Grande entusiasmo per Romance & Cigarettes, il folle musical che John Turturro presenta in concorso a Venezia. Con lui al Lido i due protagonisti James Gandolfini e Susan Sarandon, la cugina attrice Aida Turturro, e i due illustri produttori Joel Coen ed Ethan Coen, che controllano sornioni l'accoglienza riservata al loro attore-feticcio qui in veste di regista.
Romance and Cigarettes è un film bello e irriverente. Nel finale però il tono cambia completamente e l'atmosfera diviene pesantemente drammatica. Perché questo cambiamento? John Turturro: Per me anche l'inizio è serio, penso soprattutto al litigio tra i due coniugi che apre la crisi matrimoniale. Il film è come un grande circo pieno di gente che si restringe man mano che si va avanti, un po' come accade nella vita reale.
Susan Sarandon, questo film è il primo musical a cui partecipa dopo The Rocky Horror Picture Show. Ci sono differenze o punti in comune tra le due opere? Susan Sarandon: Per me The Rocky Horror Picture Show non è un musical vero e proprio, ma un'opera della classe operaia. Qui invece la musica è nata perché non riuscivamo ad esprimere i sentimenti solo a parole ed è diventata parte integrante del film.
Quale è il modo migliore di reagire quando il marito ti tradisce? Susan Sarandon: Meno male che Tim (Tim Robbins, n.d.r.) non è qui a sentire la mia risposta. In realtà la mia idea sull'argomento è cambiata negli anni. Quando ero più giovane sarei stata pronta a fare la valigia ed andarmene di casa alle quattro del mattino, ora vedo le cose in modo diverso. La mia protagonista del film, in realtà, è turbata più dalla scoperta della poesia scritta per l'amante che dal tradimento fisico in sé. Quella è una cosa che mi farebbe molto male.
Molte attrici americane con più di 40 anni si lamentano che a Hollywood non ci sono ruoli per loro. Lei arriva a Venezia con ben due film. Un'eccezione? Susan Sarandon: Mi dispiace che gli uomini girino molti più film e siano pagati molto più di noi, ma io non interpreterei molti di quei ruoli perché non li reputo interessanti. La verità è che ci vorrebbero film diversi, ma non è che da Hollywood mi aspetti granché.
Quanto la cultura italiana ha inciso sulla sua formazione e, in particolare, su questo film? John Turturro: In effetti nel film ci sono alcune canzoni italiane. Ognuno è ciò che è, e sicuramente c'è un'influenza delle mie origini che si riflette nei lavori che produco, in questo caso l'influenza è di tipo prettamente estetico.
Perché avete deciso di produrre questa pellicola?
Joel Coen: John ci ha mandato la sceneggiatura con larghissimo anticipo ed era talmente folle che ci è piaciuta subito.
La scelta di opporsi apertamente alla politica di Bush ed alla guerra in Iraq ha avuto conseguenze nel suo lavoro? Susan Sarandon: Hollywood è molto cauta, ma non è un ente politico. Ho avuto problemi a livello personale, minacce di morte, insulti, lettere anonime, ma continuo il mio lavoro. Il vero pericolo, semmai, è essere emarginati, per questo dopo gli attacchi personali a me e agli attori che hanno preso posizione contro Bush, molti hanno deciso di tacere e di non esprimere i loro veri sentimenti.
Romance and Cigarettes si caratterizza per l'ampia presenza di turpiloquio sessuale. John Turturro: Non è tutta colpa mia. Le cose non possono essere sempre tutte buone e belle, perciò ho pensato che era interessante usare questo linguaggio in un musical. Se una cosa è divertente funziona, se è solo maleducata no. Comunque molta della responsabilità è di Kate Winslet, che ha improvvisato inserendo parti che non erano presenti nello script. Alcuni pezzi li abbiamo anche dovuti tagliare perché erano troppo spinti.
Ha mai pensato di lavorare a Broadway? James Gandolfini: Assolutamente no. Come si vede anche dal film sono assolutamente negato per la danza e ho fatto impazzire la coreografa. In realtà non sono neanche un esperto di musical, non li vado mai a vedere perché sono sempre impegnato con le riprese di The Sopranos.