Sapete cosa sono i videogiochi Toys to Life?
Non vergognatevi se lo ignorate, perché in definitiva si tratta di qualcosa di relativamente recente (il più anziano tra essi non arriva ai dieci anni di età) e soprattutto si rivolge prevalentemente al pubblico più giovane. Per sintetizzare, si tratta di un tipo di gioco che prevede l'uso di statuette giocattolo che interagiscono con il software attraverso un dispositivo hardware che magicamente le proietta all'interno del gioco. E ovviamente collezionando le action figures, si hanno più personaggi da usare nel videogioco.
Se li conoscete, molto probabilmente è perché negli ultimi anni un colosso come Disney è entrata a far parte di questo mondo con Disney Infinity, per poi abbandonarlo improvvisamente nel corso di quest'anno, e ultimamente la Lego ha deciso di dire la sua nel settore, con Lego Dimensions, un gioco che abbiamo seguito con interesse e gran curiosità per il suo collegamento strettissimo col mondo del cinema, quanto e forse più del già apprezzato The Lego Movie, permettendo al giocatore di immergersi nelle ambientazioni di classici come Ritorno al futuro e Ghostbusters - Acchiappafantasmi, fino a Il signore degli anelli o Batman.
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Il mondo di Skylanders
Ma tra i principali esponenti dei Toys to Life c'è Skylanders, produzione pubblicata da Activision su tutte le piattaforme sin dal 2011, quindi quasi fin dalle origini di questa tipologia di videogiochi, un mondo popolato da personaggi chiamati appunto Skylanders perché abitanti delle Skylands, e suddivisi in categorie elementali che vanno dalle classiche Terra, Aria, Fuoco, Acqua ad altre come Magia, Vita, Tecnica e Non-morti (più Buio e Luce aggiunte con le ultime espansioni). Un gioco di indubbio successo, come è chiaro dal numero e la frequenza delle sue nuove edizioni e soprattutto per un dettaglio che a noi interessa più da vicino: la creazione di una serie TV intitolata Skylanders Academy al debutto su Netflix dal 28 Ottobre (una seconda stagione è già in programma per il 2017), in attesa di un possibile film per il futuro. Una serie prodotta dalla neonata divisione Activision Blizzard Studios e che fa da spin-off alla saga videoludica, senza collegamenti concreti alla storyline principale dei giochi e con un cast vocale separato, insomma un progetto che mira ad acquisire una propria autonoma dignità. E in qualche modo ci riesce.
A scuola con gli Skylanders
Il titolo Skylanders Academy parla chiaro: i nostri eroi sono dei nuovi studenti di questa scuola per Skylanders. Si tratta del draghetto Spyro, vero protagonista della serie che ci viene mostrato fin dalla nascita e in spaccati della sua crescita, di Stealth Elf, Eruptor, Jet-Vac e Pop Fizz, sotto la guida di un insegnate come Master Eon che potremmo ricondurre a figure come Gandalf o Merlino. Se li chiamiamo eroi è perché il loro percorso di formazione li dovrà condurre sulla strada per difendere le Skylands dai suoi nemici, su tutti il malvagio Kaos, e non sarà semplice perché dovranno superare prima di tutto i propri limiti. Personaggi accattivanti nel design e pensati per conquistare il pubblico, curati nei dettagli grafici, pur nel loro look plasticoso che richiama le figure abbinate al gioco, come nei tic che completano la loro personalità. Quel che funziona in Skylanders Academy è proprio il modo in cui le caratteristiche di ognuno vengono sfruttate per costruire situazioni e gag in grado di divertire e intrattenere il pubblico più giovane con originalità.
L'espansione di un franchise
L'approccio e la costruzione della serie, lo stile ed il tono, l'equilibrio tra avventura, divertimento e momenti più teneri, tradiscono questo target di giovani spettatori, ma la vivacità e la creatività che contraddistingue il lavoro narrativo e visivo non esclude a priori un pubblico più adulto. Da quanto abbiamo potuto vedere in anteprima, la serie approdata su Netflix rappresenta un modo intelligente per espandere il franchise di videogiochi e soprattutto il mondo di cui fa parte, creando ulteriori possibilità commerciali per il suo merchandising ma senza sovrapporsi a quanto già esistente e consolidato. Un lavoro fatto con intelligenza, competenza e senza tirarsi indietro in termini di sforzo produttivo, visti alcuni dei nomi coinvolti, dalla supervisione di Eric Rogers di Futurama alle voci di Justin Long (Spyro), Ashley Tisdale (Stealth Elf), Jonathan Banks (Eruptor), ma anche Susan Sarandon e Parker Posey. Skylanders Academy è quindi un prodotto da tenere d'occhio anche in vista di un futuro su cui Activision sembra voler investire molto.