Vi ricordate la prima volta che vostro marito vi ha visto nuda? Ma, soprattutto, riuscite a riportare alla mente l'ultima volta? Questo è l'interrogativo che Annie rivolge alle lettrici del suo blog e a se stessa. Il problema è che, dopo dieci anni di matrimonio e due figli, lei e il marito Jay sono diventati una squadra perfetta nell'organizzare la quotidianità famigliare rinunciando, però, a quello che una volta era il loro punto forte, ossia il sesso. Quindi, come rinverdire la passione di una coppia fin troppo rodata nella monotonia?
La risposta viene trovata, non senza un po' di fatica, nell'intimità casalinga grazie alla sofisticata telecamera dell'ultimo iPad di Jay e ad un manuale particolare in cui ricercare ispirazione per particolari prestazioni atletiche. Ma in un mondo eternamente collegato dove attraverso una semplice "nuvola" è possibile "condividere" l'inimmaginabile con un solo click, bisogna fare molta attenzione a riprendere le proprie sperimentazioni di coppia perché il pericolo di finire in rete è altissimo. Fortuna che anche il mondo del porno ha delle leggi ben precise capaci di rivalutare il sito youporn come un luogo di condivisione solidale.
Trio che vince non si cambia
La produzione deve aver pensato che una squadra vincente non si deve cambiare per nessun motivo. Così, dopo l'esperienza di Bad Teacher: una cattiva maestra, il terzetto formato da Cameron Diaz, Jason Segel e il regista Jake Kasdan torna a collaborare per Sex Tape - Finiti in rete la cui intenzione, ovviamente, è quella di ripercorrere l'ironia politicamente scorretta del primo film. Naturalmente anche la struttura narrativa dell'intera vicenda non cambia, basando i suoi punti di forza su una serie infinita di situazioni comiche al limite del paradossale e sulla presenza di guest, star come Rob Lowe e Jack Black, spalle d'eccezione per garantire momenti di pura ironia. Entrambi, il primo in particolare impegnato nella rappresentazione di un editore tutto casa e famiglia con un feroce cane lupo dal nome Ariel tranquillizzato solo dalle parole Hakuna Matata, hanno il compito di dimostrare che spesso l'aspetto inganna. Per questo motivo il proprietario di un sito porno può rivelarsi un filosofo dal cuore d'oro, mentre il compito family man può nascondere un'anima da rocker con una passione discutibile per la cocaina.
E attraverso questa umanità variegata Kasdan prova a raccontare, sdrammatizzando, tre elementi tra loro apparentemente poco affini come il sesso, la perfetta famiglia americana e la moralità. Questo per dimostrare che il sorriso dona leggerezza alla forma ma non intacca minimamente la sostanza del contenuto. Peccato, però,che l'esperimento sia riuscito solamente in parte. Il ritmo della commedia, infatti, é discontinuo cedendo fin troppo alla tentazione di compiacere il senso del pudore dello spettatore medio. Senza dubbio parlare di sesso al cinema attraverso una commedia è ancora un'impresa per valorosi e Kasdan, chiamato a sostituire nel progetto Nicholas Stoller, non prova ad arginare una sceneggiatura volta a finalizzare tutto in un happy end rassicurante in cui l'unità famigliare e il vero amore giustificano qualsiasi sperimentazione.
La passione al tempi dell'iPad
iPhone, iPad e smartphone in generale hanno cambiato il nostro modo di lavorare e non solo. Condannandoci, infatti, ad una continua connessione e condivisione, hanno reso le nostre esistenze pubbliche o, almeno, più facilmente testimoniabili. Anche in situazioni che, in tempi diversi, avremmo definito, intime e private. Per questo motivo Sex Tape utilizza come motore di tutta la narrazione un'oggetto ormai di culto come l'iPad e l'ossessione tecnologica che ci accompagna ormai da qualche anno. Il personaggio di Jay, infatti, può essere considerato come un collezionista compulsivo dei prodotti Apple che, sempre alla ricerca dell'ultimo e più sofisticato giocattolo, distribuisce quelli ormai usati e poco interessanti a parenti e amici, più o meno intimi. Ma quando, grazie a questo gioco di sharing, anche il postino potrebbe essere venuto a conoscenza di segreti intimi, ci si rende conto di aver valicato un limite personale e, probabilmente, anche generale. Vuoi vedere che dietro le forme di una commedia si nasconde una sottile polemica nei confronti dei tempi moderni?
Conclusione
Ridere del sesso e della coppia si può e si deve, peccato, però, per una mancanza di coraggio che porta regista e cast a non osare fino alla fine nel nome del sogno della perfetta famiglia americana.
Movieplayer.it
3.0/5