Super Charlie, recensione: azione e colpi di scena per una storia che enfatizza il lavoro di squadra

Miglior film nella sezione Elements +6 di Giffoni, Super Charlie arriva in sala per divertire il pubblico più giovane con una storia ricca di colpi di scena. Dietero, anche valori importanti da non trascurare.

Un'immagine di Super Charlie

Eroi si nasce o si diventa? I superpoteri si ereditano o acquisiscono? Quando si ha un personaggio molto giovane, addirittura neonato, come il protagonista di Super Charlie è una domanda che viene da porsi in modo naturale. Perché se è vero che lo spunto stesso del film ci illustra e spiega da dove arrivino i poteri del bambino, è ugualmente vero che la domanda posta in apertura resta... perché essere eroici è qualcosa che si ha, che nasce dentro di noi e viene coltivata dal contesto in cui cresciamo.

Super Charlie Neonato
Il piccolo Charlie

E soprattutto non si è eroi da soli, questo l'insegnamento del film tratto dall'omonima serie di bestseller per ragazzi edita da Feltrinelli KIDS e scritta da Camilla Löckberg che John Holmberg adatta. Un titolo che si è fatto notare anche al Giffoni Film Festival della scorsa estate, aggiudicandosi il premio come miglior film nella sezione rivolta ai più piccoli, Elements +6.

Fratelli, uniti!

Ancor prima del neonato del titolo, infatti, Super Charlie racconta la storia di Willy e della sua bizzarra famiglia, composta da un padre poliziotto, una madre scrittrice e tre figli: Willy, appunto, una sorella adolescente e la new entry di casa, Charlie. A 10 anni di età, Willy sogna di essere un supereroe, come quelli di cui legge nei suoi fumetti preferiti, ma anche un po' come il padre che per il suo lavoro combatte il crimine. E proprio accanto a lui vorrebbe operare come eroe, un sogno messo alla prova dall'arrivo del nuovo fratellino Charlie, che catalizza su di sé tutte le attenzioni dei genitori.

Super Charlie 2
I due fratelli protagonisti di Super Charlie

Come se non bastasse, il nuovo arrivato inizia a dimostrare di avere dei superpoteri, rendendolo molto più avanti di Willy sul percorso per diventare eroe. Il conflitto è quindi ovvio, ma è anche un qualcosa che i due fratelli devono mettere da parte per affrontare la minaccia che arriva dal supercattivo di turno, Inferio, che opera insieme al suo di fratello, lo scienziato frustrato Anton, che cercano di mettere in pratica il loro malvagio piano di conquista.

La famiglia di Super Charlie

Le figure che animano questa storia sono ben ragionate e costruite in termini di character design e scrittura, equilibrate tra l'ammiccare a personaggi già visti e diventati popolari grazie ad altri film e il proporre qualcosa di nuovo e coerente. In tal senso Super Charlie funziona nel creare quel ponte riconoscibile e coinvolgente per i suoi spettatori più giovani, proponendo dinamiche tra i personaggi in cui il pubblico possa riconoscersi, assicurando empatia nei confronti dei personaggi e le loro storie.

Funziona soprattutto la figura centrale di Willy, in cui tanti bambini potranno rivedere i propri sogni, le proprie gelosie e passioni, diventando veicolo per un messaggio di collaborazione e intesa interpersonale importante, con un'enfasi sul lavoro di squadra che oggi è bene ribadire e sottolineare.

Tra dinamismo e divertimento

Così come funziona la regia di John Holmberg, che alterna con fluidità i momenti più leggeri alla costruzione di un dinamismo che ha senso per accompagnare le porzioni di storia più vicine al mondo dei fumetti e degli eroi, a cui il protagonista Willy si ispira. Va da sé che non possiamo aspettarci il livello tecnico delle produzioni dei grandi studios come Pixar o Disney Animation o DreamWorks, ma il risultato è più che discreto e per molti versi superiore alla media.

Insomma un film che sa comunicare con semplicità, ma mai banalità, e che sa divertire il proprio pubblico più giovane, con qualche concessione interessante anche agli spettatori adulti. D'altra parte il cinema è e deve essere anche questo.

Conclusioni

Super Charlie è un film che funziona nel raccontare una storia divertente e dinamica, che sappia far leva sui suoi personaggi e le loro dinamiche riconoscibili per affrontare il tema della cooperazione e il lavoro di squadra. Più che discreto il comparto tecnico nel portare avanti la storia, grazie anche a una regia che sa quando assecondare l'azione con il dinamismo della messa in scena.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
N/D

Perché ci piace

  • Willy e gli altri membri della sua famiglia.
  • L'equilibrio tra divertimento e dinamismo nella costruzione del racconto.
  • Il tema del lavoro di squadra, importante da sottolineare.

Cosa non va

  • La struttura è molto semplice e può deludere chi gradisce sviluppi più articolati e complessi.