Dopo aver catturato il boss Antonio Iovine (Guido Caprino) nei due episodi della scorsa stagione di Sotto copertura, da stasera la Squadra Mobile capitanata da Michele Romano (Claudio Gioè) dovrà affrontare una nuova, difficilissime sfida: prendere il latitante Michele Zagaria (Alessandro Preziosi), noto volto dei clan dei casalesi.
Tinni Andreatta, direttrice di Rai Fiction, ha chiarito subito nella conferenza stampa di presentazione della fiction che Sotto copertura 2 non va considerato come un mero sequel: "È la prima volta che col racconto seriale raccontiamo una storia di valore civile ma soprattutto una storia vera, realmente accaduta. Da una prima stagione composta da pochissimi episodi, abbiamo deciso di dare vita a una vera è propria serie. Questa innovazione permette di confrontarsi con il mercato internazionale, che oggi è quello delle serialità, non più delle miniserie. Si tratta di un formato di 8x50, trasmesso da Rai 1 in quattro serate da 100 minuti". "Tanti prodotti dicono che la criminalità è qualcosa di desiderabile e che la violenza è vincente", ha aggiunto il produttore Luca Bernabei, "ma questo prodotto, invece, dice che il male non paga. Questo è importante, per il pubblico e per il Paese, che ha bisogno di riscatto".
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Tra fiction e realtà
Come nello scorso atto della miniserie prodotta da Lux Vide, anche stavolta lo show racconterà, in maniera romanzata, fatti realmente accaduti. Lo stesso personaggio interpretato da Gioè, infatti, altro non è che l'alter ego di Vittorio Pisani, il vero poliziotto che ha catturato Iovine e Zagaria a soli 13 mesi di distanza l'uno dall'altro. Come ha sottolineato la produttrice Matilde Bernabei: "L'ispirazione dalla realtà ci è stata data dallo stesso Pisani, il vero capo della squadra mobile di Napoli, che è poi stato tolto dal suo incarico dalla camorra stessa. Adesso lui lavora a Roma, è una persona di qualità professionale, umana e di stile. È stato importante dire agli italiani che ci sono anche quelli che nello Stato lottano veramente".
Sempre Berbabei, inoltre, ha spiegato che in Sotto Copertura non è stato usato il nome di Vittorio Pisani per il commissario Romano in quanto durante la produzione della prima stagione "era ancora in essere il processo in cui Vittorio Pisani era accusato di essere stato connivente con la camorra e abbiamo voluto proteggere lui e la sua famiglia. Ora il suo accusatore è stato condannato per calunnia, e questo nello show verrà sottolineato".
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Vecchi e nuovi volti
Dopo la prima esperienze nei panni di Michele Romano, Claudio Gioè è entusiasta di essere tornato ad interpretare il complesso personaggio e soprattutto di essere il protagonista di un prodotto televisivo che racconta la speranza: "Tante altre serie esaltano il fascino del male, noi raccontiamo la vittoria dello Stato e lo facciamo proprio in quei territori, è stata come un'operazione catartica per chi vive là. Ammetto che il rischio della retorica era dietro l'angolo, ma già dalla prima stagione l'abbiamo evitato. Nella seconda stagione abbiamo calcato la mano, siamo andati più a fondo nel descrivere l'aspetto umano dei poliziotti. Raccontare queste storie è una cosa rivoluzionaria". Contro Gioè questa volta c'è Alessandro Preziosi nel ruolo del villain: "La mia preparazione è stata ossessiva, ne abbiamo parlato tanto, mi sono ispirato al sindaco del rione Sanità di Eduardo de Filippo e a Il camorrista di Tornatore. Inoltre due anni fa ho fatto Don Diana, è stato strano interpretare Zagaria, ma ho capito la legittimazione del male che vuole fare capolino nel bene".
Oltre a Preziosi un nuovo importante personaggio di Sotto Copertura 2 è Claudia Ventriglia (Bianca Guaccero), casalinga sposata con Domenico (Francesco Colella) che vive nella casa sotto la quale c'è il bunker dove è nascosto Zagaria. Come per Preziosi neanche per la Guaccero è stato semplice interpretare Claudia. L'attrice ha infatti ammesso: "La Ventriglia è una donna dalle mille sfaccettature, è stata chiamata a coprire il boss e non poteva non farlo. Non so se fino in fondo fosse affascinata dal potere o se lo subisse. Alessandro ha interpretato benissimo Zagaria, io ho avuto veramente paura di lui. Inoltre abbiamo girato nella vera casa della famiglia coinvolta nella vicenda, avevo i brividi: era rimasto tutto com'era prima del sequestro. Ho incontrato la vera signora Ventriglia (nome di fantasia n.d.r.). Mi ha colpito il suo sguardo, mi ha raccontato molto più delle parole. Ho visto nei suoi occhi il dramma e la forza con la quale ha lottato".