New York City Police Department, Brooklyn: Harlee Santos (Jennifer Lopez) è un'agente di polizia, è tosta e determinata, con un passato turbolento e una figlia adolescente piena di talento per cui vuole il meglio. Gli studi di violoncello della figlia in una scuola prestigiosa di New York costano però caro, tanto da non poter far quadrare i conti con il semplice stipendio da poliziotta. Harlee si fa quindi coinvolgere dal suo capo, Matt Wozniak (Ray Liotta), in un intricato sistema di mazzette, gestito dalla sua squadra. Il giro di corruzione non sfugge però all'FBI, che incastra la poliziotta corrotta mettendola di fronte a un bivio: la galera o un lavoro da talpa per incastrare Wozniak.
Se c'è una cosa in cui J.Lo è veramente brava è il fiuto per gli affari: da ballerina ad attrice, da attrice a cantante, da cantante a imprenditrice, con la sua linea di abbigliamento e profumi, Jennifer Lopez ha capito che il futuro dello showbusiness è in televisione e, dopo aver partecipato, in qualità di giudice, a diverse edizione di American Idol, la performer è ora pronta a impossessarsi del piccolo schermo, sia come interprete che come produttrice. A 25 anni di distanza dalle serie In living color e Second Chances, Lopez torna in TV e lo fa da protagonista, in uno show tagliato su misura per lei. Il poliziesco Shades of Blue è infatti un inno alla determinazione e al fascino di J.Lo, che è anche produttrice esecutiva, pronta a lanciare il prossimo anno anche il suo show, World of Dance, in cui dei ballerini da tutto il mondo si esibiranno per vincere un premio di un milione di dollari.
I'm still Jenny from the Block
Presenza fissa su copertine e red carpet, negli anni J.Lo è diventata un'icona di stile, perdendo sempre più l'odore delle strade del Bronx da cui proviene e di cui si è sempre dimostrata orgogliosa, basti pensare al testo della canzone Jenny from the block, in cui dice "Don't be fooled by the rocks that I got / I'm still, I'm still Jenny from the block / Used to have a little, now I have a lot / No matter where I go, I know where I came from (from the Bronx!)" (non fatevi ingannare dai gioielli che ho, sono sempre, sempre Jenny dal quartiere, avevo poco adesso ho molto, non importa dove vada, so da dove vengo, dal Bronx!).
In Shades of Blue Lopez sembra proprio cercare di tornare alle origini, interpretando una donna vera, impegnata ad affrontare le mille difficoltà di una vita normale, non quelle di una star di Hollywood. Se da una parte l'impegno dell'attrice c'è, soprattutto dal punto di vista fisico (corre, salta e lotta senza esitazione, mostrando di possedere ancora la sua leggendaria forma fisica), dall'altra il suo sforzo di abbandonare l'immagine di J.Lo, ormai famosa in tutto il mondo, è meno riuscito: per lei essere casual vuol dire indossare pantaloni e maglie comode, fare manicure e trucco naturali ma comunque impeccabili e non piastrarsi i capelli. Se per Jennifer Lopez, abituata ad abiti da sera dalle scollature vertiginose, questo è il minimo sindacale, non lo è certo per una poliziotta che tutti i giorni combatte il crimine: quando Harlee salta addosso a un criminale e si mette alla guida di una volante, i suoi ricci perfetti non si muovono di un millimetro ed è difficile immaginarsi una vera agente con quel contouring perfetto.
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Non solo, poliziotta e madre single over 40 ok, ma guai a non essere sexy: in Shades of Blue tutto il dramma della protagonista, divisa tra il senso di colpa per essersi fatta corrompere e il desiderio di proteggere la figlia, si trasforma ben presto in un videoclip caliente, in cui Harlee viene desiderata a turno dal suo carceriere, il rigido detective dell'FBI Robert Stahl (Warren Kole), dai colleghi e dal bel procuratore distrettuale James Nava (Gino Anthony Pesi), permettendo alla Lopez di sfoggiare in continuazione un corpo tonico e abbronzato, proprio come nei suoi video da cantante.
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Funny How?
In quest'orgia di sguardi languidi e gocce di sudore che cadono su schiene ben tornite, si muove il diabolico Matt Wozniak di Ray Liotta, che sfoggia il suo sguardo inconfondibile di lucida follia, purtroppo ingabbiato in un personaggio stereotipato, quello del corrotto pronto a tutto, che gli sceneggiatori cercano di rendere più interessante con scelte discutibili che nulla aggiungono alla trama. Per quanto Liotta ci provi, la scrittura non è dalla sua parte e in certe scene, soprattutto nei numerosi dialoghi tra lui e Jennifer Lopez, è impossibile non pensare al celebre discorso di Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese, in cui Liotta e Joe Pesci scherzano sul "funny how?" (buffo come?). Da segnalare la presenza di Drea de Matteo, Adriana La Cerva in I Soprano, nel ruolo di Tess Nazario, collega di Harlee e membro della squadra di Wozniak. Nonostante i difetti evidenti, Shades of Blue è stata confermata da NBC per una seconda stagione, grazie ai buoni ascolti in America (la première è stata vista da 8 milioni di spettatori). In Italia la serie arriverà, in prima visione, il 22 settembre su Premium Crime, canale di Mediaset Premium.
Movieplayer.it
2.5/5