Ad un giorno dal suo trentesimo compleanno, Sofia viene licenziata dal suo lavoro di assistente in uno studio pubblicitario. Come se non bastasse, il ritorno anticipato a casa le fa scoprire il tradimento da parte del fidanzato, concludendo così nel peggiore dei modi una giornata iniziata col piede sbagliato. La ragazza, che sogna di aprire uno studio grafico in proprio, si trova così costretta a far ritorno nella casa dove è nata e cresciuta insieme ai suoi genitori. La madre, rimasta vedova, cerca di spronarla in ogni modo a ritornare alla vita sociale: prima la invita ad un corso di zumba e poi la iscrive, contro la sua volontà, a delle lezioni di cucina che si tengono rigorosamente in coppia. Come vi raccontiamo nella recensione di That's Amor, proprio in suddetta occasione Sofia ha modo di conoscere l'affascinante cuoco spagnolo Matias, che si trova negli Stati Uniti per alcune settimane come aiuto al ristorante di famiglia. Tra i due scatta qualcosa ma entrambi sono reduci da delusioni sentimentali che rischiano di compromettere la loro nascente relazione.
Se son rose fioriranno
Il titolo scimmiotta naturalmente il più classico That's amore, gioco di parole che ha anche dato origine all'anonima canzone portata al successo da Dean Martin, qui rivisitato nell'idioma spagnolo nel quale amore si scrive e pronuncia per l'appunto senza la e finale. E come era ampiamente intuibile questa commedia romantica, nella peggior tradizione del genere, gioca proprio sugli stereotipi con cui gli americani spesso vedono le persone provenienti dall'Europa o da altri Paesi. Un film che ricalca decine e decine di produzioni a tema, tra battute e sentenze infelici - che ribadiscono costantemente come gli spagnoli non siano seri e flirtino per natura - che accompagnano lo scontato percorso amoroso tra i due protagonisti, conosciutisi per caso e ancor più per caso innamoratisi. Perché in fase di scrittura manca infatti la giusta evoluzione di un rapporto che non appare mai giustificato e credibile, complice anche la scarsa alchimia tra i due interpreti.
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Sapori e dissapori
Innamorati per forza che si inseguono e si evitano a seconda dell'occasione per un'ora e mezzo di visione priva di emozioni, giocata su incredibili forzature - il destino vuole addirittura che i due rispettivi ex si ripresentino nello stesso posto e nello stesso momento - e su dialoghi banali e inefficaci, con uno stuolo di personaggi secondari che si rivelano se possibile ancor più anonimi della coppia protagonista. Tra continui richiami al folklore indigeno, tra ricette di piatti tipici - dalle tortillas alla paella e così via - e scambi linguistici affidati ad una terminologia fin troppo abusata, That's Amor si trascina stancamente senza guizzi degni di nota, con colpi di scena progressivamente più gratuiti che includono anche l'immancabile corsa finale in aeroporto, per altro priva di tutto il pathos necessario giacché l'arrivo dal punto A al punto B viene completamente troncato dal montaggio.
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La fiera delle banalità
Disponibile in esclusiva come original nel catalogo Netflix, il film diretto da Shaun Paul Piccinino si inserisce in quella lunga lista di commedie romantiche senza arte né parte, pronte a saccheggiare qua e là un immaginario esotico stabilito in partenza, semplificarlo a più non posso su stereotipi e pregiudizi e servirlo in una confezione a uso e consumo di un pubblico senza troppe pretese. That's Amor è l'ennesima operazione copia/incolla, figlia di algoritmi ad hoc e troppo anonima e banale per raccontare qualcosa di nuovo.
Conclusioni
Sofia, prossima ai trent'anni, perde lavoro e fidanzato in un colpo solo. Un corso di cucina le insegnerà a credere nuovamente nell'amore, con tutte le conseguenze del caso. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di That's Amor, ci troviamo di fronte ad una commedia romantica priva di sussulti, che gioca con gli stereotipi riguardanti gli spagnoli in maniera banale se non addirittura offensiva e non trova mai il necessario afflato emotivo, complice due protagonisti fuori parte che si muovono all'interno di una sceneggiatura ben più che superficiale.
Perché ci piace
- Un paio di gag divertenti.
Cosa non va
- Romanticismo scontato e freddo.
- Una coppia di protagonisti fuori parte.
- Una sceneggiatura priva di emozioni e ricca di stereotipi.