprende le tue scelte e le sostiene, puoi permetterti di rischiare e di spingerti oltre i confini usuali del personaggio". Rhys, con un sorriso, aggiunge: "Ogni tanto Niall mi ricordava me stesso da ragazzo: impulsivo, passionale, e sempre in bilico tra curiosità e pericolo. Credo che sia per questo che mi sono sentito così connesso con lui".

The Beast In Me Matthew Rhys Clair Danes
The Beast In Me: Matthew Rhys e Claire Danes

The Beast in Me, divisa in otto episodi (tra i produttori anche Conan O'Brien e Jodie Foster), ha per protagonista la menzogna come strumento di sopravvivenza, in bilico tra controllo e caos. Claire Danes, a chiudere la mezz'ora di conferenza, confida che: "Aggie è un promemoria di quanto ci raccontiamo bugie per proteggerci, e di quanto quelle stesse bugie possano diventare prigioni". Invece Rhys dice che: "A volte il controllo è solo il modo più elegante di nascondere una tempesta. The Beast in Me esplora cosa succede quando quella tempesta non può più essere contenuta".