Dopo anni di tentativi, Senza rimorso, romanzo di Tom Clancy pubblicato nel '93 (e ambientato negli anni '70) ha una seconda vita cinematografica. Siamo nello stesso universo di Jack Ryan, ma stavolta John Kelly aka John Clark non ha il volto di Willem Dafoe (che lo ha interpretato in Sotto il segno del pericolo di Phillip Noyce) ma quello sempre più carismatico di Michael B. Jordan, anche produttore.
Attore precoce (uno dei primi ruoli è stato in un episodio di I Soprano), Michael B. Jordan comincia a farsi notare a 15 anni, grazie al ruolo di Wallace nella serie The Wire. Dopo tanta tv (è l'asso del football Vince Howard in Friday Night Lights) arriva il ruolo della svolta al cinema: è il protagonista di Prossima fermata Fruitvale Station (2013), esordio di Ryan Coogler, con cui instaura una fruttuosa collaborazione: il regista lo vuole infatti sia in Creed, sequel della saga di Rocky, in cui è il figlio di Apollo Creed, e poi in Black Panther, in cui è l'antagonista Kill Monger, così carismatico da spingere lo spettatore a fare il tifo per lui.
Dal 2018 Michael B. Jordan è anche produttore e ha fortemente voluto lavorare a Senza rimorso, su Prime Video dal 30 aprile: il film di Stefano Sollima segna per lui il primo ruolo d'azione in cui è interamente protagonista. Il regista italiano gli ha fatto girare quasi tutte le sue scene d'azione: sparatorie, aerei che si schiantano, scene sott'acqua. Un vero tour de force. Abbiamo raggiunto l'attore via Zoom e scoperto qualcosa in più sul percorso che lo ha portato a interpretare un Navy SEAL in cerca di vendetta.
Senza rimorso: dal 30 aprile su Amazon Prime Video
Senza rimorso è stato pensato per la sala, ma esce su Prime Video: lo streaming come ha cambiato l'industria?
Lo streaming ha dato la possibilità ai film che avrebbero avuto poco pubblico di trovarne uno più grande. C'è una rivoluzione in atto, l'industria sta evolvendo. La pandemia ha accelerato questo cambiamento. Abbiamo avuto la fortuna di poterci affidare ad Amazon per distribuire questo film. È l'evoluzione. Spero che si arriverà a un equilibrio sano tra streaming e sala. Bisogna avere la possibilità di poter vedere un film a casa sul divano e anche di poter uscire e andare al cinema.
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Michael B. Jordan è anche il produttore di Senza Rimorso
Sei anche il produttore di Senza rimorso: come è stato lavorare a un film così pieno di scene d'azione complesse?
La parte più complicata è stato stabilire quali sarebbero stati gli stunts e il loro processo. È stato un bene poter lavorare con persone come Akiva Goldsman e Lisa Stewart, che hanno già avuto esperienza con grandi film d'azione. Ho seguito i loro suggerimenti. Una delle sequenze più complicate è stata quella dell'aereo: abbiamo lavorato a stretto contatto con il supervisore degli effetti speciali, per capire come avremmo potuto metterla in pratica. Abbiamo calcolato ogni dettaglio: gru, cisterne. È stato un corso intensivo per me. Questo film mi ha dato molta più esperienza e conoscenza dal punto di vista produttivo. Sono stato zitto e ho imparato, cercando di assorbire tutto come una spugna.
Senza rimorso: un duro campo di allenamento
La co-protagonista del film è Karen Greer, interpretata da Jodie Turner-Smith, con cui il tuo personaggio ha un rapporto bellissimo, ma che non sfocia nella solita relazione d'amore. Come ci avete lavorato?
Ci siamo affidati a Stefano: volevamo che non ci fossero fraintendimenti e che fosse chiaro che tra loro c'è un rapporto di stima e di amicizia. Farebbero di tutto l'uno per l'altra, non si tradirebbero mai, ma questo non sfocia in una relazione sentimentale. John è molto rispettoso del ricordo della moglie.
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Parliamo della preparazione fisica: com'è stata?
Adesso riesco a trattenere il fiato sott'acqua almeno per il tempo di un'intera canzone. È una di quelle cose per cui devi continuare ad allenarti se non ti alleni più il muscolo non ha memoria e non riesci più a farlo. L'allenamento sott'acqua è qualcosa su cui ci siamo concentrati per molto tempo. Da subito, fin da quando stavamo scrivendo la sceneggiatura, Stefano mi ha detto chiaramente che anche le scene sott'acqua avrei dovuto farle io. Abbiamo chiesto la consulenza di sommozzatori militari: ho passato diverso tempo all'interno delle cisterne e sottoposto il mio corpo a situazioni stressanti. Abbiamo studiato come affrontare situazioni di difficoltà e malfunzionamento dell'attrezzatura. Ho usato un'attrezzatura che i militari usano davvero: permette di andare sott'acqua senza lasciare nessuna traccia, non si forma nessuna bolla d'ossigeno. Era pesantissima! Abbiamo imparato a gestire la pressione. È stato un allenamento molto preciso e dettagliato. Durante le riprese sono riuscito a mantenere il fiato per 3 minuti di fila. Sono una creatura acquatica: amo immergermi. Mi è piaciuto molto girare la scena in cui il mio personaggio sembra trovare la calma e la pace sott'acqua.
Sembra proprio che tu abbia amato metterti così alla prova.
Amo l'azione, fin da piccolo: questi sono i film che guardavo e in cui volevo essere, che sognavo di fare. Avere l'opportunità di allenarmi e di fare la maggior parte delle scene d'azione è stato fantastico. Abbiamo avuto uno stunt team incredibile. Stefano vuole che ogni attore faccia le sue scene d'azione, ma abbiamo comunque lavorato con le controfigure e con gli stunt, che ci hanno insegnato come farle e a mantenere tutto sicuro. È stato davvero divertente. Ci siamo dovuti impegnare molto, ma ne è davvero valsa la pena.