Chi non muore si rivede: dopo essere scampata alla furia assassina di Art the Clown (David Howard Thornton) in Terrifier 2, Sienna Shaw torna ad affrontare il male nel terzo capitolo della saga horror creata da Damien Leone. A interpretarla è sempre Lauren LaVera, tosta come il suo personaggio: è infatti un'atleta di arti marziali e si è fatta le ossa sui set iniziando come comparsa. Appassionata di horror, è proprio con questo genere che ha fatto il salto di qualità. Infatti, grazie a Terrifier 3, campione di incassi al box office italiano, è diventata infatti una delle final girls più famose di sempre.
Se siete appassionati di film horror forse l'avete vista anche in The Well di Federico Zampaglione. Ma comunque è quello di Sienna il ruolo con cui è destinata a essere identificata a lungo. Dopo aver passato un Halloween decisamente sanguinoso nella pellicola precedente, ora la ragazza si ritrova a dover sopravvivere anche a Natale. Art the Clown, per l'occasione, diventa infatti un Babbo Natale molto poco rassicurante.
Che Terrifier 3 sia destinato a diventare un film di Natale fuori dal comune? L'attrice, nella nostra intervista, ci ha detto che lo spera: "Penso che abbia sicuramente il potenziale per essere un film delle feste. Ha tutti gli elementi di alcuni meravigliosi film horror natalizi". Buon Natale, allora!
Terrifier 3: intervista a Lauren LaVera
In Terrifier 3 si scopre qualcosa di più sulle origini di Art the Clown. In molti ci siamo chiesti se fosse il diavolo. Lauren LaVera che ne pensa?
"Credo che sia abbastanza chiaro. Non credo che Art il Clown sia il diavolo. Penso però che sia assistito da qualcosa di malvagio. Penso che fosse un essere umano e che ora si stia facendo aiutare forse dal diavolo, forse da un demone per continuare la sua furia omicida".
Sienna Shaw: non solo una scream queen
Demone o no, una cosa è sicura: Sienna vende cara la pelle. E sembra avere tutti gli strumenti per combattere Art the Clown grazie alla fantasia di suo padre, un fumettista. L'immaginazione è davvero un superpotere? L'attrice ne è convinta: "Assolutamente sì. Non credo che sarei un'attrice se non ci credessi. Penso che senza immaginazione non si abbia molto".
Grazie a dei flashback, in Terrifier 3 vediamo dei momenti di Sienna bambina proprio nello studio del padre. E scopriamo che gli ha chiesto di creare una supereroina, dato che nelle sue tavole vedeva solo supereroi uomini. E finisce per diventare lei stessa un'eroina: Sienna è molto più che una semplice scream queen. Quanto è importante avere personaggi come il suo nell'horror? "Penso che la rappresentazione sia importante a tutti i livelli. È importante la rappresentazione dei gruppi di minoranza, sia che si tratti di una donna che di una persona di colore. Credo che incoraggi, soprattutto i giovani, a essere forti".
"Per quanto mi riguarda, sono cresciuta guardando film horror. Adoro i film dell'orrore e adoro le final girls forti. Sento che mi hanno fatto diventare la persona grintosa che sono oggi. Quindi penso che sia assolutamente importante avere dei personaggi così. E spero che continueremo a vederli nell'horror e in tutti i generi e forme di media".
Terrifier 3, recensione: il miglior (e più sanguinoso) film della saga di Art the Clown
L'horror come specchio del mondo di oggi
Da grande appassionata di horror, Lauren LaVera pensa che, purtroppo, visto quanto sta accadendo nel mondo oggi, sia il genere in grado di raccontare meglio il presente: "Cerco di non essere così pessimista, ma forse è così. Stavo proprio parlando con il mio parrucchiere, mi sono appena lavata e asciugata i capelli prima di questa intervista, e abbiamo discusso di tutte le cose che stanno accadendo in tutto il mondo. È così triste e deprimente. Penso che in questo momento stiano accadendo più orrori di quanti se ne possano raccontare in un film. Ancora una volta, cerco di non pensarci. Cerco di essere positiva, perché ci sono anche così tante cose belle nel mondo, ma credo che l'horror sia un buon modo per descrivere ciò che sta accadendo attualmente".
E, visto che è un'attrice e ormai conosce tutti i trucchi del set, cosa la spaventa adesso quando guarda un film horror? LaVera: "Penso che il tempismo sia importante. Credo che il modo in cui si svolge una scena sia ciò che mi spaventi davvero ora. In America abbiamo un'espressione del tipo: se vedi come si fa la salsiccia, non vorrai più mangiare quella salsiccia. Ma ci sono alcuni effetti pratici che mi colpiscono ancora: ho visto un horror che si chiama Caveat, un film del Regno Unito, e forse è stato uno dei primi, da anni a questa parte, che ho dovuto guardare attraverso le dita, perché ero così spaventata dal trucco prostetico di questa persona. Lo consiglio vivamente. E ancora: credo che sia tutto nel montaggio e nel tempismo".
Sul set con Art the Clown
Il cinema è finzione, ovviamente, ma i film horror hanno caratteristiche ben definiti: i litri di sangue che vediamo sullo schermo vengono effettivamente sparsi sul corpo degli attori. Come ci si rilassa dopo una scena particolarmente gore? L'attrice: "È difficile. Sul set di Terrifier 3, dopo una scena particolarmente intensa, ho parlato con Maria, la nostra fantastica intimacy coordinator: mi sono scusata perché stavo sudando. Le ho detto: Maria, mi dispiace tanto. Mi sembra di puzzare perché sto sudando moltissimo! E lei mi ha spiegato che il mio corpo non conosce la differenza: lo stavo sottoponendo a uno stress. Mi ha detto: tu sai di non essere stressata, ma il tuo corpo non lo sa. Quindi è difficile decomprimere. Quando torno nella mia stanza mi piace fare un bagno, mi metto una maschera per il viso. Respiro profondamente, faccio molto lavoro di respirazione e cerco di guardare qualcosa di divertente".
E, a proposito di stress, com'è il sorriso di Art the Clown dal vivo sul set? "Dipende. Tra una ripresa e l'altra non mi spaventa affatto. Dave non è un tipo spaventoso, nemmeno con il trucco. È molto disarmante. In pratica è come un Looney Toon. È un tipo buffo e divertente. Ma in alcune scene è molto inquietante per me. Credo che questo sia dovuto anche al fatto che mi piace davvero credere in quello che sto facendo come attrice. Mi piace avere il senso dello spazio e portare onestà e verità al ruolo. In ogni caso, quando Dave cerca di esserlo può essere davvero terrificante. E le protesi sono ben fatte e orribili, per cui non è difficile avere paura di lui".