Savage Dog - Il selvaggio, la recensione: Scott Adkins in un discreto action/revenge

La recensione di Savage Dog - Il selvaggio, action movie con protagonista Scott Adkins in cerca di vendetta, stasera su RAI4.

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Savage Dog - Il Selvaggio: un momento del film

L'Indocina nel 1959 è una Terra senza legge, dove spadroneggiano i signori della guerra locali spalleggiati da criminali europei. Proprio lì, in una delle zone orientali del Paese, ha sede il campo di lavoro forzato di Den-Dhin-Chan, considerato come il carcere peggiore dell'intera nazione. Martin Tillman, ex campione di pugilato, è prigioniero e si è fatto un nome proprio sugli improvvisati ring che vengono lì allestiti, dove hanno luogo incontri all'ultimo sangue sui quali scommettono ricchi uomini d'affari stranieri. Come vi raccontiamo nella recensione di Savage Dog - Il selvaggio, Martin trova un'insperata libertà e viene assunto come buttafuori da Valentine, afroamericano che gestisce un locale proprio nei pressi dell'attività. Il protagonista ha modo di innamorarsi della bella indigena Isabelle, ma ben presto il suo recente passato torna a perseguitarlo e quando le persone a lui care verranno uccise inizierà un percorso di spietata vendetta.

Un eroe per ogni occasione

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Savage Dog - Il Selvaggio: una sequenza

Scott Adkins è ormai una garanzia per tutti gli amanti del cinema action, tra i pochi e veri eredi di quel filone muscolare in voga soprattutto tra gli anni Ottanta e Novanta che ha portato gloria non soltanto ai più famosi Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger ma anche ai loro colleghi di "seconda fila" come Steven Seagal e Jean-Claude Van Damme. Proprio con l'interprete belga Adkins possiede i punti di maggior comunione, non soltanto a livello prettamente fisico/atletico - con i suoi calci rotanti che ricordano non poco quelli del prototipo - ma anche a livello di scelta delle storie. Savage Dog - Il selvaggio riporta infatti alla mente titoli come Lionheart - Scommessa vincente (1990) e Kickboxer - Il nuovo guerriero (1989), con tanto di ambientazione esotica e amore interrazziale a tentare di imprimere qualche spunto in più ad una vicenda altrimenti estremamente classica nelle sue dinamiche base.

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Vendetta, tremenda vendetta

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Savage Dog - Il Selvaggio: un'immagine del film

Dinamiche base che seguono per filo e per segno quelle tipiche del revenge movie, con il protagonista dall'oscuro passato che viene preso di mira dal destino e deve vendicarsi senza pietà di chi gli ha tolto ogni motivo di vivere. Peccato che la costruzione del background sia troppo spoglia per infondere la necessaria personalità al personaggio e che la componente emotiva sia ridotta al minimo, con un frequente voice over a cercare di offrire qualche ulteriore sfumatura. E allora ecco che il tutto si risolve in una serie di ripetuti combattimenti e scontri con arma da fuoco, che prendono il sopravvento soprattutto dalla seconda metà, con quell'evento chiave - già mostrato nel prologo, giacché la prima parte è un lungo flashback - che scatena la furia senza compromessi del nostro, il quale diventa un'implacabile macchina da guerra pronta ad affrontare un esercito di avversari in gran numero maggiore.

Uno dopo l'altro

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Savage Dog - Il Selvaggio: una sequenza del film

Ovviamente nella sua anima prettamente ludica Savage Dog - Il selvaggio gioca le sue carte migliori, permettendo ad Adkins si scatenarsi ancora una volta in ciò che gli riesce meglio, ovvero darle di santa ragione a chi si trova sulla sua strada e mostrare il suo fisico scolpito in evoluzioni progressivamente più complesse e articolate: non vi è dubbio che tra gli action hero contemporanei di stampo occidentale sia il più tecnico e preparato. Lo scontro migliore è quello con un altro nome caro agli amanti delle arti marziali, ossia il vietnamita - naturalizzato statunitense - Cung Le, lottatore di sanda visto tra gli altri in L'uomo con i pugni di ferro (2012) e The Grandmaster (2013), mentre il final fight è forse meno ispirato del previsto: ciò non toglie che il versante action sia comunque di ottimo livello, in grado di risollevare le notevoli ingenuità narrative e stilistiche, con la regia dell'ex stuntman Jesse V. Johnson, specialista di b-movie a tema, che non brilla per ritmo e originalità.

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Conclusioni

Come vi raccontiamo nella recensione di Savage Dog - Il selvaggio, il film è indicato soprattutto agli amanti degli action movie e ai fan di Scott Adkins, ancora una volta assoluto protagonista in cerca di vendetta. L'ambientazione in Indocina prepara il campo a scontri con arma da fuoco e a furiosi combattimenti a mani nude dove il roccioso protagonista sfoggia ancora una volta il suo fisico atletico a favor di camera. Un divertimento parzialmente compromesso da una sceneggiatura a tratti eccessivamente forzata e improbabile e da scelte registiche non sempre convincenti, ma comunque in grado di soddisfare un pubblico appassionato e senza troppe pretese.

Movieplayer.it
2.5/5
Voto medio
3.4/5

Perché ci piace

  • Scott Adkins si conferma tra i migliori action hero contemporanei.
  • Un paio di combattimenti degni di nota.

Cosa non va

  • La regia mostra cali di ritmo e uno stile poco ispirato.
  • Sceneggiatura ricca di forzature e in diverse occasioni poco credibile.