Testa o croce?: Alessio Rigo De Righi, Matteo Zoppis, Nadia Tereszkiewicz e un western fuori dai canoni

I registi di Re Granchio hanno presentato la loro nuova fatica, un western atipico che mescola Buffalo Bill, i butteri e un'eroina scatenata che ha il volto di Nadia Tereszkiewicz. Al cinema dal 2 ottobre.

Alessio Rigo De Righi, Matteo Zoppis e Nadia Tereszkiewicz a Locarno 2025

La tradizione orale delle leggende del selvaggio West "decostruita" alla maniera di Alessio Rigo De Righi e Matteo Zoppis. I due registi proseguono nel loro percorso di de-mitizzazione del genere per costruire una nuova mitologia cinematografica più moderna, riflessiva e al passo coi tempi, il tutto senza perdere di vista lo spettacolo. Testa o croce? è un western apparentemente tradizionale nella forma e ambientazione, peccato che in realtà non sia ambientato nelle vaste praterie californiane bensì in quelle laziali e che l'eroe sia in realtà un'eroina bionda e volitiva che ha le fattezze dell'attrice francese Nadia Tereszkiewicz.

Testa Croce Nadia Tereszkiewicz Locarno 2025
Il sorriso di Nadia Tereszkiewicz, protagonista femminile di Testa o croce?

Assente Alessandro Borghi, interprete del buttero Santino, la cui vittoria sui cowboy di Buffalo Bill dà il là alla vicenda, sono i due registi a svelare i gustosi retroscena del film ambientato nel 1890, durante il tour italiano del Wild West Show di Buffalo Bill, alla stampa presente al Festival di Locarno, dove il film è stato presentato dopo il debutto a Cannes. "Il viaggio a Roma di Buffalo Bill è una storia che abbiamo sentito spesso da piccoli, così come la sfida tra i cowboy americani e i butteri di Cisterna Latina" spiega Matteo Zoppis. "La collaborazione mia e di Alessio è sempre ruotata attorno a storie orali, ma in questo caso ci interessava riflettere anche sulla scrittura. Non a caso il film viene 'scritto' dal personaggio di Buffalo Bill".

A cavallo tra genere e Storia d'Italia

Pur aderendo alla tradizione, Testa o croce? non si limita a esplorare il genere, ma si innesta in un particolare momento storico e uno dei quattro capitoli in cui la storia è organizzata ospita proprio una digressione su un gruppo di anarchici insurrezionalisti che vogliono sabotare la costruzione della strada ferrata. "Volevamo portare sullo schermo il nostro amore per il genere realizzando un western di ambientazione italiana" chiarisce Alessio Rigo De Righi "e quindi abbiamo creato una connessione con la storia. La sfida tra butteri e cowboy ci ha permesso di raccontare il genere sgretolandolo attraverso il percorso della protagonista. Il film parte da una vicenda classica che poi sovverte".

Testa Croce Alessandro Borghi
Alessandro Borghi nei panni di Santino in prigione

Testa o croce? si apre, infatti, con Santino (Alessandro Borghi), buttero sempliciotto, ma abile a domare cavalli che si ribella al volere del padrone innescando una reazione a catena. "Non è il classico uomo del West, è abile a cavalcare, ma non sa sparare" dice Rigo De Righi "Lo abbiamo sviluppato in relazione a Rosa. Santino è interdipendente dalla sua co-protagonista. Man mano che la storia avanza il film si sposta lentamente su di lei".

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Una protagonista fuori dai canoni

Testa O Croce Rosa Nadia Tereszkiewicz
Nadia Tereszkiewicz sfodera la pistola

Per Nadia Tereszkiewicz è interessante interpretare un personaggio che "vive nel passato, ma in un film che parla anche del presente. Quello di Rosa è un percorso esistenziale, una storia d'amore che ci racconta la protagonista, ma che non la definisce". L'attrice è entusiasta della collaborazione coi registi romani che le hanno cucito addosso un personaggio unico. "Avevo visto Re Granchio a Parigi e mi sono detta 'Questo è un cinema che mi piacerebbe fare'. Quando ho letto lo script ho capito che c'era qualcosa di nuovo, di rivoluzionario, ma anche che affondava le radici nel passato".

Testa Croce Alessandro Borghi Nadia Tereskovitz Bacio
Il bacio tra Alessandro Borghi e Nadia Tereszkiewicz

Interviene Matteo Zoppis: "La nostra intenzione era strutturare il genere basandosi su western femministi, I compari di Altman, Johnny Guitar. Abbiamo un modo di lavorare che si ispira a tanti generi, non solo western. Per noi era importante sovvertire la figura dell'eroe, partire dall'eroe classico e svelare piano piano che in realtà è la donna". Tereszkiewicz si è preparata al ruolo di Rosa "guardando tanti film, non solo western: Bonny & Clyde, Cuore selvaggio... Mi è piaciuto trarre ispirazione da tante piccole cose, forse l'ispirazione principale è stata Julie Christie ne I compari. Ma abbiamo avuto spazio per creare sul momento. E poi abbiamo costruito il personaggio di Rosa attraverso l'acconciatura e i costumi. Ad esempio il momento in cui si toglie il corsetto rappresenta una liberazione simbolica".

Il mito di Buffalo Bill: il lavoro sulle fonti

Testa Croce John C Reilly
John C. Reilly è Buffalo Bill

La ricerca è alla base del lavoro di Matteo Zoppis e Alessio Rigo De Righi, vista la loro scelta di voler calare le storie dei loro personaggi in specifici contesti storici. In questo caso, oltre a personaggi inventati come Rosa e Santino il terzo protagonista del triangolo è una figura storica come Buffallo Bill, che nel film non è solo un eroe del West, ma anche un raffinato affabulatore. "Questa è la cosa che più ci ha affascinato dall'inizio, avere un antagonista che sia anche il narratore del film, impegnato a raccontare una sua versione dei fatti" evidenza Rigo De Righi. "Abbiamo potuto visionare dei video del Wild West Show, erano le prime rappresentazioni cinematografiche della storia. Bill Cody era un personaggio complesso, polemico e interessante. Lo abbiamo affrontato da quel punto di vista, mostrandolo in veste di narratore pieno di contraddizioni e intenzionato a mistificare la realtà".

Testa Croce Alessandro Borghi Nadia Tereskovitz
Nadia Tereszkiewicz e Alessandro Borghi guadano la palude in Testa o croce?

Come chiarisce Matteo Zoppis, "d'altronde il Wild West Show era una collezione mistificata di storie di frontiera. Per noi l'aspetto interessante era che la rappresentazione che Bill fa del West poteva essere il primo western della storia. Il tema della verità è sempre stato al centro dei nostri film quindi era un punto di partenza perfetto". Trovare l'interprete di Buffalo Bill non è stata una passeggiata. _"Il casting è stato lungo e tortuoso, ma quando abbiamo conosciuto John C. Reilly è salito a bordo velocemente con molto entusiasmo portando grandi idee sul personaggio. Con lui abbiamo lavorato sul tono del film, ma anche Nadia e Borghi hanno dedicato molto tempo ai loro personaggi".

"E poi Buffalo Bill ci ha permesso di raccontare la contemporaneità affrontando il tema delle mistificazione delle notizie" ha concluso Rigo De Righi. "La sua cronaca della vicenda di Rosa altera volutamente i fatti per alimentare la mitologia, il suo racconto è in contrasto con quello della nostra protagonista e questa oggi, spesso e volentieri, è pratica comune".